lunedì 30 novembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): LA LEGA NORD, IL RE NUDO E LA SOBRIETA’ ISTITUZIONALE

La Lega Nord, fino a ieri inesistente alleata di Aguzzi, ha estratto le unghie accusando il Sindaco di Fano di essere sostanzialmente una “quinta colonna” della sinistra e di voler volare in Regione con i voti della destra. Come il bambino, la Lega Nord ha detto semplicemente che “il Re è nudo”... cioè che ad Ancona non gli avrebbero consentito di ripetere il giochetto con il quale aveva ingannato a Fano molti cittadini presentandosi con una lista civica zeppa di ex-comunisti per andare a governare (male, malissimo) con la destra. La denuncia della Lega Nord ha fatto crollare come un castello di carte tutta l’impalcatura ed oggi Aguzzi, respinto dai suoi, politicamente arranca.

Purtroppo non essendo gradito ad Ancona continua a fare danni a Fano con assunzioni spropositate e assai discutibili: a fronte di tantissimi cittadini che hanno perso o stanno per perdere il proprio posto di lavoro, invece di sospendere ogni uscita ed ogni spesa non strettamente necessarie per dare una risposta concreta a chi non arriva alla fine del mese, la Giunta Aguzzi assume senza concorso altre persone, che altri – forse non a torto – hanno già definito “portaborse”.

Non contento nel corso dell’ultimo Consiglio comunale aggredisce verbalmente un consigliere comunale dell’opposizione ed i famigliari di un altro. Ne prendiamo atto e, nel registrare che la temperatura “politica” è salita di molto nella nostra città, constatiamo amaramente che per l’ennesima volta che il Sindaco Aguzzi usa l’insulto e l’illazione come arma contro i propri avversari.

Sarebbe un bel segnale se qualcuno anche a destra cominciasse a ricordare al Sindaco cosa è la sobrietà istituzionale...

sabato 28 novembre 2009

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): CARLONI E I MISTERI DELLA PISTA DELL'AEROPORTO.

Ieri pomeriggio in consiglio comunale si è discussa una interrogazione di Benini - De Marchi a proposito della futura costruzione di una pista in cemento al Campo d’Aviazione. L’assessore Carloni chiamato a rispondere dei tanti dubbi che la proposta della nuova pista ha prodotto nei cittadini non è riuscito a far di meglio che crearne di nuovi.

Dopo aver specificato che i lavori sono voluti dall’Enac, che è il diretto responsabile dell’area demaniale, ha però sottolineato che l’intervento è stato sollecitato dall’amministrazione comunale.

Dopo aver giustificato l’elevato importo di spesa con la sicurezza della pista in cemento ha però affermato che i problemi attualmente derivano dalla presenza di ghiaia sulla pista in erba, per la quale, si sa, una ristrutturazione di soli €70.000 sarebbe sufficiente a risolvere il problema

Dopo aver sottolineato che con i futuri lavori, il cui importo complessivo è di €2.000.000, non si avranno mutamenti nella categoria aeroportuale (2B) ne cambiamento della tipologia di aerei che potranno atterrare, ha però concluso affermando i notevoli benefici derivanti per l’economia cittadina dalla nuova struttura.

Anche nel contraddittorio scaturito dalle sue vaghe risposte l’assessore è apparso in difficoltà e non è riuscito a comunicare valide motivazioni per spese così elevate, soprattutto in momenti così delicati per le famiglie fanesi (il Comune di Fano prevede di intervenire con €300.000).

Rimangono sicuramente tutti in piedi i dubbi legati alla forte determinazione dell’assessore Carloni nel voler portare a conclusione un progetto costoso, che non prevede sviluppi aeroportuali, ne tanto meno benefici per la collettività.

martedì 24 novembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): AGUZZI VUOLE FAR IL SINDACO DI FANO O IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE?

Le migliaia e migliaia di cittadini fanesi che pochi mesi or sono hanno votato Aguzzi come loro Sindaco possono essere contenti della loro scelta: tutti i giornali riportano infatti con grande clamore la sua disponibilità a candidarsi per la presidenza della Regione Marche.

Le promesse di dedicarsi interamente alla città di Fano ed ai suoi cittadini sono state quindi presto dimenticate, al punto che persino uno dei suoi alleati - la Lega Nord - lo ha già accusato di tradimento...

La verità è che i voti degli elettori in buona fede sono serviti al Sindaco Aguzzi per affermarsi infischiandosene delle promesse fatte e sedersi al tavolo di una destra marchigiana senza uomini, senza idee e senza pudore poiché – per provare a erodere il consenso del centrosinistra- costretta a sua volta a rivolgersi alla lista civica fanese di Aguzzi, che annovera tra le sue fila piu’ esponenti ex-comunisti di quanti ne conti tutto il centrosinistra messo insieme!

Del resto affidare le fortune della destra ad Aguzzi è come denunciare il fallimento totale nelle Marche del berlusconismo e della classe dirigente che su esso ha investito. Ne prendiamo atto.

Come prendiamo atto che se anche Fano non è stanca di Aguzzi, a quanto pare Aguzzi è invece stanco di Fano.

sabato 21 novembre 2009

RICHIESTA ISTITUZIONE COMMISSIONE SPECIALE DI INDAGINE

Al Presidente del Consiglio Comunale di Fano

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’art. 24 del Regolamento del Consiglio Comunale, chiedono l’istituzione di una commissione speciale di indagine sulle dichiarazioni dell’ex Segretario Generale del Comune di Fano dott. Giorgio Cigna.

La commissione dovrebbe chiarire i seguenti punti:

- se sia vero quanto affermato dal dott. Cigna nella sua lettera del 23/9/2009 prot. P.G. n. 69969/09 nella quale afferma che nella riunione di Giunta del 25/8/2009 era stata assunta la decisione di confermare lo stesso nella funzione di Segretario Generale;

- se sia vero quanto affermato nella medesima succitata lettera in ordine al fatto che il Sindaco, in data 27/8/2009, avrebbe confermato la volontà di continuare il rapporto col dott. Cigna, circostanza affermata anche dal segretario regionale della Lega Nord Luca Paolini con una dichiarazione riportata dal Corriere Adriatico del 23/9/2009;

- quali sono stati gli elementi che hanno fatto venir meno il rapporto di fiducia col dott. Cigna, tenuto conto che nei 5 anni di collaborazione con l’amministrazione comunale non erano emersi motivi di contrasto e non è usuale cambiare il segretario generale dopo un solo mandato amministrativo;

- a cosa si riferissero le dichiarazioni del dott. Cigna, apparse su diversi organi di stampa ed in particolare sul Corriere Adriatico del 24/9/2009, nelle quali lo stesso afferma che “Sono arrivato ad arrampicarmi sugli specchi sul piano legale per giustificare certi atti comunali”;

- quale sia il contenuto delle due lettere riservate al Sindaco, di cui lo stesso dott. Cigna fa menzione nelle succitate dichiarazioni al Corriere Adriatico del 24/9/2009.

Samuele Mascarin SINISTRA UNITA

Carlo De Marchi FANO 5 STELLE

Luciano Benini BENE COMUNE

Rosetta Fulvi PARTITO DEMOCRATICO

Oretta Ciancamerla PARTITO DEMOCRATICO

martedì 17 novembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): PERCHE’ IL NEUROLOGO DI ELUANA ENGLARO NON PUO’ PARLARE NELLA SALA DI SANTA MARIA NUOVA?

Apprendiamo che per non meglio precisati motivi è stata repentinamente ritirata la disponibilità della sala di Santa Maria Nuova, la quale avrebbe invece dovuto ospitare nei prossimi giorni due incontri culturali promossi dalla Consulta per la Laicità con il patrocinio della Provincia di Pesaro e Urbino.

Ci auguriamo che questo imprevisto non impedisca il normale svolgimento delle iniziative programmate e, soprattutto, che il ritiro della disponibilità dei locali non sia dovuto al fatto che a promuovere tali appuntamenti fosse proprio la Consulta per la Laicità.

Sarebbe infatti allarmante, oltre che sgradevole, scoprire che nella nostra città la presentazione del libro “Soglie. Medicina e fine della vita” di Carlo Alberto Defanti – il neurologo che per anni ha seguito Eluana Englaro – rappresenti agli occhi di qualcuno un evento da censurare...

lunedì 16 novembre 2009

AUSPICI (SINISTRA UNITA): DOPO IL SONDAGGIO, PER VIA ROMA PROPONGO IL TELEVOTO

Venuto a conoscenza della proposta dell’Assessore alla viabilità, Silvestri, di indire un questionario rivolto ai cittadini per sapere come fare nell’incrocio via Roma via Abbazia, mi è venuta in mente una vecchia trasmissione televisiva nella quale Chiambretti ad un cerco punto esponeva un cartello con su scritto: “IL DOMANDONE”. Devo ammettere che in quel momento tra la proposta Silvestri ed il ricordo televisivo mi è venuto proprio da ridere.

Il sorriso, però, se ne andato presto per far spazio ad alcune considerazioni. No che ce ne fosse bisogno, ma eccoci nuovamente di fronte ad una prova di quanto la televisione ci condizioni nel pensiero. Vero che sarebbe stato più attuale per l’assessore “APRIRE IL TELEVOTO” e grazie al pubblico/spettatore sovrano arrivare ad una decisione. Il pensiero televisivo che si sostituisce al pensiero politico preoccupandosi del solo consenso a spese dell’interesse comune, il tutto senza il ben che minimo pudore anzi come se fosse una cosa ovvia.

Questo mio intervento vuole sottolineare che di fronte a questo modo di pensare ci sono persone che si indignano e che lo rifiutano.

Sono stati tanti gli interventi di Sinistra Unita sulla viabilità e su via Roma. Dall’opposizione ci siamo assunti da tempo le nostre responsabilità proponendo di togliere la svolta a sinistra su via dell’Abbazia per chi viene dal centro sostenendo un uso più consono delle rotatorie ed una maggiore sicurezza di pedoni, ciclisti ed automobilisti. Lo stesso senso di responsabilità chiediamo al governo della città, che vediamo invece immobile, incompetente e privo di idee schiavo di quel consenso vacuo ricercato con tanto populismo.

Allora a questo punto lo poniamo noi il “IL DOMANDONE”: ma questi cosa fanno al governo di questa città?

mercoledì 11 novembre 2009

MOZIONE PER L’INTITOLAZIONE DI UNA VIA O DI UNA PIAZZA CITTADINA ALLA FIGURA DI ALEXANDER DUBCEK

Il Consiglio comunale di Fano

Ricordato che

- ricorre quest’anno il ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, evento che rappresenta simbolicamente la conclusione della lunga e drammatica stagione della “guerra fredda”;

- nell’Europa ancora divisa da quella che veniva chiamata “cortina di ferro”, alcuni eventi hanno avuto particolare rilevanza per portata politica e culturale nonché per impatto emotivo, e tra questi la “Primavera di Praga” del 1968;

- l’allora divisione bipolare del mondo, ha comportato una sorta di riconoscimento reciproco al controllo politico, economico e militare delle due aree da parte delle due superpotenze, USA e URSS;

- è stata così soffocata dalle truppe del Patto di Varsavia la svolta politica, democratica e popolare, che in Cecoslovacchia metteva in discussione tale equilibrio bipolare, rilanciando le aspirazioni di libertà, democrazia e giustizia sociale non solo del popolo cecoslovacco ma di tutti i popoli dell’Europa orientale;

- in quegli anni la nuova leadership cecoslovacca incarnata da Alexander Dubček - già esponente della resistenza antinazista nel paese - portava avanti politiche volte ad affermare un’originale esperienza di socialismo democratico in esplicita rottura con il regime sovietico, i cui primi atti furono l’abolizione della censura e del controllo delle istituzioni da parte del PCC;

- il nuovo corso impresso alla Cecoslovacchia da Alexander Dubček - il “socialismo dal volto umano” - era sostenuto da grandi raduni popolari e studenteschi, come quello più famoso al parco Julius Fucik;

- Alexander Dubček è stato primo leader politico europeo che ha avviato una stagione di concrete e organiche riforme democratiche all’interno dei paesi del blocco sovietico - conclusasi drammaticamente con l’intervento militare del Patto di Varsavia - con vent’anni d’anticipo rispetto agli eventi che hanno portato nel 1989 alla caduta del Muro di Berlino, e che per questo è da decenni unanimemente considerato dai democratici di tutta Europa un esempio di coraggio e valore civile, riconosciutogli dal suo stesso popolo in occasione della “rivoluzione di velluto” cecoslovacca del 1989 anche attraverso la sua designazione a Presidente del primo Parlamento federale eletto democraticamente dalla fine del Secondo conflitto mondiale;

Delibera

- di intitolare una via o una piazza cittadina all’emblematica figura di Alexander Dubček, per il suo importante contributo alla crescita e all’affermazione degli ideali di democrazia e libertà in Europa.

Fano, 10 novembre 2009


Samuele Mascarin / Consigliere comunale Sinistra Unita

martedì 10 novembre 2009

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): AMIANTO E PISCINE

E’ sorta recentemente una polemica riguardante l’utilizzo della piscina Dini-Salvalai. Un cartello da poco affisso al l’interno avverte della presenza di amianto nello stabile e dell’attenzione da porre nel non provocare fori nei muri o anche semplici abrasioni. Alcuni genitori, giustamente, si sono allarmati poiché, calcolando la gran massa di fruitori dell’impianto e la fascia d’età che più spesso ne usufruisce (quella infantile-adolescenziale), appare poco spendibile la richiesta della direzione. Tanto più che fori e buchi di ogni sorta sono stati fatti per gli arredi degli spogliatoi e per le continue modifiche a cui l’impianto è stato sottoposto. Si è cercato negli anni di ridurre il pericolo attraverso attività di bonifica che però hanno interessato solo l’amianto a vista, mentre per quello all’interno delle strutture ci si è limitati ad una più completa copertura.

Ritorna così d’attualità una vecchia “querelle” legata all’utilizzo dell’unica piscina della nostra città : la necessità di trovare uno spazio per le attività natatorie in una città di 65.000 abitanti può mettere in secondo piano la sicurezza di chi l’utilizza?

Come in passato rispondiamo che non si può ignorare il problema come ha fatto l’amministrazione comunale negli ultimi anni e che occorre puntare decisamente alla realizzazione di una nuova struttura, contestualmente occorre completare la bonifica dell’edificio al pari di altri edifici pubblici come la palestra Venturini. Ma è ancora più necessario smetterla di promettere piscine da realizzare attraverso il Project financing poiché imprenditori-filantropi che investono su queste strutture non ce ne sono e chi in passato si era impegnato, dopo aver fatto dei calcoli più approfonditi, è tornato sui suoi passi.

Una amministrazione lungimirante, ma non è ovviamente il caso di quella attuale, avrebbe in 10 anni di governo puntato su una struttura di proprietà comunale attivando i fondi pubblici a disposizione e prevedendo dei mutui specifici, ma visto il rosso delle casse comunali, la mancanza di qualsiasi forma di progettazione e la scarsa propensione verso le opere pubbliche il problema della presenza dell’amianto dovrà convivere con quello della salute dei cittadini ancora per molto.

Perché, dato che prossimamente la piscina di Sassonia dovrà essere interessata da dei lavori di ristrutturazione abbastanza radicali, non si prevede un maggiore investimento e si lavora alla copertura della stessa magari con una tensostruttura rimovibile?

AUSPICI (SINISTRA UNITA): NOSTRO DOVERE VIGILARE SUL PIANO CASA

Apprendiamo dalla stampa che i tempi tecnici per l'analisi della legge regionale sul "Piano Casa" si sono allungati per difficoltà nell'interpretazione della medesima legge e per paura di commettere errori per la troppa fretta. Preso atto di questo, parole dell'assessore competente e del presidente della commissione urbanistica, ci sembra che altri comuni siano stati più celeri e che quindi abbiano avuto meno difficoltà interpretative del nostro. Inoltre, non comprendiamo quale sia la paura di sbagliare per la troppa fretta visto che sembra che la proposta di delibera comunale di applicazione della legge indichi pochi, per non dire niente, limiti all'applicazione della medesima.
Va precisato che la legge conferisce ai comuni la facoltà di approfondire gli ambiti di applicazione del "Piano Casa" in quanto i comuni dovrebbero conoscere meglio il proprio territorio e quindi capire meglio dove è preferibile prevedere una limitazione maggiore nell'ottica di governo del territorio. Tutto ciò vale ancor di più nel nostro comune vista la recente approvazione del PRG e, quindi, viste le già aumentate aree edificabili a disposizione per nuovi interventi.
Detto questo, anche SU auspica un dialogo aperto e costruttivo al riguardo in un ottica, però, di vero governo del territorio passando quindi da un'analisi compiuta delle ricadute della legge sul nostro paesaggio. Bene, quindi, l'estensione del limite sulle villette limitrofe al centro storico (B1.1) previsto nella proposta comunale, affatto comprensibile il passaggio sulle B5 per il quale chiederemo chiarimenti. Ci sembra comunque poco, come scarsa ci sembra l'attenzione verso l'edilizia pubblica senza alcuna sottolineatura sull'importanza di accordi con l'ERAP.
Siamo convinti che come forza di opposizione e di sinistra presente nella nostra città sia nostro dovere vigilare sull'attività amministrativa del governo comunale e pensiamo, in questa occasione, di averlo fatto nel modo giusto stimolando gli organi preposti ad aprire un confronto che fino al nostro intervento non sembrava interessare sollevare con chiara volontà di far passare tutto in un completo silenzio. Rimaniamo fiduciosi che nei prossimi 20 giorni (tanti ne sono rimasti prima dello scadere dei termine di legge) vi sia una chiara manifestazione di volontà di dialogo da parte dell'amministrazione comunale. Da parte sua Sinistra Unita sarà un corretto quanto vigile interlocutore.

lunedì 9 novembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): IL COMUNE DI FANO SI IMPEGNI PER RIAFFERMARE L’ACQUA COME BENE COMUNE PRIVO DI RILEVANZA ECONOMICA.

La gestione dei servizi pubblici locali, compreso il servizio idrico, è affare delle società private, questa è l’impostazione della legge 135/09.

L’art. 15 della nuova normativa, che modifica l’art. 23Bis della legge 133/2008, appare tassativo. Gli affidamenti diretti alle società a totale capitale pubblico (in house) potranno realizzarsi soltanto in via eccezionale e dietro parere preventivo dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Secondo il Governo Berlusconi il testo in discussione in Parlamento rappresenta un mero adeguamento della legge italiana alla disciplina comunitaria.

Ma questa interpretazione è fortemente contestata a livello locale. Ad esempio i giorni scorsi la Regione Puglia proprio richiamandosi alla legislazione europea ha stabilito con una decisione senza precedenti l’avvio del processo di ripubblicizzazione dell’Acquedotto pugliese. Insomma a Bari il Presidente Vendola e la Giunta regionale sono convinti che non sia l’Europa ad imporre all’Italia la privatizzazione del servizio idrico. Anzi, due diverse risoluzioni del Parlamento europeo affermano a chiare lettere il principio che l’acqua è un “bene comune dell’umanità” mentre gli organismi dell’UE hanno a più riprese evidenziato che “alcune categorie di servizi non sono sottoposte al principio comunitario della concorrenza”.

Pertanto, la gestione delle risorse idriche non deve necessariamente sottostare alle regole del mercato interno e le autorità pubbliche competenti (Stato, Regioni, Comuni) hanno la libertà di scegliere “se fornire in prima persona un servizio di interesse generale o se affidare tale compito a un altro ente (pubblico o privato)”.

Per questo motivo proponiamo al Consiglio comunale – attraverso un ordine del giorno presentato questa mattina – di riaffermare anche a Fano il principio dell'acqua come bene comune e diritto umano universale e la definizione del servizio idrico come servizio pubblico privo di rilevanza economica.

ORDINE DEL GIORNO PER LA DEFINIZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI COMUNALI PRIVI DI RILEVANZA ECONOMICA (ACQUA PUBBLICA)

Il Consiglio comunale di Fano

Premesso che:

- l’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;

- l’acqua costituisce, pertanto, un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti;

- il diritto all’acqua è un diritto inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti, l’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico;

- l’accesso all’acqua, già alla luce dell’attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l’ambiente, rappresenta:

- una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale;

- una vera emergenza democratica e un terreno obbligato per autentici percorsi di pace sia a livello territoriale sia a livello nazionale e internazionale.

Conferma

- il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;

Riconosce

- il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;

- che la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, e quindi la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del Dlgs. 267/2000;

Fano, 9 novembre 2009


Samuele Mascarin / Consigliere comunale Sinistra Unita

venerdì 6 novembre 2009

TURIANI (SINISTRA UNITA): L'AMMINISTRAZIONE HA OSTACOLATO IL MERCATINO DI CAMPAGNA AMICA

“L’Amministrazione ha ostacolato il Mercatino di Campagna Amica”, Vincenzina Turiani, di Sinistra Unita, critica la giunta Aguzzi per aver ostacolato l’iniziativa della Coldiretti.

“Apprendiamo favorevolmente che il ritorno del Mercato di Campagna Amica promosso dalla Coldiretti ha riscosso un grande successo – ha detto Turiani - Mercoledì scorso in piazza Avveduti le bancarelle dei produttori di tanti generi alimentari nostrani hanno praticamente finito tutto quanto avevano. Quello che, però, vorremmo sottolineare è che questa Amministrazione ha in parte ostacolato questa manifestazione esprimendo, prima, la volontà di spostarla al Codma e solo dopo malumori di concedere piazza Avveduti”.

Vincenzina Turiani critica anche la decisione del sindaco Aguzzi di spostare il mercato da piazza XX Settembre a piazza Avveduti: “E' vero che la piazza principale di Fano è anche il salotto della città ma è anche vero che nella stessa piazza si svolge da sempre il mercato. Tra l'altro in piazza XX Settembre erano presenti circa 25 bancarelle di Campagna Amica mentre in piazza Avveduti c'è posto solo per 5 bancarelle in più a ridosso di strade trafficate. Questo ci conferma la non giusta sensibilità dimostrata da questa Amministrazione. SU si augura, invece, che in futuro sia prestata maggiore attenzione a simili iniziative ed invita la Giunta a ridare la giusta importanza al Mercato di Campagna Amica concedendo di nuovo piazza XX Settembre oppure concedendo più spazi in piazza Avveduti (per almeno 15 espositori) salvaguardando il mercatino biologico dall'inquinamento”.

mercoledì 4 novembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): CROCEFISSO NELLE AULE, UNA RIFLESSIONE LAICA

Molti degli interventi - anche a livello locale - seguiti alla decisone della Corte di Strasburgo sul divieto d’esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche, hanno di fatto sostenuto che un Paese e un’Europa, che non riconoscessero la propria anima cristiana, che escludessero il cristianesimo e ne misconoscessero il valore non soltanto storico ma fondativo, finirebbero in una apostasia da se stessa, prima ancora che da Dio. In questo senso, trovo il riaffacciarsi del tema delle “radici cristiane” ideologico e apologetico. Ma non è una discussione da prendere sotto gamba o solo da cultori della materia religiosa o, viceversa, della laicità. Essa presenta risvolti che, se portati alle loro conseguenze, non sono secondari nella nostra vita pubblica, soprattutto in questa fase della storia italiana. Interrogarsi sulle proprie radici equivale ad immettersi in questioni all’apparenza semplici ma in verità difficilmente risolvibili. Ad esempio, affermare che la nostra tradizione, la nostra cultura, la nostra etica si fonda sul cristianesimo può significare che si assegna, a prescindere dalle genuine intenzioni dei proponenti, una coscienza etica di serie B a tutti coloro che non si riconoscono in nessuna chiesa o religione (che è, ad esempio, il mio personalissimo caso)

Sono sempre stato convinto che la fede che ha bisogno di affermazioni formali è una povera fede. Viceversa, una politica che usa, che fa un uso strumentale, della religione e dei suoi simboli è una povera politica. La religione cattolico-romana non è più da tempo religione di Stato. Ma allora, perché questo continuo riferimento alla "società cristiana", alle “radici cristiane” da rivendicare per difendersi da non si sa quali nemici? La verità, a mio parere, è che si cerca nell’affermazione verbale - reiterata ed insistita - la risposta alla crisi di identità di parte della società. Stefano Levi della Torre ha scritto che “un tempo i credenti pensavano vero ciò che credevano e da ciò traevano la loro identità. Oggi pensano vera l’identità e da ciò traggono il loro credere”. Insomma appare evidente che oggi più della condivisione di convinzioni di fede profonde sembra prevalere la volontà di affermare un’identità collettiva attraverso l’adesione a un credo religioso. E’ l’affermazione di un’appartenenza ad un mondo, ad una cultura e non ad una esperienza di fede.

In questo senso il rischio che oggi stiamo però vivendo è quello di una “confessionalizzazione” delle istituzioni pubbliche, con la strumentale complicità - soprattutto in ambito politico - di tanti “atei devoti”. Credo che in questo contesto il compito della politica sia invece quello di prospettare un futuro che trovi il fondamento nel presente. Un Paese che ha acquisito il valore delle libertà, costruito anche sulle ceneri di sanguinose dittature, non si chiude sul proprio passato, ma si proietta verso un futuro degno della sua storia (quella società multietnica che, per altro, tanto ricorda quella Roma che vide la nascita delle prime ecclesie). È su questa pluralità di radici che dobbiamo edificare la nuova Europa e una nuova Italia e dischiudere i nuovi orizzonti della nostra cultura. Non mi si fraintenda quando dico questo: non penso certo di fare intercultura per sottrazione, "togliendo", azzerando, ricercando una impossibile neutralità. Però, prendere consapevolezza di sé, della propria ricchezza culturale, significa, nel contempo, avere coscienza della "relatività" e "non esaustività" della stessa. E questo non è relativismo etico. I cristiani dovrebbero e potrebbero contribuire alla quotidiana vita sociale accettando di essere una delle voci che dialoga sulla pubblica piazza e dando, su questo piano, la loro appassionata testimonianza. La piena libertà religiosa è il fondamento di ogni stato che voglia dirsi seriamente laico. Essa richiede che nessuna opzione di fede e nessuna manifestazione di culto sia né favorita né discriminata; che il diritto a non professare alcuna religione sia altrettanto garantito, e che lo siano anche tutte le identità sessuali e ogni manifestazione del pensiero; che lo Stato – che ovviamente deve essere democratico e costituzionale - sia insomma garante di libertà e di diritti e non portatore di un’etica.


lunedì 2 novembre 2009

BRAMATI (SINISTRA UNITA): SU VIA ROMA ELIMINIAMO STOP E SVOLTA A SINISTRA PER VIA DELL'ABBAZIA

“Siamo più volte intervenuti sullo stop di via Roma –dice Giorgio Bramati di Sinistra Unita- ed abbiamo più volte chiesto di eliminare sia stop che svolta a sinistra. Dopo gli ultimi provvedimenti torniamo a chiedere nuovamente di modificare la viabilità presente in via Roma, ripristinando le ciclabili ed impedendo a chi viene dal mare di svoltare a sinistra. Questa sarebbe una soluzione positiva per pedoni e ciclisti ed eviterebbe anche le code per gli automobilisti. Apprendiamo invece dalla stampa che l'amministrazione comunale starebbe per decidere di invertire nuovamente lo stop in via Roma, tornando alla scandalosa decisione di permettere a chi viene dalla direzione mare di girare a sinistra senza dare la precedenza. Molti cittadini sono estremamente preoccupati, per non dire furibondi, memori non solo delle lunghe code che si creerebbero, ma anche della pericolosità di un assurdo stop collocato su una strada statale per chi non deve cambiare direzione”.“Tutti si ricordano infatti l'elevatissimo numero di incidenti che c'erano con una soluzione di quel tipo (adesso sono indubbiamente diminuiti anche se non scomparsi, anche oggi uno, a conferma che la pericolosità è proprio dovuta dalla svolta a sinistra) e tutti si ricordano del fatto che chi svoltava a sinistra arrivava a velocità pazzesche (fino a 80 Km/h) e s'immetteva contromano da 90-100 metri prima. Le scene che si potevano osservare ogni giorno erano al limite della fantascienza, roba da terzo mondo. A questo punto non possiamo far altro che ribadire tutta la nostra avversione ad una viabilità di questo tipo senza escludere iniziative più decise insieme ai tanti cittadini contrari fino ad arrivare di fronte all’Autorità Giudiziaria visti i comprovati pericoli sia per pedoni e ciclisti che per gli automobilisti. Sinistra Unita segnala a tutta la cittadinanza l’immobilismo di questa amministrazione anche sul problema della viabilità, sottolineando sia lo scarso senso di responsabilità della Giunta che l’evidente incompetenza”.

domenica 1 novembre 2009

AUSPICI (SINISTRA UNITA): SUL PIANO CASA A FANO TUTTO TACE

La Regione Marche ha approvato la legge sul cosiddetto “Piano casa” e a Fano non si è udito rumore. Sono già 15 giorni che è stata pubblicata sul BUR e tutto tace, a differenza di altri comuni dove si è già aperto un confronto e si sono presi provvedimenti. Si tratta della possibilità di ampliare edifici esistenti residenziali e non di un buon 20% con la possibilità di demolire e ricostruire da nuovo con la possibilità di incrementare l’edificabile di un 35% fino ad un 50% per l’edilizia pubblica. Infatti gli edifici interessati dal provvedimento sono tutti, sia pubblici che privati. Ci sono dei vincoli ma i benefici maggiori potrebbero arrivare proprio alla cosa pubblica. Un’opportunità offerta da una legge regionale che prevede, ad esempio, con accordi fra Comune ed Erap di ricostruire con un più 50%. Già, una grande opportunità di valorizzare il patrimonio pubblico senza passare per una STU già superata quanto dimenticata. Ma a parte la STU di una volta, ora non si dice niente di questa legge. Cosa ancora più strana e preoccupante è che la stessa legge dà ai Comuni 45 gironi per limitare e regolamentare questi incrementi urbanistici in deroga anche al PRG già generoso.

Sinistra Unita ha presentato a proposito una interrogazione in Consiglio Comunale per sapere come questa Amministrazione vuole comportarsi, chiedendo se vorrà regolamentare il tutto o come al solito abdicare ai proprio doveri. La cosa ci preoccupa in quanto le ricadute sul territorio potrebbero essere veramente importanti sia in positivo che in negativo. Non si tratta solo di stimolare lavoro ma anche di adeguare alle nuove norme antisismiche ed energetiche tutto un parco immobiliare. Su questo vorremmo attenzione.

I tempi per farlo sono brevi, solo 45 giorni appunto di cui ne sono già passati 15 senza alcun segnale. La nostra interrogazione vuole essere di stimolo e non mancheremo di trasformarla in mozione per cercare di vincolare questa amministrazione molto distratta a governare.

Restiamo convinti che il PRG Fanese da poco varato realizzi fin troppo cemento e governi ben poco dello sviluppo futuro della città. Detto questo sul PRG, ancora più grave sarebbe non indirizzare il “Piano Casa” che viste le attuali condizioni economiche offre comunque buone possibilità. Quello che manca è “solo” un po’ di senso di responsabilità della nostra amministrazione. Ma questa non è una novità.

Teodosio Auspici/Sinistra Unita