venerdì 23 dicembre 2011

OLIVIERI (SINISTRA UNITA): LA SANITA' DEVE RIMANERE PUBBLICA

"A meno che la Regione Marche non cominci a battere moneta, l'ipotesi che l'Ospedale Unico a Fosso Sejore si realizzi con risorse pubbliche è poco più di una barzelletta. Battute a parte, molti elementi emersi fino ad ora sembrano indicarci quale sarà il futuro della Sanità nella provincia di Pesaro- ad affermarlo Thomas Olivieri di Sinistra Unita che elenca i motivi per cui è difficile che a Fosso Sejore si realizzi l'ospedale pubblico:
a) non ci sono risorse stanziate per la costruzione dell'Ospedale Unico negli accordi integrativi Stato - Regione Marche, e di conseguenza nulla neanche nel piano Programmatico triennale 2012-2014 redatto dalla Regione stessa;
b) Il sito scelto dall'Assessore Mezzolani, in accordo con la Conferenza dei Sindaci (sebbene fossero presenti solo il Sindaco di Pesaro Ceriscioli e l' Assessore Del Vecchio per conto del Sindaco Aguzzi) è su terreni privati e non pubblici come quelli di Muraglia e di Chiaruccia.
c) L'attività frenetica di mediazione svolta dalle Fondazioni bancarie di Fano e Pesaro.
d) Le aperture ai privati auspicate nel Piano Socio Sanitario Regionale 2012-2014 approvato tra le polemiche il 16 dicembre scorso.
e) La constatazione che negli ultimi 48 mesi, in Italia, la realizzazione di strutture ospedaliere avviene principalmente attraverso lo strumento del Project Financing, che di fatto sancisce una compartecipazione, più o meno aggressiva dei privati nella gestione delle suddette strutture.
f) il messaggio dato dal nuovo Presidente del Consiglio Monti, nel suo discorso di insediamento, in cui ha accennato proprio al Project Financing, come strumento principe da utilizzare per le PA in mancanza di risorse statali.
Noi crediamo invece che il Project Financing possa causare in futuro ingenti perdite finanziarie alle casse già esangui della Regione Marche. Non sono isolati, infatti, casi di dissesto economico di Aziende sanitarie che hanno deciso di optare per questo complicato strumento finanziario.Ad esempio la ULSS 12 di Mestre che per l'Ospedale Dell'Angelo, per i prossimi 24 anni sborserà tra canone di locazione e concessione di servizi ausiliari 1 miliardo di euro di denaro pubblico; oppure il caso della Ulss 4 di Vicenza che per canone e 4 differenti concessioni pagherà ai privati 20 milioni di euroall'anno per i prossimi 30 anni!!E' utile ricordare che tale fiume di denaro pubblico potrebbe addirittura "istituzionalizzare" la corruzione, vedi lo scandalo legato al project financing per l'Ospedale Vecchio di Parma, in cui 11 assessori risultano indagati. Fortemente convinti che la Sanità, in quanto bene comune, debba rimanere pubblica e che il diritto alla cura debba essere garantito a tutti i cittadini, crediamo che qualsiasi ipotesi di privatizzazione sia da rimandare al mittente, maggiormente per una struttura che, come prevede il Piano Socio Sanitario Regionale, dovrà garantire "solo livelli minimi di assistenza".

giovedì 15 dicembre 2011

SINISTRA UNITA ESPRIME IL PROPRIO CORDOGLIO PER LA SCOMPARSA DELLA PARTIGIANA IVA ANTINORI

La scomparsa di Iva Antinori colpisce e addolora tutti coloro i quali, come noi, hanno negli anni conosciuto e voluto bene alla partigiana mite e gentile che per oltre sessant’anni ha tenuto viva con la propria appassionata testimonianza politica e civile la memoria non solo della sorella Leda, caduta nella Lotta di Liberazione, ma quella di un’intera generazione di ragazze e ragazzi che contribuirono con la propria vita a liberare il nostro Paese dal nazifascismo. La sua umanità e tenacia arrivavano al cuore, soprattutto dei piu’ giovani, e questo ha reso incontestabilmente Iva Antinori una delle figure piu’ amate della Resistenza fanese. A Iva, donna che ha vissuto interpretando con passione e coerenza i valori della libertà, dell’uguaglianza, della giustizia sociale e della dignità umana rendiamo oggi, nel momento del cordoglio, il nostro sentito e affettuoso omaggio.

lunedì 12 dicembre 2011

INTERROGAZIONE RELATIVA ALLA RIDUZIONE DEI SERVIZI DI NIDO

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso che
- il 2 dicembre 2011 è ricorso il 40° anniversario dell’approvazione della Legge 1044/1971 istitutiva degli asili nido nel nostro Paese, che ha rappresentato l’avvio di un percorso di riflessione ed elaborazione sull’infanzia e allo sviluppo di una cultura dei servizi educativi:
- un servizio educativo di alta qualità è un diritto di tutti i bambini e di tutte le bambine e che è unanimemente riconosciuto che servizi di qualità per l’infanzia sono il piu’ serio investimento per una società tanto sul piano sociale quanto su quello culturale;
- Fano ha visto negli anni svilupparsi e consolidarsi servizi educativi di grande qualità, grazie anche alla passione e all’impegno professionali delle educatrici ed degli educatori che ne hanno concretamente definito il profilo educativo e il livello qualitativo;

Considerato che
- nonostante il concorso bandito dal Comune di Fano nel dicembre 2008 per l’assunzione di nuove figure professionali ad oggi i servizi di nido e di scuola d’infanzia sono garantiti sostanzialmente dal senso di responsabilità delle educatrici, le quali si sono rese disponibili a orari flessibili e a straordinari impossibili da recuperare;
- le educatrici hanno espresso il proprio disagio e la propria preoccupazione sia in sede di assemblea sindacale (31 maggio e 4 luglio 2011) sia mediante una nota delle coordinatrici dei nidi e delle scuole d’infanzia all’Assessore ai Servizi Educativi (20 ottobre 2011) sia direttamente agli Assessori ai Servizi Educativi e al Personale in un successivo incontro con l’Amministrazione comunale (10 novembre 2011) senza tuttavia ricevere risposta in merito alle modalità di chiusura in caso di assenze del personale senza disponibilità di sostituzioni;
- in data 2 dicembre 2011 l’Assessore ai Servizi Educativi ha affermato, ripreso dalla stampa locale, che a che a partire da gennaio 2012 i servizi di nido verranno ridotti, portando l’orario di apertura pomeridiana dalle ore 16.00 alle ore 14.00, causando inevitabili disagi per le bambine e i bambini ma soprattutto per le famiglie dei lavoratori;

Chiede di sapere
- se e come le famiglie siano state già avvertite della riduzione d’orario dei servizi e se si è valutata la possibilità di garantirne almeno parzialmente il mantenimento per venire incontro alle esigenze di quelle famiglie che non sono nelle condizioni di modificare i propri impegni e orari lavorativi;
- quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione comunale rispetto al mantenimento o meno dei servizi di nido così come articolati e strutturati fino ad oggi;
- se l’Amministrazione valuta possibile per il futuro procedere a nuove assunzioni di educatrici a tempo indeterminato al fine di evitare la riduzione dei servizi in oggetto e se, soprattutto, ritenga prioritario o meno salvaguardare non solo tali servizi educativi ma anche la qualità che negli anni ha caratterizzato gli stessi e fatto di Fano una delle realtà piu’ avanzate nel panorama regionale nel campo dei servizi all’infanzia.

Fano, 12 dicembre 2011

Samuele Mascarin Consigliere comunale di Sinistra Unita

sabato 10 dicembre 2011

FANO, 21 DICEMBRE 2011 ORE 18.30 SINISTRA UNITA PRESENTA MOZIONE PER L'ADESIONE DE COMUNE DI FANO ALL'ASS. ANTIMAFIA "AVVISO PUBBLICO"

Mercoledì 21 Dicembre a partire dalle ore 18.30 si svolgerà il Consiglio comunale. Verrà discussa e posta in votazione la mozione di Sinistra Unita che, se approvata, impegnerà il Comune di Fano ad aderire a "Avviso Pubblico - Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie" al fine di contrastare l'infiltrazione mafiosa nel nostro territorio.

sabato 5 novembre 2011

AUSPICI (SINISTRA UNITA): ANCORA CEMENTO

Rientra dalla finesta quanto uscito dalla porta. L'amministrazione Comunale ha pronte diverse varianti che a suo tempo erano state stralciate dalla Provincia in sede di approvazione del PRG.
Il piano regolatore della giunta Aguzzi è stato definito da noi e da tanti altri più un piano di Fabbricazione tanto era la mole di cemento previsto ma evidentemente non sufficiente per sedare gli appetiti di questa amministrazione e dei loro seguaci. Ed ecco pronte 7 varianti al loro PRG tutte riferite a comparti già stralciati. Evidentemente non erano finite le cambiali da onorare o le promesse fatte in funzione della prossima tornata elettorale. Fatto stà che si rivedono lottizzazione quali Via degli Olmi, Via Flaminia, Via Fanella, Foro Boario, Centinarola, Bellocchi e Cuccurano con una ulteriore previsione di 16.215 mq di residenziale, 41.810 mq di commerciale/direzionale, 39.907 mq di verde attrezzato oltre a parcheggi e standard urbanistici che consumano ulteriori 30.000 mq di terreno.
Adesso basterà? Sbagliato. Ecco pronta la variante di Via Vecchia già presentata e poi ritirata per conflitto di interessi. E ancora cosa dobbiamo aspettarci? Variante Mulino Albani già passata in Consiglio Comunale con ulteriori 3.500 mq di SUL di cui 2.500 mq di commerciale in profumo di un gruppo della grande distribuzione. A questo punto sarà finita; nemmeno per sogno. Si rivedono le B5, con la possibilità di ampliare case coloniche per ulteriori 120 mq a fabbricato. Erano 400 sembrano rimaste 130, quindi poche a dire di Falcioni, per altri potenziali 15.000 mq di abitativo. Finito? Ci sarebbero i 10.000 mq dello Zucchericio da convertire a commerciale dato che di negozi ce ne sono già pochi previsti.
Lo scenario è veramente preoccupante. Mentre da più parti, presto anche a Fano, si parla di PRG sostenibile i nostri amministratori continuano a cementificare in nome di una vecchia e superata concezione di sviluppo impergnata sul consumo di terreno e con la scusa della crisi. In crisi è questo sistema di sviluppo economico che alcuni ancora tentano di tener in vita, sistema che ha deteriorato indelebilmente l'ambiente causando quanto le tristi cronache italiane ci ricordano in questi giorni. Cosa deve ancora succedere perchè ci si fermi?

venerdì 4 novembre 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): UNA VARIANTE TIRA L’ALTRA…

Pur essendo VicePresidente della Commissione Urbanistica e Ambiente ho appreso in prima battuta dai mezzi di informazione locale che la mia Commissione è stata convocata dal Presidente Giacomo Mattioli per mercoledì 8 anziché per venerdì 11 per l’analisi e la votazione del Piano delle B5, con l’intento di portare la delibera in Consiglio comunale per lunedì 14 novembre.
Il Presidente Mattioli non ha evidentemente avuto modo di consultarmi tuttavia ha trovato il tempo di scrivere e inviare alla stampa un comunicato col quale, oltre a magnificare ciò che ancora non è stato dato né analizzare né discutere, invita l’opposizione a “dimostrare senso di responsabilità” e richiama la politica a “prendere decisioni per il bene della comunità”. Tenuto conto che mercoledì 9 la Commissione si confronterà sul Piano delle B5 e martedì 8 sull’adozione di diverse varianti al PRG tra cui quella assai contestata di Via Vecchia (a suo tempo bocciata dalla Commissione Urbanistica) e che di queste delibere non è pervenuta ancora documentazione, il modo migliore di “dimostrare senso di responsabilità” sarebbe quello di procedere secondo i criteri della condivisione e della trasparenza, lasciando perdere i proclami ed evitando che le discussioni piu’ importanti e spinose risultino sempre costrette in pochi e frettolosi passaggi.

mercoledì 26 ottobre 2011

VENERDI' 28 OTTOBRE ORE 18.00 INAUGURAZIONE CASA DELLA SINISTRA

Venerdì 28 Ottobre 2011 alle ore 18.00 in Via Nolfi 56 verrà inaugurata la “Casa della Sinistra”, la nuova sede comune che ospiterà associazioni, movimenti e partiti della sinistra fanese: Circolo giovanile “Salvador Allende”, Comitato XXV Aprile, Rete Giovani ArciGay, Movimento RadicalSocialista, Sinistra Unita Gruppo consiliare, Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà e Verdi.In questi ultimi anni la sinistra fanese ha avviato un proficuo confronto con tanti soggetti sociali, associativi,movimenti e comitati. La “Casa della Sinistra” è il punto di arrivo e ripartenza di questo comune percorso di confronto, che si pone l'obiettivo concreto e generoso di dare a Fano una sinistra più forte, capace di andare oltre i confini delle singole forze politiche per offrire uno spazio di partecipazione e impegno ai giovani, ai lavoratori, alle donne, ai pensionati, ai cittadini che sentono il bisogno e l'urgenza di un reale cambiamento nella nostra città e nel nostro Paese.L’inaugurazione prevede una breve conferenza stampa e immediatamente dopo un ricco buffet con musica.

domenica 16 ottobre 2011

CARNAROLI (SINISTRA UNITA): TERME, RICCI HA POCO CORAGGIO

Sinistra Unita dichiara di seguire con forte interesse e altrettanta preoccupazione l’iter sempre più travagliato del progetto Terme di Carignano dopo l’ultimo colpo di scena con cui la Provincia ritorna a parlare di costruire 23.000 metri quadri di superficie, bocciati dalla soprintendenza. “Con la mozione approvata dal Consiglio provinciale a giugno per la chiusura dell’Accordo di programma e la mediazione raggiunta tra le parti interessate e la Soprintendenza (albergo di 4.400 mq), sembrava – dichiara Rita Carnaroli componente della Segreteria del partito - che finalmente la scelta più giusta, quella del rispetto di un bene comune legata alle esigenze economiche aziendali private, fosse stata raggiunta. Adesso tutto viene rimesso in discussione con un documento firmato dai tecnici dell’amministrazione con l’aggravante di non avere tenuto in nessuna considerazione il parere negativo della Soprintendenza sui quei 23.000mq, parere vincolante. Ci si chiede se una decisione del genere possa essere presa dai tecnici e se, oggi , sono i dirigenti a dettare l’azione politica della Provincia perché come sarebbe possibile altrimenti spiegare la schizofrenia tra le scelte di giugno e quelle attuali? Ricci che abbiamo sostenuto con la convinzione di mettere al posto giusto l’uomo” nuovo” sembra non avere il coraggio di rompere con vecchi schemi o legami, sembra non riesca a coniugare la bella idea di una Provincia attenta alla cura del territorio come volano di un sano sviluppo economico con una realtà dove campeggiano sempre più prepotentemente gli interessi di pochi a discapito di quelli di tutti”. Spetta ora a Ricci, così come ai sindaci Ceriscioli e Aguzzi, concludere l’accordo di programma: le strade sono due: o stralciare la superficie oggetto di un parere negativo della Soprintendenza, ma in questo caso si confligge con le previsioni di piano regolatore di Fano che l’assessore all’Urbanistica Falcioni ha detto che non ha alcuna intenzione di revocare o includere la stessa, ma in questo caso si confligge con il parere “vincolante” della Soprintendenza.

giovedì 6 ottobre 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): TAGLIO DEI DIRIGENTI, BASTA CON LA PROPAGANDA

Negli ultimi due anni ho presentato diverse interrogazioni e interpellanze per chiedere chiarimenti relativi alla riorganizzazione della macchina amministrativa e alle risorse destinate ai dipendenti comunali e in particolare alle figure dirigenziali. L’ultima interrogazione riguardava proprio l’aumento della dirigenza del Comune di Fano a partire dal 1 dicembre 2010. Sono trascorsi pochi mesi e alla fine qualche giorno fa, dopo le polemiche che hanno attraversato la maggioranza di centrodestra, il Sindaco ha comunicato la riduzione di tali figure prefigurando un risparmio di circa mezzo milione di euro per le casse comunali. Ieri la stampa locale ha riportato però le criticità avanzate dalle rappresentanze sindacali, che invece valutano tale risparmio in soli 78mila euro. Se così fosse il tanto strombazzato risparmio risulterebbe quasi una presa in giro.
Insomma, possiamo almeno dire che i conti non tornano e che l’unica cosa certa è che durante questa Amministrazione comunale quei costi sono sempre, costantemente aumentati. Forse è arrivato il momento che chi governa la città metta da parte la propaganda e faccia chiarezza.

mercoledì 28 settembre 2011

ORDINE DEL GIORNO GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA’ CON IL POPOLO PALESTINESE

Il Consiglio comunale di Fano

premesso che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 29 novembre come la Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese nelle Risoluzione 32/40 B del 2 dicembre 1977;

ricordato che il 29 novembre è stato scelto poiché in quel giorno del 1947 l’Assemblea Generale dell’Onu istituiva in Palestina uno "Stato ebraico" e uno "Stato arabo", assegnando alla città di Gerusalemme uno speciale status internazionale gestito dalle Nazioni Unite;

preso atto che dei due Stati previsti nella Risoluzione 181 (II) del 1947, conosciuta come Partition Resolution, finora è stato creato solo Israele;

ricordando che ancora oggi il popolo palestinese è costretto a soffrire le conseguenze della lunga occupazione militare israeliana, una violenza continua, quotidiana, ordinaria, a volte manifesta, a volte invisibile, spesso nascosta dai grandi mezzi d’informazione;

visti i rapporti delle Nazioni Unite che documentano come ancora oggi la vita dei palestinesi sia scandita da umiliazioni, maltrattamenti, soprusi, discriminazioni, posti di blocco, muri, insediamenti, abbattimento di case, aggressioni, arresti e uccisioni;

considerato che la continua espansione degli insediamenti e la costruzione del muro nei territori occupati, la demolizione delle case e gli sfratti anche a Gerusalemme Est sono contrari al diritto internazionale e costituiscono il principale ostacolo alla continuazione dei negoziati;

ribadisce che la continuazione dell’occupazione militare israeliana dei Territori Palestinesi 1) comporta immani sofferenze, la violazione sistematica dei fondamentali diritti umani dei palestinesi e il progressivo deterioramento delle loro condizioni di vita; 2) riduce lo spazio per il dialogo, la comprensione reciproca e la ricerca di soluzioni negoziate tra i due popoli; 3) impedisce di risolvere pacificamente il conflitto mediante la creazione di uno stato palestinese accanto a quello israeliano a causa della continua espansione degli insediamenti israeliani; 4) alimenta la frustrazione, la disperazione, la rabbia e il desiderio di riscatto tra i palestinesi che finiranno con alimentare nuove manifestazioni di violenza; 5) costringe il popolo israeliano a vivere in una condizione d’insicurezza e di guerra permanente con tanta parte del mondo arabo che comprime i propri spazi di libertà, di sviluppo e di democrazia; 6) rappresenta un grande ostacolo alla lotta al terrorismo e al fondamentalismo ed è una fonte continua di instabilità e insicurezza internazionale; 7) frena lo sviluppo del dialogo interreligioso; 8) limita la nostra libertà e ci impedisce di costruire la pace nel Mediterraneo e in Medio Oriente; 9) costringe da decenni l’Europa e la comunità internazionale a spendere inutilmente una enorme quantità di denaro senza ottenere alcun beneficio; 10) porta inevitabilmente allo scoppio di nuove guerre e atrocità;

riconoscendo che le città e gli enti locali europei possono contribuire a rafforzare il dialogo e la conoscenza reciproca con il popolo palestinese e con il popolo israeliano; alleviare le sofferenze del popolo palestinese e ricostruire la fiducia e la speranza nella pace; vigilare sulle violazioni e il rispetto della dignità e dei diritti umani; sostenere i familiari delle vittime e le forze di pace che operano da entrambe le parti; contribuire a rafforzare le istituzioni locali palestinesi; promuovere l’incontro e il dialogo tra gli Enti Locali israeliani e palestinesi; sensibilizzare i propri cittadini sui problemi del Medio Oriente e coinvolgerli in iniziative di solidarietà e di pace; rafforzare l’impegno politico dei governi europei e dell’Unione Europea per la pace in Medio Oriente;

dichiara
la propria volontà di contribuire attivamente alla risoluzione del conflitto israelo-palestinese e alla costruzione della pace in Medio Oriente mediante progetti di cooperazione e solidarietà con la popolazione palestinese, di promozione del riconoscimento reciproco e del dialogo tra israeliani e palestinesi, di diffusione della cultura della pace, dei diritti umani e della riconciliazione, di sensibilizzazione e mobilitazione della propria comunità e a questo fine
delibera
1) di aderire alla Rete Europea degli Enti Locali per la pace in Medio Oriente promossi dal Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani con cui s’intende rafforzare l’impegno dell’Italia e dell’Europa in Medio Oriente partendo dalle comunità locali;
2) di definire, in accordo con il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, un piano di azioni concrete che prevedano anche il coinvolgimento attivo della cittadinanza e in particolare dei giovani, delle scuole e delle organizzazioni della società civile;
3) di richiedere formalmente al Governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina.


Fano, 28 settembre 2011

Samuele Mascarin
Consigliere comunale di Sinistra Unita

MASCARIN (SU), STEFANELLI (PD): NO ALLA VARIANTE MULINO ALBANI

Stupiscono non solo le recenti dichiarazioni dell’Assessore Falcioni in merito alla variante urbanistica del “Mulino Albani”, ma anche la scelta di far visionare e analizzare ai consiglieri comunali la documentazione, in sede di commissione, solo 24 ore prima della sua presentazione e votazione in Consiglio comunale, cioè questa sera.
Al netto di questo frettoloso e assai contorto passaggio, non si capisce con quale criterio ad appena due anni dall’approvazione del PRG si approvino varianti urbanistiche consistenti come quella in oggetto e, ad esempio, come quella relativa alle Terme di Carignano.
L’Assessore Falcioni sostiene che l’abbattimento della struttura del Mulino Albani consentirà di cancellare l’ultima delle “brutture” rimaste in piedi a Fano: peccato non abbia avuto la stessa tensione da esteta quando si trattò di decidere del futuro dell’area dell’ex-colonia INAM.
Per carità, le architetture avulse dal contesto possono avere tutte un loro valore e una loro bellezza, ma nei casi in questione - Mulino Albani e ex-colonia INAM - probabilmente andava fatta una riflessione in più sul possibile recupero delle strutture storicizzate in quei luoghi. Del resto, se non ricordiamo male, il PRG Cervellati consentiva per l’appunto solo il recupero.
Da domani invece ci ritroveremo con altri 2500 mq di commercio, a ridosso del centro cittadino, della Stazione FS, della stazione bus e di una delle principali arterie stradali cittadine, senza nemmeno uno studio circa la ricaduta sul traffico e sul sistema-viabilità.
Insomma questa Amministrazione comunale continua imperterrita a sostenere un’idea di sviluppo economico incentrato su capannoni industriali, commercio e case, come se negli ultimi anni non fosse accaduto nulla…Una volta ancora, povera Fano!

martedì 27 settembre 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): LETTERA APERTA ALL’ON.PAOLINI

Gent.mo On. Paolini
Lei, in virtù del vigente sistema elettorale, si ritrova oggi ad essere non solo parlamentare del suo partito, la Lega Nord, ma anche unico parlamentare espressione della nostra città. Questo è un incontestabile dato di fatto e credo che rappresenti per Lei oltre che un onere anche un onore.
Le nostre biografie politiche sono molto distanti ed è fin troppo facile rilevare la nostra diversità di opinioni su quasi ogni aspetto della vita politica e civile sia locale che nazionale. Tuttavia condividiamo, credo, la consapevolezza che l’infiltrazione della criminalità organizzata nel nostro territorio è una drammatica e sottovalutata realtà. In questo senso ho sempre apprezzato, al netto di alcune divagazioni un po’ populistiche, la sua costante denuncia del fenomeno e la fermezza delle sue posizioni in merito. Oggi Le chiedo pubblicamente – come cittadino più che come avversario politico – di non tradire tale impostazione, ma di esserne una volta di più coerente rappresentante.
Mercoledì 28 settembre l'aula della Camera, di cui Lei è membro, si esprimerà sulla mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro il Ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
La stampa nazionale riporta l’intenzione del suo partito di votare contro la mozione di sfiducia; io le chiedo invece di votare a favore perché questo sarebbe un importante segnale rispetto alla credibilità di quelle battaglie di legalità per le quali in tanti - non solo a sinistra, come Lei ha dimostrato fino ad oggi - riteniamo non possano esistere eccezioni o temporanee abdicazioni.
Cordialmente

Samuele Mascarin
Consigliere comunale Sinistra Unita

sabato 24 settembre 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): DEGRADO VIA DELLO SCALO, DOPO UN MESE NULLA E’ CAMBIATO

Lo scorso 24 agosto ho presentato un’interrogazione relativa al degrado in cui versava ormai da due mesi l’area di Via dello Scalo, dove l’incuria e l’abbandono del verde pubblico avevano consentito la realizzazione di rifugi e bagni improvvisati all’interno della selva sviluppatasi, dove risultavano abbandonati rifiuti di ogni tipo, compresi escrementi umani e biancheria sporca. La segnalazione era stata poi ripresa e rilanciata dalla stampa locale.
E’ passato un mese, l’estate è finita e con essa la stagione turistica ma nulla e nessuno è intervenuto per sanare la situazione di estremo degrado dell’area, dove hanno continuato ad accumularsi rifiuti tra la vegetazione abbandonata a se stessa. Insomma le cose sono solo peggiorate.
Che si deve fare a questo punto per ottenere un minimo intervento di pulizia, tenuto conto che il problema ormai non è tanto e solo di decoro ma soprattutto di carattere igenico-sanitario? E’ una domanda che pongo in modo non retorico e alla quale spero, almeno questa volta, chi di dovere risponda.

martedì 20 settembre 2011

INTERPELLANZA RELATIVA ALLE DIFFICOLTA’ INCONTRATE DA ALCUNI CITTADINI NEL FIRMARE LA RICHIESTA DI REFERENDUM POPOLARE ABROGATIVO PRESSO GLI UFFICI DE

I sottoscritti Samuele Mascarin e Federico Valentini, in qualità di consiglieri comunali, sollecitano il seguente chiarimento.

Premesso che
- chi raccoglie le firme per un referendum (Legge 325/1970) esercita un diritto previsto dall’Art. 75 della Costituzione e quindi tale azione non può essere oggetto di limitazioni da parte di alcuno;
- la Legge 130/1998 e la Legge 120/1999 hanno ampliato l’elenco di coloro che sono abilitati ad autenticare le firme volte a richiedere referendum e che esse prevedono che tra le figure abilitate all’autenticazione quella del Segretario comunale;
- la Legge 130/1998 e la Legge 120/1999 prevedono che possa autenticare anche il delegato dal Segretario comunale che dichiari di operare su delega del medesimo purchè appartenente al suo ufficio;
- il Comune deve indicare con appositi cartelli la stanza dove si firma e gli orari precisi di ogni giorno lavorativo;

Considerato che
- presso il Comune di Fano risultano esposti unicamente cartelli scritti a mano, che non recano nessuna indicazione in merito agli uffici, agli orari, alle figure responsabili per l’autenticazione;
- giovedì 15 settembre alle ore 8.40 alcuni cittadini si sono presentati presso gli uffici del Comune di Fano per firmare la richiesta di referendum popolare abrogativo, ma non è stato loro riconosciuto tale diritto poiché non risultava essere presente la figura responsabile autorizzata all’autenticazione;


Chiede di sapere
- quali sono presso il Comune di Fano le figure responsabili autorizzate all’autenticazione in sostituzione del Segretario comunale, come siano regolamentati i loro orari di presenza e di attività, se tali orari sono stati rispettati oppure no in relazione all’increscioso episodio sopra riportato;
- se il Comune di Fano non ritenga doveroso scusarsi con i cittadini cui è stato impossibile esercitare un proprio diritto costituzionalmente riconosciuto a causa dell’imperfetta predisposizione del servizio di autenticazione delle firme realizzata dal Comune stesso.

Fano, 20 settembre 2011

Samuele Mascarin
Consigliere comunale Sinistra Unita

Federico Valentini
Consigliere comunale Partito Democratico

venerdì 16 settembre 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): L’INIZIATIVA DELLA CNA E’ MERITORIA, IL MESSAGGIO COMUNICATIVO E’ DI DUBBIO GUSTO. LEGITTIMO FARLO PRESENTE.

Nessuno ha inteso mettere in discussione né tanto meno offendere chi da anni, e questo è evidentemente il caso della CNA, svolge un ruolo positivo nel nostro territorio non solo nell’ambito economico e occupazionale ma anche in quello civile.
Del resto questa è una delle motivazioni della sorpresa, non solo mia, per la scelta di una campagna comunicativa che poggia su “un'immagine forte, cruda, esplicita”, come ha riconosciuto la stessa CNA, e su un messaggio ambiguo: vogliamo scommettere che se invece di “vittima di un abusivo” lo slogan fosse stato “vittima dell’abusivismo” l’impatto emotivo sarebbe stato minore? La scelta è comprensibile in termini comunicativi, ma discutibile sotto altri.
In questo senso nelle parole di Camilla Fabbri trovo fortunatamente conferma non solo dello spirito, meritorio, che anima l’iniziativa promossa (che nessuno fino a prova contraria ha messo in dubbio) ma anche della comune consapevolezza di essere ricorsi per la campagna comunicativa ad un messaggio forte, forse troppo. Provo a capire, senza pregiudizi, non solo le motivazioni ma anche l’interpretazione che viene proposta, tuttavia rimango convinto – e in queste ore ne ho avuto ulteriore conferma confrontandomi anche con altre persone – che il messaggio richiama un immaginario abbastanza ambiguo che si presta a molte, diverse letture a seconda della sensibilità di chi lo osserva e legge, anche ad alcune che, credo comprensibilmente, possono risultare molto fastidiose. In quest’ottica mi pare corretto ricordare che lo stesso Codice dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria indica che la comunicazione non deve contenere affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori e che è un diritto poter far presente secondo la propria sensibilità la cosa. In questo senso credo di poter ribadire, su un piano culturale e non politico, che trovo il messaggio nel suo insieme e l’ambiguità che lo contraddistingue agli occhi non solo miei, di dubbio gusto. Per questo mi piacerebbe potermi confrontare con le rappresentanti della CNA, perché credo aiuterebbe senza fraintendimenti a risolvere possibili equivoci da un lato e a far tesoro di critiche non strumentali dall’altro.

mercoledì 24 agosto 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA SI CONTRASTA ANCHE CON LA CULTURA DELLA LEGALITA’.




Sorprendono le considerazioni che l’On. Paolini espone oggi sulla stampa locale: sostenere infatti che nella lotta alla criminalità organizzata le “azioni concrete” delle forze dell’ordine e della magistratura siano in qualche modo slegate dallo sviluppo e dalla promozione della cultura della legalità da parte delle istituzioni, mi pare una riflessione un po’ debole concettualmente. Convengo invece con l’esponente della Lega Nord che il problema della presenza della criminalità organizzata nel nostro territorio è reale e proprio per questo andrebbe affrontato con meno reticenze e con un protagonismo civile degli stessi enti locali. L’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, istituita con D.L. 4 del 4 febbraio 2010 convertito in L. 50 il 31 marzo 2010 e posta sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno) indica, al 1 luglio 2011, la presenza nel territorio della Provincia di Pesaro/Urbino di ben nove beni, tra immobili e aziende, sequestrati/confiscati alla criminalità organizzata, di cui uno nel territorio del Comune di Fano. Iniziare a parlarne non è un male anzi è un dovere della buona politica.

INTERROGAZIONE RELATIVA AL DEGRADO DELL’AREA VERDE DI VIA DELLO SCALO



Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Considerato che

- nell’area adiacente ai parcheggi di Via dello Scalo l’incuria e l’abbandono del verde pubblico hanno consentito la realizzazione di rifugi e bagni improvvisati all’interno della selva sviluppatasi, dove sono abbandonati rifiuti di ogni tipo, escrementi umani, biancheria e indumenti sporchi;
- l’area, che dista circa 200 metri dal lungomare e circa 50 metri dal Parcheggio Vanvitelli e dal sottopassaggio della Stazione FS, versa in tali condizioni dall’inizio della stagione estiva, aggravatesi nel mese di Agosto;
- gli interventi di sfalcio e pulizia realizzati nell’area durante la stagione estiva sono stati pochi e non hanno in alcun modo modificato lo stato di degrado e la precaria situazione igenico sanitaria;
- in passato la Polizia Municipale di Fano ha effettuato nella medesima zona sopralluoghi su aree verdi private comminando sanzioni amministrative pecuniarie dopo aver rilevato uno stato di degrado e una precaria situazione igenico sanitaria, motivati dalla sola presenza di una folta vegetazione spontanea;


Chiede di sapere

- se è mai stato realizzato un sopralluogo nell’area da parte della Polizia Municipale e/o da personale dell’ASUR;
- se i criteri con cui vengono rilevati e sanzionati il degrado e la precaria situazione igenico sanitaria nell’aree verdi private siano applicati anche a quelle pubbliche;
- quanti e quali interventi nel corso del 2011 siano stati realizzati dal Comune di Fano per garantire la pulizia dell’area e quali interventi si pensa di porre in essere per ripulire l’area verde dalla sporcizia e impedire in futuro la realizzazione di rifugi e bagni improvvisati;


Fano, 24 Agosto 2011

Samuele Mascarin
Consigliere comunale di Sinistra Unita

lunedì 22 agosto 2011

MOZIONE PER L’ADESIONE DEL COMUNE DI FANO ALL’ASSOCIAZIONE “AVVISO PUBBLICO – ENTI LOCALI E REGIONI PER LA FORMAZIONE CIVILE CONTRO LE MAFIE”




Il Consiglio comunale di Fano


Premesso

- che in vaste zone del nostro Paese, un vero e proprio “contropotere” criminale si oppone alla legalità democratica. Si fonda sull'accumulo di ricchezze illegali, esercita il dominio dei più forti sui più deboli attraverso l'uso della violenza, nega i più elementari diritti di cittadinanza, tenta di piegare ai suoi scopi le istituzioni democratiche, inquina la società e l'economia;

- che l'influenza delle organizzazioni criminali non è più limitata alle tradizionali zone d'insediamento; le enormi fortune acquisite con il traffico della droga vengono reinvestite nei circuiti finanziari e penetrano nell'economia legale, nuove attività criminali danno vita ad un vorticoso giro d'affari, si stringono patti perversi con ogni forma di potere occulto e con il sistema della corruzione;

- che le mafie non sono dunque solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali. Rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell'economia. Impediscono lo sviluppo della democrazia e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini;

- che il diritto al lavoro, all'istruzione, alla sicurezza, alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l'illegalità organizzata. In questa battaglia, in prima fila, vi sono i corpi dello Stato, impegnati nell'azione di repressione. Ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata gran parte della società civile, giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e cattolico. Un vasto variegato mondo dell'impegno civile che chiama le istituzioni, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all'azione di contrasto alla criminalità;

Considerato

- che il 1 luglio 2011 la stampa locale ha riportato la preoccupata dichiarazione del Procuratore di Pesaro, Dott. Manfredi Palumbo, riferita al territorio della Provincia di Pesaro/Urbino: "Qui c’è la camorra, la mafia, le cosche calabresi e anche una criminalità organizzata marchigiana. Ma non mettiamoci a piangere. Li sappiamo fronteggiare a dovere. Per ora";

- che l’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, istituita con D.L. 4 del 4 febbraio 2010 convertito in
L. 50 il 31 marzo 2010 e posta sotto la vigilanza del Ministero dell’Interno) indica, al 1 luglio 2011, la presenza nel territorio della Provincia di Pesaro/Urbino di ben nove beni, tra immobili e aziende, sequestrati/confiscati alla criminalità organizzata, di cui uno nel territorio del Comune di Fano;


Visto

- che dal 1996 è attiva a livello nazionale “Avviso Pubblico”, un’Associazione nata con l’intento di collegare ed organizzare gli Amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati;

- che nel 2011 l’Associazione “Avviso Pubblico” raccoglie e coordina le iniziative e le attività di circa 200 enti locali tra cui i Comuni di Ancona, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Genova, Brescia, Cuneo, Torino, Ivrea, Novara, Bari, Gela, Corleone, Empoli, Firenze, Pisa, Prato, Grosseto, Padova, Vicenza e le Province di Bologna, Modena, Ferrara, Potenza, Napoli, Reggio Calabria, Genova, Mantova, Torino, Brindisi, Caltanissetta, Firenze, Pisa, nonché le Regioni Liguria, Puglia e Toscana;

- che l’Associazione “Avviso Pubblico” ha tra le proprie finalità: diffondere i valori e la cultura della legalità e della democrazia attraverso l'impegno concreto degli enti che vi aderiscono; attivarsi nelle varie forme possibili nell'azione di contrasto alla criminalità e alle diverse forme di illegalità; mettere in rete gli enti locali e territoriali d'Italia per favorire lo scambio di esperienze ed informazioni socioculturali per contribuire alla crescita del singolo e delle comunità di cittadini; promuovere iniziative dirette allo studio di procedure che consentano agli enti di agire in perfetta trasparenza;

- che l’Associazione “Avviso Pubblico” offre agli enti locali aderenti servizi in merito a: organizzazione di seminari, incontri, rassegne, convegni, cineforum, corsi di formazione rivolti ai cittadini o specifici per categorie, corsi di orientamento e/o formazione professionale, che qualora fossero finanziati con risorse pubbliche, comunque attinente, saranno realizzate senza fine di lucro; disponibilità concreta di libri, pubblicazioni, periodici, banche dati, leggi statali, periodici relativi ad argomenti che possano contribuire alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio; promozione di scambi culturali e professionali tra dipendenti o servizi dei vari enti per uno sviluppo uniforme e coordinato degli assetti territoriali; promozione dello scambio tra culture geograficamente lontane mediante forme di gemellaggi e sostegni tra enti locali e territoriali omologhi oppure tra organi e servizi dei territori di competenza degli enti aderenti.


Impegna

- il Comune di Fano a presentare formale richiesta di adesione all’Associazione “Avviso Pubblico – Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie”, espletando i necessari provvedimenti amministrativi, legali e finanziari connessi.


Fano, 22 Agosto 2011

Samuele Mascarin
Consigliere comunale Sinistra Unita

domenica 14 agosto 2011

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): ANCHE L’OSPEDALE UNICO HA SALTATO IL… FOSSO



Tempo fa avemmo modo di scrivere, a proposito della sconcertante scelta operata dalla Provincia di individuare a Fossosejore il sito per il futuro ospedale unico provinciale, che la stessa non rispondeva ad alcun criterio razionale ( assenza di infrastrutture di collegamento viario, mancanza di baricentricità rispetto al territorio provinciale, devastazione di un importante e raro ambiente costiero, presenza di terreni privati ). Da allora due eventi si sono succeduti nel dibattito riguardante la costruzione dell’ospedale unico: le due principali fondazioni bancarie di Pesaro e Fano si sono offerte di acquistare i terreni e donarli alla Regione ed è stata individuata con maggior precisione l’area interessata appartenente esclusivamente ad un unico proprietario la società Silver Fox di Berloni. Quindi se inizialmente il consiglio comunale di Pesaro aveva individuato nel versante pesarese i terreni della futura edificazione appartenenti ad un gruppo di piccoli proprietari ora sappiamo che il sito ha saltato il… Fosso per accasarsi nel terreno della Silver Fox. I contatti delle due Fondazioni con il noto imprenditore pesarese sembrano a buon punto con buona pace dei piccoli proprietari.
Qualche “malevolo” cittadino potrebbe vedere tutto ciò come il compimento di una volontà politica iniziata anni fa all’interno di ambienti partitici ristretti e poi fatta “digerire” alla cittadinanza attraverso la forza di atti amministrativi. Un iter che non ha minimamente previsto ne una consultazione generica con il territorio interessato, ne un confronto con le forze politiche che compongono la Giunta Provinciale. Per fortuna gli analoghi episodi dell’inceneritore di Schieppe e della lottizzazione Terme di Carignano ci fanno ben sperare affinchè sia la volontà popolare, e non quella partitica, ad avere il sopravvento.
Permettendoci alcune considerazioni finali in merito alla vicenda ci sembra umiliante l’attività svolta dalle Fondazioni che si trasformano nella longa mano di una sparuta combriccola di ambiziosi politici utilizzando denaro dei correntisti per compiacere la volontà e gli interessi di pochi, così come ci sembra anacronistico ciò che Presidenti di provincia, Sindaci e uomini di partito del PD vogliono legittimare come azione politica: nient’altro che decisioni fondamentali per la cittadinanza provinciale prese all’insaputa di tutti, a vantaggio dei soliti noti e con l’arroganza dei potenti (ma ancora per quanto?)

lunedì 1 agosto 2011

CENA SOCIALE SINISTRA UNITA

Sinistra Unita organizza la consueta cena sociale estiva. Appuntamento giovedì 4 agosto alle ore 20.30 presso l’ex-scuola elementare di Roncosambaccio (Fano).

lunedì 13 giugno 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): REFERENDUM, GRANDE VITTORIA POPOLARE. ORA NON CI SONO PIU’ ALIBI PER NON MODIFICARE LO STATUTO COMUNALE.


Il risultato ottenuto dai referendum tanto a livello nazionale quanto a livello locale è il frutto di un grande movimento civile e popolare, la cui forza è andata ben oltre le capacità di mobilitazione di qualsiasi soggetto politico o sociale organizzato. Oggi vince l'Italia dei beni comuni, perde l'Italia delle lobby. E perde un’idea di società che ha avuto fino ad oggi in Berlusconi il suo principale interprete. Il vento cambia, speriamo anche a Fano. Nella nostra città due cittadini su tre hanno partecipato alla consultazione referendaria, esprimendosi contro il legittimo impedimento, contro il ritorno del nucleare e, soprattutto, contro la privatizzazione dell’acqua. A questo punto Fano inserisca nel proprio statuto comunale il riconoscimento dell’acqua come bene privo di rilevanza economica: ora non ci sono davvero piu’ alibi per nessuno.

domenica 12 giugno 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): NIENTE RONDE E PIU’ RISORSE ALLE FORZE DELL’ORDINE


Il recente episodio di degrado che si è verificato nella zona dei Passeggi è indubbiamente grave e non va di certo sottovalutato il tema della sicurezza in particolare in questa area della città, troppo spesso abbandonata e priva di sorveglianza. Tuttavia è curioso che, sebbene episodi di molestie a sfondo sessuale nei pressi dei Passeggi si siano in questi anni ripetuti in piu’ occasioni, solo oggi, che vi è implicato uno straniero, la Lega Nord e le forze dell’estrema destra alzino la voce invocando ronde e prospettando ardite soluzioni paramilitari. Premesso che ritengo che una molestia sessuale, o un qualsiasi altro reato, non sia meno grave se la pelle di chi la realizza è bianca - e spero che su questo punto tutti possano convenire - devo dare atto all’Assessore Severi di aver detto parole chiare e di buon senso contro la rozza propaganda a cui alcuni sono ricorsi alla ricerca di un’opinabile visibilità, per ritagliarsi un trafiletto sui giornali e provare a guadagnare qualche consenso. In particolare stupiscono il tono e l’approccio degli esponenti leghisti: infatti dato che la Lega Nord esprime tanto l’unico parlamentare fanese quanto il Ministro dell’Interno, sarebbe sensato che gli esponenti di questa forza politica invece di ingannare il tempo libero con proclami e corbellerie varie si impegnassero concretamente a garantire strumenti e risorse alle forze dell’ordine già presenti sul territorio, che operano quotidianamente tra mille difficoltà d’ogni genere. Insomma le ronde, che neanche i Sindaci leghisti della Val Camonica hanno mai realizzato, lasciamole ai deliri dei neofascisti….

venerdì 10 giugno 2011

REFERENDUM, SINISTRA UNITA MOBILITATA PER QUATTRO SI'


Sinistra Unita intensifica la sua mobilitazione per i 4 sì ai referendum del 12 e 13 giugno, impegnandosi attivamente a far sì che la città di Fano dia il suo contributo al raggiungimento del quorum nazionale, primo obiettivo dei comitati referendari. La difesa dei beni comuni a cominciare da quelli essenziali come l’acqua (che non può essere privatizzata né gravata di un profitto da caricare sulle bollette pagate dai cittadini); il netto rifiuto dell’energia nucleare e delle sue pericolosissime centrali, in favore delle fonti pulite e rinnovabili; la convinzione che la legge sia uguale per tutti e che questo elementare principio di giustizia non “legittimi” alcun “impedimento”, da parte dei governanti, a rispondere delle illegalità eventualmente commesse: tutto ciò spinge Sinistra Unita a fare tutto il possibile per convincere la maggioranza degli elettori fanesi a recarsi ai seggi, per abrogare con 4 sì le norme che minacciano l’acqua e l’aria, la giustizia e la libertà. Dopo la fatica e l’impegno di tanti cittadini di Fano durante la fase della raccolta delle firme, che ha permesso alla nostra città di ottenere uno straordinario risultato in termini di consapevolezza e partecipazione popolare, l’obiettivo è davvero a un passo e non può, non deve essere mancato. Per questo Sinistra Unita invita fin da ora tutti i fanesi ad utilizzare appieno l’occasione offerta dal referendum, prezioso strumento di democrazia diretta, per far sentire alta e forte la voce del popolo e dare al governo Berlusconi e al ceto politico dominante – tutto chiuso nel bunker della difesa degli interessi personali del premier – la spallata decisiva dopo quella già arrivata dalle elezioni amministrative.

La Segreteria di Sinistra Unita

mercoledì 8 giugno 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA) E STEFANELLI (PD): EMERGENZA MALTEMPO, NON SOLO SFORTUNA.


La pesante ondata di maltempo che ha colpito la nostra città negli ultimi giorni non può certo essere imputata a nessuno, ovviamente. Tuttavia non si può non osservare che un temporale estivo, per quanto intenso, abbia letteralmente messo ko la terza città delle Marche. Onestamente non crediamo che si tratti solo di una serie di sfortunate coincidenze, come ha sostenuto il Sindaco, ma anche di una maldestra gestione di alcuni servizi che avrebbero dovuto rispondere in maniera assai diversa all’emergenza maltempo. L’inondazione di strade e l’allagamento di edifici in diversi quartieri sono infatti la conseguenza non solo di due ore di violenta pioggia ma anche della scarsa pulizia delle fogne e della mancata costruzione di nuovi collettori per acque bianche, opera questa di competenza del Comune. Un esempio lampante è il collettore di Via Pisacane – una delle vie cittadine più colpite – che la Giunta Aguzzi promise di realizzare all’indomani di un analogo episodio avvenuto nel 2005. Sono passati sei anni, quello che doveva essere fatto non è stato fatto e la strada continua puntualmente ad allagarsi. Sarebbe quindi quanto mai urgente, oltre che utile, che questa ed altre opere simili fossero realizzate quanto prima senza prendersela con la sfortuna e l’avversa sorte quando già i mobili galleggiano negli scantinati… A proposito: se mai si dovesse ipotizzare una responsabilità civile per queste disfunzioni, chi risarcirà i danni?

domenica 5 giugno 2011

AUSPICI (SINISTRA UNITA): A PROPOSITO DI FANO-URBINO…


In questi giorni si è riaperto il dibattito sulla destinazione del tratto ferroviario Fano-Urbino.
Comuni come Urbino e Fermignano si sono espressi a favore della sua riapertura così come hanno già fatto altri comuni della valle del Metauro e la stessa Regione Marche. Seguendo il solito schema della contrapposizione, altri enti, prima fra tutti la Provincia, ed associazioni si esprimono a favore della pista ciclabile al posto della ferrovia. E' giusto ricordare che come Sinistra Unita di Fano ci siamo subito e da tempo espressi a favore della riapertura della Fano-Urbino approfondendo motivi ed analisi in occasione del convegno da noi organizzato a Fano nel 2009. Ricordato questo, si vuole porre l'accento proprio sulla tipologia di dibattito che si è espresso in questi giorni. Come qui sopra accennato, quello che si critica è la netta contrapposizione che i sostenitori della ciclabile hanno nei confronti della ferrovia come se l'una escludesse l'altra. Al contrario un progetto complessivo potrebbe prevedere anche una pista ciclabile senza eliminare una fondamentale infrastruttura di collegamento fra costa ed entroterra di tutt'altro tipo. Infatti, una cosa è la ricaduta socio-economica di una pista ciclabile altra cosa è una ferrovia, seppure entrambe positive. Sostenere scorciatoie come la ciclabile, anche se effettivamente di tempo ne è passato anche troppo, non è sintomo di buona politica. La programmazione di lungo periodo deve "osare". E' infatti di questi giorni la notizia che il Presidente Ricci sta perseguendo lo spostamento della ferrovia adriatica in un corridoio più a monte (come da decenni previsto nella programmazione del territorio della nostra provincia). Rispetto alla riapertura della ferrovia Fano-Urbino sembrerebbe ancora più velleitario quest'ultimo progetto ma giustamente va discusso al fine proprio di evitare di commettere errori difficilmente riparabili o di precludersi a priori importanti alternative. Pensiamo che lo stesso valga per il tratto di ferrovia in questione.
E se nella nostra Provincia si vuole parlare di futuro felice, bene la felicità può anche essere seduti in un vagone del treno Fano-Urbino e vedere dal finestrino persone che pedalano in una bella pista ciclabile all'ombra dei Torricini del Palazzo Ducale di Urbino.

domenica 22 maggio 2011

INTERPELLANZA URGENTE SPESE CONSULENZE EX-CASERMA PAOLINI


Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso

- che per diversi anni i più autorevoli esponenti di questa Giunta e della precedente hanno ripetutamente affermato che nel giro di poco tempo, attraverso la costituzione di una STU, la nostra città avrebbe acquisito la disponibilità dell’ex-caserma;

- che a tal fine sono state attivate diverse consulenze esterne;

Chiede di sapere

- a quali consulenze esterne l’Amministrazione comunale di Fano sia ricorsa in merito, quali siano stati i criteri di individuazione delle consulenze e quali siano state le spese complessivamente sostenute;

- quali siano stati concretamente i risultati e gli obiettivi raggiunti attraverso tali spese;

- se non si ritenga che il denaro investito in tali consulenze sia stato un inutile spreco di risorse pubbliche;

- quali siano ad oggi le reali prospettive di acquisizione della disponibilità dell’ex-caserma.

Fano, 21 maggio 2011

Samuele Mascarin / Consigliere comunale di Sinistra Unita

lunedì 16 maggio 2011

INTERROGAZIONE RELATIVA AI LIVELLI DELLE POLVERI SOTTILI


Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Constatato che

- la stazione fissa di Via Montegrappa, che registra i livelli di PM10 presenti nell’aria, nel corso dei primi quattro mesi del 2011 ha registrato una media quotidiana di 42,2 microgrammi per metro cubo d’aria, superiore al limite di legge su base annua di 40 microgrammi;

Premesso che

- i dati scaturiti dall’incontro svoltosi a Roma nel giugno del 2007, organizzato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, sugli effetti a lungo termine dell’inquinamento atmosferico indicano che l’impatto sanitario è considerevole ;

- tali dati si riferiscono in particolare alla mortalità per effetti a lungo termine attribuibile alle concentrazioni di PM10 superiori ai 20 mg/m3, limite proposto dalle linee guida sulla qualità dell’aria dell’OMS;

Considerato

- che il traffico incide per il 50% delle emissioni (fonte Arpam); che i veicoli motorizzati rappresentano la principale fonte urbana di inquinamento; che un sostanziale guadagno in salute può essere ottenuto grazie a politiche che mirino al contenimento delle emissioni da trasporto privato motorizzato e promuovano il trasporto pubblico, la pratica di camminare ed andare in bicicletta; che nelle città italiane un’attenzione particolare dovrebbe essere dedicata all’inquinamento provocato dai ciclomotori, in particolare quelli con il motore a due tempi;

- che il Sindaco, in base alle leggi 23/12/1978 n. 833 e D. Lgs. 18/08/2000 n. 267, è tenuto ad adottare ordinanze urgenti per cause inerenti emergenze sanitarie o di igiene pubblica;

Chiede di sapere

- quali iniziative intenda assumere nel corso dell’anno l’Amministrazione comunale per garantire la salvaguardia della salute dei cittadini in relazione all’alto livello di PM10;

- se e come l’Amministrazione comunale voglia informare i cittadini in maniera chiara, puntuale, accessibile e comprensibile sul livello degli inquinanti quando la loro concentrazione supera i limiti di legge (D.L. 351/99 art. 11).

Fano, 16 Maggio 2011

Samuele Mascarin / Consigliere comunale di Sinistra Unita

domenica 8 maggio 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): LE PAROLE DEL SINDACO OFFENDONO TUTTE LE DONNE


Le affermazioni del Sindaco Aguzzi credo offendano tutte le donne, non solo di sinistra, e tutti i fanesi che continuano a pensare che il valore delle persone, non solo in politica, si misuri con ben altri parametri. Una caduta di stile quella del primo cittadino che dimostra quanto sia distante certa politica dal sentire comune di tante donne e uomini, ragazze e ragazzi che rifiutano di obbedire a un comando culturale e politico in cui il rapporto tra uomini e donne è un rapporto gerarchico che discende, come ha osservato Nichi Vendola, da “un codice maschilista in cui le donne sono ornamento di un genere maschile malato di onnipotenza”. E’ quello che centinaia di cittadini hanno testimoniato in Piazza XX Settembre lo scorso 13 febbraio. Evidentemente però quel giorno il Sindaco Aguzzi guardava da un’altra parte.

sabato 7 maggio 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): UCCHIELLI E LE LUNGHE VOLATE…


Leggo sulla stampa che il Segretario regionale PD Ucchielli apre le porte alla sinistra, in vista di un’auspicabile vittoria progressista alle prossime elezioni amministrative. E’ una notizia positiva, anche se trovo un po’ superfluo invitarci nel centrosinistra dal momento che a Fano tutte le forze della sinistra - non solo SEL, ma anche PRC, PdCI e Verdi - ne sono già parte da almeno vent’anni. Insomma, non ci sentiamo ospiti e soprattutto non ci pare ci siano padroni di casa. Trovo meno positiva invece la riproposizione del teorema secondo il quale per chiudere il decennio di governo del centrodestra si dovrebbero arruolare – a che prezzo, per curiosità? – pezzi di centrodestra, immaginando quindi di costruire l’alternativa di governo… insieme a chi governa! L’idea poi che il perno di questa strategia dovrebbe essere rappresentato dall’asse privilegiato con l’UDC è davvero suicida, oltre che miope. Per fortuna vedo che anche nel PD si sta facendo strada questa consapevolezza. Ad ogni modo penso che sarebbe meglio per tutto il centrosinistra, in primis il PD, abbandonare tatticismi e schemi precostituiti e provare, invece, a ricostruire il senso e la forza di quella che Vendola definirebbe una “narrazione comune”, definendo in maniera limpida un patto programmatico tra tutte le forze di opposizione, a partire dall’idea di futuro che abbiamo per questa città. Crisi economica, disoccupazione, disagio sociale, sfruttamento del territorio… di questo dobbiamo occuparci. E’ sulle risposte che si danno a questi problemi che si misurano e verificano le alleanze. Lasciamo quindi in secondo piano quel pallottoliere i cui conti sono risultati non di rado errati in questi anni… Insomma, è davvero ora di cambiare registro e dobbiamo essere noi per primi a farlo, a partire dalle pratiche politiche. A sinistra, con tutti i nostri limiti, ci proviamo quotidianamente. Non sarebbe male che anche il gruppo dirigente del PD si cimentasse nello stesso tentativo.