giovedì 22 aprile 2010

"ELIMINATE LE VILLETE E DIMEZZATE LE AREE TURISTICHE E COMMERCIALI" / CORRIERE ADRIATICO


Mascarin chiede quali modifiche al progetto la giunta comunale ritenga opportuno avanzare al fine di recepire i rilievi mossi dalla Soprintendenza e dal servizio ambiente e paesaggio della Regione Marche.

Quest’ultimo servizio lo scorso 16 marzo ha inviato al Comune un estratto del documento istruttorio “al fine di indirizzare le modifiche del progetto non solo in base ai rilievi mossi dalla Soprintendenza ma anche in base alle criticità ambientali del progetto stesso rilevate dal medesimo ufficio regionale e riassumibili nei seguenti cinque punti: 1) frammentazione dell’ecosistema presente; 2) non definizione del consumo di acqua termale; 3) sottostima dei quantitativi di acqua per l’irrigazione del campo da golf; 4) calcolo errato delle compensazioni delle emissioni di CO2; 5) mancato chiarimento degli effetti della nuova viabilità. Rilievi che esplicitano significativi effetti negativi sull’ambiente”.

Il consigliere comunale di Sinistra unita, chiede “se la giunta comunale abbia intenzione di prevedere un'ipotesi progettuale alternativa che contempli una riduzione della superficie complessiva di intervento attraverso, per esempio, l’eliminazione dei 5.000 metri quadrati previsti per le residenze private (villette, ndr), l’eliminazione di 4.000 metri quadrati di superficie utile lorda dei 6.880 metri quadrati per le residenze turistiche alberghiere e la riduzione di 3.050 metri quadrati di superficie utile lorda dei 6.990 metri quadrati delle attività commerciali previste”.

Inoltre, riguardo all’integrità dell’originario assetto urbanistico inserito in un contesto rurale, Mascarin domanda se non sia opportuno “ripristinare l’integrazione tra le terme di Carignano e il borgo esistente di Carignano attraverso il recupero dell’impianto urbano e dei collegamenti, la ristrutturazione delle abitazioni storiche, il restauro della chiesa e la riattivazione delle funzioni commerciali compatibili e se non sia opportuno valorizzare il borgo di Carignano restaurando l’impianto urbano originario e la chiesa”.

(Articolo tratto dal “Corriere Adriatico”, 22 aprile 2010)