mercoledì 28 settembre 2011

MASCARIN (SU), STEFANELLI (PD): NO ALLA VARIANTE MULINO ALBANI

Stupiscono non solo le recenti dichiarazioni dell’Assessore Falcioni in merito alla variante urbanistica del “Mulino Albani”, ma anche la scelta di far visionare e analizzare ai consiglieri comunali la documentazione, in sede di commissione, solo 24 ore prima della sua presentazione e votazione in Consiglio comunale, cioè questa sera.
Al netto di questo frettoloso e assai contorto passaggio, non si capisce con quale criterio ad appena due anni dall’approvazione del PRG si approvino varianti urbanistiche consistenti come quella in oggetto e, ad esempio, come quella relativa alle Terme di Carignano.
L’Assessore Falcioni sostiene che l’abbattimento della struttura del Mulino Albani consentirà di cancellare l’ultima delle “brutture” rimaste in piedi a Fano: peccato non abbia avuto la stessa tensione da esteta quando si trattò di decidere del futuro dell’area dell’ex-colonia INAM.
Per carità, le architetture avulse dal contesto possono avere tutte un loro valore e una loro bellezza, ma nei casi in questione - Mulino Albani e ex-colonia INAM - probabilmente andava fatta una riflessione in più sul possibile recupero delle strutture storicizzate in quei luoghi. Del resto, se non ricordiamo male, il PRG Cervellati consentiva per l’appunto solo il recupero.
Da domani invece ci ritroveremo con altri 2500 mq di commercio, a ridosso del centro cittadino, della Stazione FS, della stazione bus e di una delle principali arterie stradali cittadine, senza nemmeno uno studio circa la ricaduta sul traffico e sul sistema-viabilità.
Insomma questa Amministrazione comunale continua imperterrita a sostenere un’idea di sviluppo economico incentrato su capannoni industriali, commercio e case, come se negli ultimi anni non fosse accaduto nulla…Una volta ancora, povera Fano!