venerdì 26 febbraio 2010

MASCARIN (SINISTRA UNITA): TERME DI CARIGNANO, FALCIONI SE LA PRENDA CON SE STESSO…

Apprendiamo dalla stampa che sia la Sovrintendenza sia la Regione sarebbero intenzionate a porre numerosi paletti al Progetto delle Terme di Carignano, giudicando – così leggiamo – eccessivo l’impatto edificatorio sul territorio.

In questo senso è evidente il tentativo dell’Assessore Falcioni di mettere le mani avanti in vista di una sconfitta di cui – se verranno confermate le indiscrezioni giornalistiche – è il principale artefice, mistificando le osservazioni a suo tempo avanzate da Sinistra Unita e accusando le forze della sinistra di aver ostacolato il progetto.

Non è così: noi crediamo fortemente nella valorizzazione e nello sviluppo delle Terme di Carignano e siamo anche favorevoli alla previsione di strutture - sia commerciali che alberghiere - in grado di ottimizzare l’indotto turistico legato alle attività termali. Tuttavia nel progetto di fattibilità riferito alla Terme di Carignano abbiamo riscontrato e riscontriamo alcune ombre, sulle quali abbiamo creduto e crediamo sia legittimo chiedere e ottenere la necessaria chiarezza.

Il fatto che autorevoli soggetti tecnico-istituzionali, a quanto pare, abbiano formulato obiezioni e suggerimenti analoghi a quelli avanzati da Sinistra Unita è semmai la conferma di come le nostre riflessioni e proposte siano state sul merito di un progetto che aveva e ha a nostro avviso bisogno di rilevanti correzioni.

Ora, perché non prendere in considerazione la possibilità di alcune correzioni, che garantirebbero l’ambiente e la stessa qualità della vita a Carignano, senza pregiudicare lo sviluppo e la valorizzazione delle Terme? Perché ancora oggi l’Amministrazione comunale non risponde semplicemente ai nostri interrogativi? Perché tanto imbarazzo e tanta chiusura a qualunque tipo di confronto su questo progetto?

mercoledì 24 febbraio 2010

SUCCESSO DELL'ASSEMBLEA PUBBLICA SU PARCO E AEROPORTO

“Finalmente abbiamo potuto discutere con sindaco e assessore dell’aeroporto e del parco – commenta Samuele Mascarin di Sinistra Unita – l’unico rammarico è che ciò non sia avvenuto in Consiglio comunale”. Mascarin lamenta il fatto che il confronto sia accaduto a tre mesi da quel 4 dicembre quando in Consiglio comunale si è votato l’aumento di capitale del Comune nella società Fanum Fortunae in vista del potenziamento della struttura aeroportuale

(testo tratto da “Il Resto del Carlino”, 24 febbraio 2010)

domenica 21 febbraio 2010

MASCARIN A RADIO FANO SU TESTAMENTO BIOLOGICO E CITTADINANZA ONORARIA A BEPPINO ENGLARO

Ascolta l’intervista a Samuele Mascarin, Consigliere comunale di Sinistra Unita, su Radio Fano in merito alla mozione sul registro comunale dei testamenti biologici e alla proposta di cittadinanza onoraria a Beppino Englaro.

Clicca su http://www.radiofano.com/interviste.php

venerdì 19 febbraio 2010

MOZIONE PER IL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA DI FANO A BEPPINO ENGLARO

Il Consiglio comunale di Fano

Considerato che

- la scelta di Beppino Englaro di far rispettare la volontà di fine vita della figlia Eluana vittima di un tragico incidente che l’aveva costretta allo stato vegetativo da 17 anni, è stata decisione umanamente difficile e dolorosa;

- Beppino Englaro ha fatto della propria dolorosa storia personale una battaglia in difesa della legalità, della laicità, dell’umanità, della civiltà e che tale battaglia rappresenta anche il rispetto e la tutela delle istituzioni e degli atti da queste emanate;

- la battaglia di Beppino Englaro per affermare i diritti dei cittadini a poter disporre di se stessi, della propria autonomia e della propria libertà rappresenta un insegnamento di grande integrità morale e di coraggio umano e civile;

Ricordato che

- la richiesta di sospensione della nutrizione e dell’idratazione artificiale formulata da Beppino Englaro è stata accolta dalla Suprema Corte e pertanto ritenuta legittima;

Visto che

- nel clamore e nella tragedia umana di Eluana Englaro e della sua famiglia, dopo anni di stasi, il Parlamento ha accelerato i tempi per arrivare ad una legge sul tema del testamento biologico;

Ritenuto che

- la città di Fano attraverso un atto simbolico quale quello del conferimento della cittadinanza onoraria possa sostenere con forza l’art. 32 della Costituzione per cui la “legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”

Visto

- il sostegno di Premi Nobel e di numerosi personalità del mondo della scienza e della cultura alla battaglia di Beppino Englaro anche in favore di una legge sul testamento biologico che confermi il diritto alla salute, ma che rispetti il diritto di ogni persona a poter scegliere;

Delibera

- di conferire per i motivi suddetti, la Cittadinanza Onoraria di Fano a Beppino Englaro, quale esempio di integrità morale e di coraggio umano e civile, in difesa della legalità, di rispetto e tutela delle Istituzioni e della laicità dello Stato.

Fano, 11 febbraio 2010

Samuele Mascarin / Consigliere comunale Sinistra Unita

AEROPORTO? LO SVILUPPO PRENDE IL VOLO...

sabato 13 febbraio 2010

AUSPICI (SINISTRA UNITA): EX-ZUCCHERIFICIO, UN ULTERIORE SCEMPIO URBANISTICO

Nel vocabolario della giunta comunale di Fano la parola programmazione proprio non esiste. Siamo alle solite. Ogni qual volta il governo di Fano si trova ad affrontare un progetto, un piano, una politica di lungo respiro assistiamo all’abdicazione dell’interesse generale a favore di quello privato o piuttosto del mero consenso. Al solito a pagarne le conseguenze è la nostra città, rovinata irrimediabilmente. La vicenda dello zuccherificio rispecchia fedelmente quanto appena detto. Nel prima di Aguzzi ci si è interrogati sul come “sfruttare” l’area risorsa dello zuccherificio alla ricerca di un’opportunità di riconversione e riqualificazione del territorio. Poi, nel primo Aguzzi tutto il dibattito si è concentrato su come trovare il modo di cementificare il più possibile. Allo zuccherificio si è scelto di non scegliere, lasciando la vecchia destinazione edificatoria che prevedeva capannoni. Il motivo dello stop a qualsiasi riqualificazione dell’area è stato, parole del sindaco, “ce l’ha chiesto il privato”. Possiamo lasciare da parte le ragioni del privato, ma non possiamo fare altrettanto per l’amministrazione pubblica che si arrende supinamente. Risultato: una schiera di capannoni a qualche centinaia di metri dal mare. Ora il privato, sempre seguendo i propri interessi, richiede una cambio di destinazione d’uso per 10 ettari di quell’area così da poterla adibire a commerciale offrendo in cambio un edificio per la sede del Tribunale e dell’Archivio di Stato. A questo punto qualcuno ci verrà a dire che trattasi di urbanistica contrattata, strumento già abbondantemente usato nel recente PRG. La realtà dei fatti è che oggi come ieri non si è mai trattato di urbanistica contrattata ma di urbanistica “a chiamata”: il privato chiama al sindaco e chiede e questi esegue. Tutto ciò è intollerabile. Sinistra Unita, ancora un volta, condanna questo ulteriore scempio che la nostra città dovrà subire sia da un punto di vista urbanistico-paesaggistico che dello sviluppo economico-commerciale.

giovedì 11 febbraio 2010

INTERROGAZIONE RELATIVA ALLA RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DEL COMUNE DI FANO E ALL’INDENNITA’, ALLA PRODUTTIVITA’ E ALLA FORMAZIONE

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Constatato che:

- nelle due delibere di Giunta inerenti la "Struttura di Primo Livello dell'Ente", che si sono susseguite dalle elezioni ad oggi, si sono individuate diverse Posizioni Organizzative (APO) aggiuntive rispetto al passato, oltre a una diversa collocazione delle stesse;

- da una lettura comparativa con la situazione precedente alle elezioni, ma anche tra le due ultime modifiche, non si riesce a comprendere nè quali siano i criteri di individuazione di tali posizioni, nè quali siano i settori strategici all'interno dei quali, per particolari necessità organizzative, sono necessari figure-quadro intermedie tra i dipendenti e le dirigenze;

- addirittura sopravvivono nell'Ente Settori composti da un dirigente, un'APO, un dipendente e un usciere mentre per contro, la spesa per le indennità delle APO sta progressivamente aumentando;

- alla prima riorganizzazione della macchina comunale, deliberata immediatamente dopo le elezioni (nel mese di luglio), ne sia seguita una a pochi mesi di distanza (dicembre);

- nella delibera di riorganizzazione della Struttura di Primo Livello licenziata a dicembre (n° 555/2009) si prospetta, oltre alla sostituzione di un dirigente per il raggiungimento dell'età pensionabile, l'istituzione di ulteriori due dirigenze, che diverrebbero n° 16, in un momento in cui è richiesta alle Pubbliche Amministrazioni una particolare oculatezza nella spesa;

- la formazione professionale è un beneficio sia per i dipendenti che per l'Ente, ma questa dovrebbe essere accessibile, a vari livelli in base ai titoli di studio, a tutti i dipendenti.

Chiede di sapere

- quali siano i criteri di individuazione delle APO, quali i settori considerati strategici o di particolare complessità e quali siano le motivazioni che hanno determinato la necessità di licenziare due riorganizzazioni successive dell'apparato in tempi così ravvicinati;

- se i quantitativi economici necessari al pagamento delle indennità e dei premi di risultato delle APO vengano reperite o meno sul fondo di produttività di tutti i dipendenti, nel qual caso si richiede di conoscere se l'ammontare complessivo sia stato contrattato o meno con le OOSS e le RSU;

- quali siano i motivi per cui ad oggi non sono state pagate le indennità e la produttività rivendicate dai lavoratori per le annualità trascorse e già contrattate, e se invece siano state regolarmente liquidate le indennità e i premi delle dirigenze e delle APO;

- quale sia la spesa dettagliata sostenuta dal Comune per la formazione dei dipendenti, in ogni sua forma, negli ultimi 5 anni;

- se risponde al vero che la maggior parte della spesa sia stata sostenuta per i percorsi formativi per master universitari presso l'Università di Forlì, ovvero quale sia la percentuale a ciò utilizzata in relazione alla spesa complessiva;

- se risponde al vero che la maggior parte della spesa, ed eventualmente in che percentuale, sia stata utilizzata per i funzionari laureati;

- se esista un piano della formazione, ed eventualmente di illustrarlo;

- se le modalità di spesa del fondo per la formazione siano state condivise con le OOSS e la RSU, o se la stessa sia stata decisa unilateralmente dall'amministrazione, ed eventualmente da quali strutture.

Fano, 11 febbraio 2010

mercoledì 10 febbraio 2010

10 FEBBRAIO, GIORNATA DEL RICORDO

Che oggi si ricordino le tragedie delle foibe e dell’esodo delle popolazioni giuliane e dalmate credo che sia un’importante conquista, perché troppo a lungo queste pagine della storia italiana ed europea sono state relegate ai margini della nostra memoria collettiva, vivendo così in ambiti angusti che non sempre ne hanno proposto la memoria in modo obiettivo e imparziale.

In questo senso credo che ci siano almeno due elementi da mettere a fuoco.

Il primo: il dramma delle foibe e dell’esodo non si colloca nell’ambito di una generica operazione di pulizia etnica ma di un processo nazionale rivoluzionario e cioè la costruzione della Jugoslavia comunista. Una rivoluzione che si afferma come tutte le rivoluzioni, con un bagno di sangue: è soprattutto sangue italiano – anche se non esclusivamente – perché all’interno della componente italiana, spesso anche nelle sue espressioni antifasciste, è largamente diffusa l’ostilità verso il progetto politico di cui sono portatori i nuovi poteri e cioè l’annessione alla nuova repubblica jugoslava.

Ma questo stesso scenario va collocato in una cornice piu’ ampia e problematica e qui sta il secondo elemento da mettere a fuoco.

E’ utile e opportuno ricordare che la Venezia Giulia e l’Istria hanno conosciuto e sofferto, dopo la prima guerra mondiale, la repressione di un fascismo di confine intriso di nazionalismo violento, piu’ violento che in qualsiasi altra parte del Paese, che lacerò – negandole addirittura – le minoranze slovena e croata, le quali per secoli hanno sempre costituito – insieme a quella italiana – le componenti essenziali di una comunità plurilinguistica che fu sempre, e che sempre avrebbe dovuto essere, ricca di cultura e di civiltà.

Questo nazionalismo aggressivo usò tutti i mezzi per emarginare le minoranze compresi il confino e le condanne a morte del Tribunale speciale fascista e dopo l’invasione della Jugoslavia da parte dell’Italia, della Romania, dell’Ungheria e della Germania nazista assunse – durante l’occupazione militare italiana della Slovenia e Croazia nel 1941 – le forme di una repressione violenta con rastrellamenti, fucilazioni, impiccagioni, esecuzioni sommarie e deportazioni di cui fu essenzialmente vittima la popolazione civile.

Gonars, Arbe, Renicci, Molat sono solo alcuni dei campi di concentramento italiani in cui furono internati in condizioni disumane i civili sloveni, croati ed ebrei. Solo nel campo di Arbe le stime dei morti variano da un minimo di 1400 a un massimo di oltre 4000. All’epoca il Generale Roatta, a capo della II Armata italiana, scriveva ai suoi ufficiali testualmente “di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone” e ancora “si ammazza troppo poco!”.

Ora, è lacerante pronunciare la condanna di ciò che ha fatto il tuo esercito, ma è piu’ lacerante tacerlo. Del resto il silenzio non sarebbe solo menzogna, ma credo ci priverebbe del diritto di condannare quello che è stato poi fatto alla popolazione civile italiana.

Cogliere la complessità di quelle che sono state nell’arco di oltre vent’anni le tragedie dei confini orientali credo per altro non solo non sminuisca minimamente l’orrore delle foibe e il dramma dell’esodo ma anzi conferisca a queste due drammatiche pagine della Storia italiana un valore civile se possibile ancora maggiore, sottraendole alla retorica patriottarda e consegnando invece alle nuove generazioni, italiane ed europee, una memoria viva carica di significato e di insegnamenti.

Le dittature, i nazionalismi, la guerra sono oggi come allora i mostri generati dal sonno della ragione, che ancora pochi anni fa proprio nella ex-Jugoslavia hanno purtroppo mostrato tutta la loro bestiale vitalità e attualità.

In questo senso credo che sbagli chi intende la Giornata del Ricordo come una giornata di coccarde e gagliardetti: il 10 febbraio deve invece essere una giornata che parla al futuro nostro e degli altri popoli, europei e non, un futuro in cui l’impegno comune deve e dovrà essere quello di bandire una volta per tutte razzismo, intolleranza, guerre e nazionalismi.

domenica 7 febbraio 2010

MASCARIN (SINISTRA UNITA): SANTORELLI E LA CODA DI PAGLIA DEL PDL…

Il Presidente del Consiglio comunale Santorelli è intervenuto in maniera abbastanza piccata a seguito di un mio intervento sulla politica cittadina e per buona educazione mi pare opportuno fornirgli alcune delucidazioni.

Innanzitutto, poiché da settimane la nostra città è letteralmente sommersa da manifesti elettorali, cartoline, volantini, spot televisivi, spot radiofonici, cartelloni, automezzi e camper pubblicitari, cene, manifestazioni, sedi elettorali… credo sia comprensibile, oltre che legittimo, domandare e domandarsi non solo quale sia la provenienza delle risorse finanziare che sostengono queste spese, ma anche se è lecito – da un punto di vista morale – spendere decine o centinaia di migliaia di euro per una campagna elettorale individuale. Ognuno, ovviamente, può dare e darsi le risposte che ritiene piu’ opportune: è evidente però che io e Santorelli – anche su questo – abbiamo due differenti visioni del far politica.

Detto questo mi permetto molto pacatamente di far osservare a Santorelli che in quasi quindi anni di militanza ho avuto diversi e importanti riconoscimenti dai DS, partito che mi ha proposto – giusto per ricordarne una – Assessore comunale all’età di 21 anni e nel quale mi sarebbe piaciuto continuare a militare anche senza riconoscimenti di sorta al mio impegno. Purtroppo però i DS non esistono piu’ da tempo e al loro posto è nato il PD, al quale non abbiamo mai aderito qui a Fano né io né tutti i giovani DS sotto i 30 anni…ma questo è un tema sul quale sarebbe piu’ sensato che fosse il PD fanese a interrogarsi.

Infine un’ultima considerazione…colgo dalla reazione sopra le righe del Presidente del Consiglio – che in tale veste istituzionale dovrebbe per altro rappresentare anche il sottoscritto! – che con il mio intervento ho messo il dito nella piaga: i candidati del PDL a Fano sono due, D’Anna e Carloni, e lui voterà e farà votare Carloni. Ribadisco: povero D’Anna!

sabato 6 febbraio 2010

TERME DI CARIGNANO - OSSERVAZIONE 3

Al Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

All’Ufficio urbanistica c/o Mario Primavera

Al Sindaco del Comune di Fano

Oggetto : Osservazione 3 al Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica inerenti la rielaborazione della documentazione V.A.S. dell’Accordo di Programma Preliminare in variante al PRG per la realizzazione di un centro turistico denominato “Terme di Carignano” nei Comuni di Fano e di Pesaro di cui alla Delibera di Giunta Provinciale n 214/2009

Il sottoscritto Teodosio Auspici, componente della segreteria di Sinistra Unita di Fano,

residente in Fano, via F. Filzi n. 2, In merito agli elaborati in oggetto esprime quanto segue :

PREMESSO:

- che il Comune di Fano e la Provincia di Pesaro mettono a disposizione consistenti aree di proprietà pubblica;

CONSIDERATO CHE:

- il piano prevede una ipotesi di Opere Pubbliche per una SUL di 5.200 mq da destinarsi ad attrezzature sportive non conteggiate nel comparto e senza specificare tempi e risorse per la loro realizzazione;

RITIENE

- improbabile, se non impossibile, la realizzazione di tale opere in detto quadro non definito;

PROPONE

- che il piano inserisca all’interno del comparto la realizzazione delle Opere Pubbliche da parte del soggetto proponente.

Si rimane in attesa delle dovute controdeduzioni in merito.

Fano, 01/02/2010

Teodosio Auspici

TERME DI CARIGNANO - OSSERVAZIONE 2

Al Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

All’Ufficio urbanistica c/o Mario Primavera

Al Sindaco del Comune di Fano

Oggetto : Osservazione 2 al Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica inerenti la rielaborazione della documentazione V.A.S. dell’Accordo di Programma Preliminare in variante al PRG per la realizzazione di un centro turistico denominato “Terme di Carignano” nei Comuni di Fano e di Pesaro di cui alla Delibera di Giunta Provinciale n 214/2009

Il sottoscritto Michele Mattioli, componente della segreteria di Sinistra Unita di Fano,

residente in Fano, via G. Bosso n. 13,

In merito agli elaborati in oggetto esprime quanto segue :

PREMESSO:

- che i dati del Dimensionamento “Empirico” dei fruitori del Comparto (ricettività) presenti nel Rapporto Ambientale V.A.S. prevedono nel Centro Termale e negli Ambulatori la stima di una presenza media di 650 persone al giorno;

CONSIDERATO CHE:

- le esistenti terme provinciali hanno una media di frequenza giornaliera molto più bassa (Pitinum Thermae di Macerata Feltria, la seconda struttura termale provinciale per presenze, nel 2009 ha avuto una frequenza annuale di 3.500 utenti)

- le prestazioni offerte nelle Terme di Carignano vengono erogate soprattutto ad utenti residenti nella Zt di provenienza e ad utenti a mobilità intraregionale per i quali non si prevede una permanenza nelle strutture oltre il giorno stesso di somministrazione delle prestazioni ( intensa attività di pendolarismo)

- sono in fase di realizzazione le Terme di Valzangona nel comune di Montefelcino e quelle di Bellisio Solfare nel comune di Pergola che andranno ulteriormente a ridurre le presenze negli altri stabilimenti

- la crisi del modello termale degli anni ’50 e l’odierna affermazione di strutture minimamente impattanti con il paesaggio circostante;

RITIENE

- la previsione descritta in premessa eccessivamente sovrastimata così come, di conseguenza, il relativo sviluppo edificatorio

PROPONE

- di prevedere una ipotesi progettuale alternativa che contempli una riduzione della superficie complessiva di intervento attraverso l’eliminazione dei 5.000 mq di SUL previsti per la residenza privata, l’eliminazione di 4.000 mq di SUL dei 6.880 mq per le residenze turistiche alberghiere e la riduzione di 3.050 mq di SUL dei 6.990 mq delle attività commerciali previste.

Si rimane in attesa delle dovute controdeduzioni in merito.

Fano, 01/02/2010

Michele Mattioli

TERME DI CARIGNANO - OSSERVAZIONE 1

Al Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino

All’Ufficio urbanistica c/o Mario Primavera

Al Sindaco del Comune di Fano

Oggetto : Osservazione 1 al Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica inerenti la rielaborazione della documentazione V.A.S. dell’Accordo di Programma Preliminare in variante al PRG per la realizzazione di un centro turistico denominato “Terme di Carignano” nei Comuni di Fano e di Pesaro di cui alla Delibera di Giunta Provinciale n 214/2009

La sottoscritta Rita Carnaroli, componente della segreteria di Sinistra Unita di Fano,

residente in Fano, via Carignano 89/a, in merito agli elaborati in oggetto esprime quanto segue :

VISTO CHE

- il Piano “Terme di Carignano” prevede, tra l’altro, l’edificazione di un comparto abitativo, di un centro terziario commerciale e di una nuova chiesa, ovvero la realizzazione di elementi identificativi di un nuovo centro abitativo alternativo a quello esistente

- a pochissima distanza il vecchio borgo di Carignano, i resti della Rocca dei Da Carignano (citati da Dante nella “Commedia“) e la ex-chiesa parrocchiale rappresentano la storia e il fulcro sociale dell’abitato di Carignano, e necessitano di interventi urgenti di manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione

- il nuovo comparto abitativo andrebbe ad impoverire ulteriormente il paese, non solo dal punto di vista numerico degli abitanti ma anche dal punto di vista culturale e identitario (“Per la sua storia e per la sua posizione, l’attuale abitato di Carignano meriterebbe di più.” Così afferma lo storico locale M.Belogi “Chiese della diocesi fanese” 2009 BCC Fano).

- una diversa localizzazione delle funzioni di residenza ridurrebbe il consumo di suolo come evidenziato a pag. 92 dello stesso Rapporto Ambientale (“La eliminazione di alcune funzioni meno legate a quella principale, cioè quella termale, ad esempio le strutture sportive e la residenza, potrebbero ridurre il consumo di suolo e permettere eventualmente una maggiore compattezza dell’edificato.”)

RITIENE OPPORTUNO

-1- localizzare funzioni di Residenza e/o di Residenze Turistico Alberghiere (RTA - miniappartamenti) all’interno del borgo di Carignano, evitando nuove costruzioni e incentivando il restauro e la ristrutturazione degli edifici esistenti

-1- valorizzare il borgo di Carignano restaurando l’impianto urbano originario e la chiesa

PROPONE

- di eliminare l’edificazione della nuova chiesa prevista dal suddetto Piano

- di ripristinare l’integrazione tra le Terme di Carignano e il borgo esistente di Carignano attraverso il recupero dell’impianto urbano e dei collegamenti, la ristrutturazione delle abitazioni storiche, il restauro della chiesa e la riattivazione delle funzioni commerciali compatibili.

Si rimane in attesa delle dovute controdeduzioni in merito.

Fano, 01/02/2010

Rita Carnaroli

giovedì 4 febbraio 2010

MASCARIN (SINISTRA UNITA): CENTRODESTRA, TUTTI CONTRO TUTTI

Mentre tutta Fano si interroga sulle spese elettorali non tanto dei partiti quanto dei singoli candidati - in particolare di alcuni candidati - e si chiede da dove provengano tanti soldi, è in corso nel PDL una lotta sotterranea che presumibilmente lascerà sul campo morti e feriti.

Tutti sono infatti d’accordo che liberare Fano da Carloni e dal suo modo di far politica sarebbe cosa buona e giusta. Ma sotto il desiderio di liberazione, come sotto la cenere, cova un fuoco devastante: tutti contro tutti perché furbescamente per non avere ostacoli alla candidatura regionale di Carloni il posto da vicesindaco è stato promesso a tanti: a Santorelli, a Cucuzza e a seguire a Paolini e Cavalieri, i due assessori della prima giunta Aguzzi trattati come scarpe vecchie e messi da parte nella seconda.

Santorelli si è scoperto per primo con una gaffe che in un Paese serio dovrebbe costargli il posto: ha mandato una lettera invitando a votare Carloni dimenticando che il coordinatore di un partito con più candidati in lizza non può appoggiarne uno a scapito di altri e D’Anna si è giustamente arrabbiato.

La Cucuzza invece è sponsorizzata dal sindaco Aguzzi che deve farsi perdonare la sua dichiarazione in favore della candidata PDL di Urbino, la ex-AN Foschi. I poveri Paolini e Cavalieri, infine, giacciono soli ed abbandonati dopo aver sperimentato l’ingratitudine umana…

Ovviamente ai problemi dei cittadini, tanto per cambiare, nessuno pensa. E il teatrino va avanti.

lunedì 1 febbraio 2010

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): AUMENTO DI CAPITALE AEROPORTO, UN ATTO AUTOLESIONISTICO.

Fano - L’aumento di capitale della società aeroportuale Fanum Fortunae è stato definito da Michele Mattioli di Sinistra Unita “un gravissimo atto di autolesionismo” compiuto a nome della cittadinanza fanese. “La sicurezza per la quale si sostiene l’intervento dell’Enac, che si è resa disponibile a finanziare la cementificazione della pista non può essere che fittizia perché altrimenti si dovrebbe parlare di un odierno scalo non in sicurezza. E ci sembra che non si siano verificati incidenti da parecchi anni. Inoltre perché spendere tanto denaro pubblico, 2.000.000 euro, in momenti critici quando la “sicurezza” sarebbe giunta con il rifacimento del manto erboso e la spesa di soli 70.000 euro? Tutto ciò contraddice la tesi dell’Amministrazione dalla nuova pista e da tutto ciò che di complemento potrà essere accostato ad essa, non potranno sorgere incentivi economici per la città di Fano”.