venerdì 31 luglio 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): IPOCRITA L’ORDINANZA DEL SINDACO CONTRO I BARBONI

Siamo naturalmente tutti d’accordo che si debba garantire sicurezza, pulizia e decoro degli spazi pubblici come giardini o piazze, tanto nella stagione turistica quanto nel resto dell’anno.

Tuttavia l’ordinanza del Sindaco Aguzzi – che nel sito del Comune di Fano appariva ieri con la significativa denominazione “ordinanza barboni” – va molto oltre questa legittima e doverosa preoccupazione, riproducendo disposizioni che nulla hanno da invidiare a quelle di Gentilini e dei sindaci leghisti.

Quello dei senzatetto è un problema sociale e come tale andrebbe affrontato, non a colpi di ordinanze. In questo senso ciò che piu’ colpisce è l’ipocrisia di fondo che pervade questa disposizione: si affronta una questione sociale come se si trattasse invece di una questione di ordine pubblico – delegando alla vigilanza e all’azione delle forze dell’ordine la sua risoluzione – e così, visto che siamo in stagione turistica, si spazza la polvere sotto il tappeto...

Peccato che non si tratti di polvere ma di donne e uomini che, fino a prova contraria, sono titolari non solo di doveri ma anche di diritti, primo fra tutti quello all’assistenza.

venerdì 17 luglio 2009

RIPARTIAMO DA SINISTRA UNITA *

Sul finire dell’ultima legislatura ci siamo ritrovati in modo del tutto imprevisto sui banchi del Consiglio Comunale all’interno del Gruppo Misto. Nell’attuale legislatura invece, partecipiamo alla civica assise con la legittimazione politica, oltre che elettorale, del voto di circa 1200 cittadine e cittadini che hanno voluto dare la propria fiducia a un progetto originale, quale è quello di Sinistra Unita. 1200 fanesi che, in tempi difficili per la politica in generale e per le forze progressiste in particolare, hanno voluto scommettere - e investire la propria fiducia – sul progetto politico che, in questi ultimi anni, ha visto buona parte della sinistra fanese – Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi e Sinistra Democratica per il Socialismo Europeo – avviare e portare a sintesi un proficuo confronto con molteplici soggetti sociali, associativi, di movimento. Grazie a questo disinteressato e generoso impegno collettivo oggi, dopo cinque anni di assenza, la voce della sinistra torna a pieno titolo ad esprimersi e a chiedere ascolto in questo Consiglio comunale.Certo, ci eravamo impegnati anche per un altro importante obiettivo: quello di riportare le forze laiche e progressiste alla guida della nostra città. Un obiettivo questo, purtroppo, mancato. Tuttavia non siamo né tra coloro che pensano che la sinistra debba stare ad ogni costo al governo né tra quanti pensano che essa debba stare ad ogni costo all’opposizione. Al contrario siamo tra coloro che ritengono , molto piu’ semplicemente, che la sinistra debba stare dove decidono gli elettori. E gli elettori fanesi hanno dato poche settimane fa una inequivocabile preferenza alla coalizione di centrodestra. Ma al tempo stesso una parte significativa e non trascurabile di altri elettori fanesi ha invece dato il suo sostegno alla lista unitaria della sinistra, che da oggi ha la responsabilità di rappresentare in questa assemblea quelle cittadine e quei cittadini che hanno risposto al suo appello.Una sinistra che non ha nessuna intenzione di rimanere imprigionata in recinti ideologici dove la politica è solo testimonianza minoritaria, ma che è invece determinata a rimettere il “noi” al posto dell’”io” e che è disposta a distinguersi per i comportamenti tanto quanto per i programmi. Insomma una sinistra che ha l’ambizione di proporre un’opposizione nè cieca nè pregiudiziale, ma – questo sì – seria, rigorosa, limpida e soprattutto senza sconti. Con la consapevolezza che gli elettori hanno dato ad ognuno di noi mandati chiari e differenti e che scorciatoie e accomodamenti posticci – almeno per quanto riguarda Sinistra Unita – non potranno esserci, né oggi né nei prossimi cinque anni.Una diversa gestione del territorio e della mobilità, acqua pubblica, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente come volano di una diversa economia. Sostegno al mondo del lavoro, protezione sociale per i lavoratori colpiti dalla crisi. Un’amministrazione decentrata e trasparente, dove la partecipazione popolare sia un valore e non un impiccio. Una città aperta, solidale, laica, inclusiva in cui nessuno sia lasciato solo. Insomma, un impegno individuale e collettivo, il nostro, per una città diversa in quanto migliore e migliorabile che continuerà con passione e determinazione a contraddistinguerci.Una voce, individuale e collettiva, la nostra, che continuerà ad alzarsi con consapevolezza e orgoglio nell’assise comunale per i prossimi cinque anni.

* di Samuele Mascarin / Capogruppo Sinistra Unita (articolo per "Fano Stampa", agosto 2009)

giovedì 16 luglio 2009

INTERROGAZIONE RELATIVA AL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI DEL COMUNE DI FANO

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.


Premesso che

- la macchina amministrativa del Comune di Fano necessita di un intervento di riorganizzazione e razionalizzazione, speculare a quello intrapreso da tempo da molti altri Comuni italiani, al fine di garantire l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa nelle sue diverse declinazioni;


Constatato che

- da settimane stampa e radio locali riportano ufficiosamente la notizia dell’elaborazione da parte dell’Amministrazione del Comune di Fano di un dettagliato piano di riorganizzazione complessiva della macchina comunale;

- solo il 14 luglio 2009 è stata consegnata ai consiglieri comunali, senza spiegazioni né illustrazioni di sorta, il testo di una delibera con cui si propongono alcune modifiche allo Statuto comunale essenziali al fine di rendere applicabili le principali proposte di riorganizzazione amministrativa, senza tuttavia allegare alla stessa nessun tipo di prospetto relativo al piano di riorganizzazione stesso;

- che ad oggi nessun tipo di documentazione relativo a tale piano di riorganizzazione è stato visionato e discusso dal Consiglio Comunale

- dalle indiscrezioni giornalistiche (finora non smentite ufficialmente) risulterebbe, nel contesto della generale riorganizzazione della macchina comunale, un sostanziale ridimensionamento dell’Ufficio Tecnico tale da lasciar facilmente presupporre un’inevitabile esternalizzazione di buona parte dell’attività di progettazione fino ad oggi realizzata dall’Ufficio stesso;

- tale scelta sarebbe in linea con le indicazioni del Governo Berlusconi che già nel 2008 ha tagliato i finanziamenti agli uffici tecnici degli enti locali finalizzati alla valorizzazione della progettualità interna;


Chiede di sapere

- quale sarebbe il motivo del forte ridimensionamento operativo prospettato per l’Ufficio Tecnico;

- se è stata fatta una valutazione, a fronte di tale ipotesi di ridimensionamento, di quanto dell’attività di progettazione dell’Ufficio Tecnico dovrebbe essere esternalizzato al fine di poter essere realizzato;

- se è stata fatta una stima di quali siano mediamente i costi di un progetto interno e quali invece quelli di un progetto esterno nell’ambito dei Lavori Pubblici;

- se ci sono state occasioni di confronto sul progetto di riorganizzazione dell’intera macchina comunale con le organizzazioni sindacali e, nel caso, quali siano stati gli esiti di tali incontri;

- se non si ritenga opportuno consentire al Consiglio comunale un reale coinvolgimento – non solo a titolo informativo - rispetto a tale progetto attraverso una presentazione ufficiale dello stesso e una successiva fase di confronto e discussione che possa, nella sua articolazione, coinvolgere oltre al Consiglio comunale anche le competenti commissioni consiliari


Fano, 16 Luglio 2009

Samuele Mascarin / Consigliere comunale di Sinistra Unita

MASCARIN (SINISTRA UNITA): DIMENTICARE I 2000 ANNI DELL’ARCO D’AUGUSTO E’ UNO SCHIAFFO IN FACCIA A TUTTI I FANESI. *

Nell’indifferenza di chi governa la città, l’Arco d’Augusto – la cui costruzione è unanimemente datata non oltre il 9 d.C. – si appresta a compiere 2000 anni. Apprezziamo che il neoassessore alla Cultura Franco Mancinelli si sia pubblicamente impegnato a potenziare le manifestazioni del teatro dialettale, ma forse impegnarsi pubblicamente a promuovere anche qualche iniziativa commemorativa dei 2000 anni dell’Arco d’Augusto non sarebbe stato superfluo, anche perché ci pare quanto meno curioso che nella “Fano dei Cesari” – in cui, come sappiamo, abbondano i gladiatori...- non si celebri in modo esemplare proprio il simbolo delle indissolubile intreccio storico tra la nostra città e l’Impero romano. In proposito dobbiamo aggiungere che proprio la “Fano dei Cesari”, le cui principali iniziative quest’anno sono state spostate nella zona Lido, si è trasformata anno dopo anno in una grande festa dall’evidente e interessante valore commerciale e turistico, ma sempre piu’ lontana da richiami culturalmente validi alla storia romana della città e del territorio. Benissimo le rievocazioni storiche in costume e le drammatizzazioni in vesti romane, ma valorizzare in quel contesto il nostro patrimonio artistico e archeologico storicamente piu’ antico, imparando umilmente dal confronto e dallo scambio di esperienze di realtà ,olto piu’ avanzate, non sarebbe una cattiva idea. Ad alcune di queste realtà il vendere come celebrazione dell’Arco d’Augusto il fatto che esso sarà utilizzato come scenografia di fondo per qualche festa e un paio di conferenze stampa darebbe i brividi... Senza andare comunque troppo lontano ricordiamo in quali termini e in quali modi la vicina Urbino abbia investito risorse per promuovere una serie di iniziative di altissimo livello attorno alla sua gloria locale, Raffaello. Vogliamo dare il giusto valore e risalto al simbolo principe di Fano o dobbiamo maliziosamente pensare che esso valga solo come fondale utile a promuovere se stessi e le proprie campagne elettorali?

* di Samuele Mascarin / Capogruppo Sinistra Unita

venerdì 10 luglio 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): LA GIUNTA STORNA 16MILA EURO DALL’ORIENTAMENTO OCCUPAZIONALE PER COPRIRE LE SPESE DI ORGANIZZAZIONE DI DUE FESTE.

Lo storno da parte della Giunta di centrodestra di 16mila euro dal settore delle politiche sociali per coprire parte dei 60mila euro necessari per organizzare la Notte Bianca e la Fano dei Cesari è una scelta a nostro avviso del tutto discutibile, tanto piu’ se si considera che quei fondi sono stornati dal capitolo di spesa destinato alle “iniziative per l’orientamento occupazionale-prestazioni di servizio”. Infatti, al di là dell’entità dei fondi dirottati per coprire le spese delle due feste in questione (il cui budget di realizzazione, a questo punto, intuiamo essere andato oltre le spese inizialmente preventivate e accantonate), l’idea che mentre la nostra città vive una drammatica crisi occupazionale e che tante famiglie sono costrette a sacrifici e rinunce si tolgano risorse dalle politiche sociali e giovanili per destinarle a iniziative importanti per il turismo ma di certo non essenziali come invece possono esserlo altre attività di carattere sociale, è una scelta oltre che improvvida anche di dubbio gusto. Non solo: sarebbe curioso sapere ora a che cosa concretamente serviranno quei soldi sottratti al capitolo di spesa per l’orientamento occupazionale: a pagare un allestimento musicale? A pagare la stampa di materiale pubblicitario? O a pagare la presenza a Fano di qualche velina televisiva? Ben venga che il neoassessore al Bilancio Severi dichiari che in futuro le scelte di spesa di questa Amministrazione verranno fatte con piu’ rigore e che il suo collega alle Politiche per la Famiglia e alle Politiche giovanili Maiorano affermi che si batterà affinchè quella somma rientri nei capitoli di spesa a disposizione del suo assessorato... tuttavia non possiamo fare a meno di pensare che forse queste buone intenzioni era meglio metterle in pratica subito ed evitare così questo brutto e imbarazzante scivolone.


mercoledì 8 luglio 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): FORTI DUBBI SUL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI FANO

Apprendiamo dalla stampa che l’Amministrazione comunale si sta apprestando in questi giorni a rivoluzionare l’intero apparato comunale, riorganizzandolo in quattro super-aree. Che la macchina amministrativa venga rivista e riorganizzata è indubbiamente una buona cosa, ma sui tempi, i modi e le finalità noi nutriamo forti dubbi. Innanzitutto ancora oggi la figura dei Dirigenti d’Area – che la stampa indica essere le figure apicali nelle nuove super-aree - non è prevista dallo Statuto del Comune di Fano e magari sarebbe opportuno che il Consiglio comunale prima di votare in tal proposito fosse adeguatamente informato e avesse anche la possibilità di esprimersi sul piano di riorganizzazione nel suo complesso, sul quale per altro ad oggi non pare essere pubblicamente emerso né un commento né una valutazione da parte delle organizzazioni sindacali. Non solo: a quanto pare – sempre dalla stampa – questa riorganizzazione depotenzierà ulteriormente l’Ufficio Tecnico e le professionalità che esprime: cambio del dirigente, tagliate due APO e al loro posto una sola nuova posizione operativa. Strano, vista l’attenzione che il Sindaco Aguzzi, soprattutto in campagna elettorale, ha dato proprio alle opere pubbliche.Certo, è una scelta in linea con le indicazioni del Governo Berlusconi che già nel 2008 ha tagliato i finanziamenti agli uffici tecnici degli enti locali finalizzati alla valorizzazione della progettualità interna. Una scelta chiara: disincentivare l’elaborazione dei progetti all’interno degli uffici tecnici e favorire, inevitabilmente, l’esternalizzazione verso i privati di quegli stessi progetti. Non possiamo allora non porre alcune domande: è questo il senso del sostanziale azzeramento dell’Ufficio tecnico del Comune di Fano, esternalizzare le sue attività di progettazione dei lavori pubblici? Chi ne gioverebbe nel caso oltre agli studi privati?Sicuramente non i contribuenti, poiché la progettazione esterna è notoriamente molto piu’ costosa di quella interna. Insomma ci pare sia veramente ora di fare un po’ di chiarezza su questo piano di riorganizzazione, sia rispetto alle ricadute sui lavoratori sia rispetto a quelle sulla città.