venerdì 6 aprile 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): TAGLIO DEGLI ASSESSORI 2, LA VENDETTA?

Apprendiamo con piacere dalla stampa che il Sindaco Aguzzi avrebbe fatto sue le principali proposte di Sinistra Unita in merito al Bilancio del Comune di Fano: taglio dei costi della politica, riduzione delle tasse e risparmio sulle manifestazioni. In particolare la proposta di ridurre il numero degli assessori ci pare un segnale di sobrietà utile e necessario in questo momento di crisi sociale e di sofferenza delle famiglie. Ci auguriamo però che non sia l’ennesimo diversivo tattico al quale ciclicamente il Sindaco Aguzzi ricorre nei momenti di difficoltà e di caduta del consenso. Negli ultimi anni infatti il Sindaco ha usato piu’ di una volta l’argomento della riduzione degli assessori come un lacrimogeno per sedare le risse all’interno del centrodestra e poi, riportato l’ordine, tutto come prima. Speriamo che per una volta alle parole seguano i fatti. Per il momento resta un bilancio che prevede il mantenimento di tutti gli assessori, l’aumento delle risorse all’Ente Manifestazioni, la tassa di soggiorno, 17 milioni di euro di IMU e un paio di campi da tennis.

martedì 3 aprile 2012

MERCOLEDI' 4 APRILE CONFERENZA STAMPA SU BILANCIO 2012. LE PROPOSTE DI SINISTRA UNITA

MERCOLEDI’ 4 APRILE 2012 alle ORE 9.30 presso la Casa della Sinistra (Via Nolfi 56) Sinistra unita terrà una CONFERENZA STAMPA per la presentazione degli emendamenti al Bilancio ordinario 2012 e al Bilancio triennale in conto capitale 2012/2014 del Comune di Fano. La conferenza stampa sarà quindi l’occasione per presentare alcune proposte di bilancio che Sinistra Unita promuoverà la prossima settimana in sede di Consiglio comunale.

martedì 27 marzo 2012

INTERPELLANZA RELATIVA A RIDUZIONE SERVIZI PUBBLICI DI TRASPORTO

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso che
- a partire da Domenica 11 Marzo 2012, in virtù della riorganizzazione delle linee di trasporto pubblico predisposta da Adriabus, nei giorni festivi sono state fortemente ridotte le linee Fano/Calcinelli, Fano/Marotta e Fano/Pesaro mentre risultano ad oggi sospese la linea 2, la linea 3, la linea 4, la linea 8 e la linea di collegamento con il Cimitero Ulivo;

Considerato che
- nell’attuale contesto di crisi economica e occupazionale pare che all’aumentare delle tasse e delle imposte corrisponda una speculare diminuzione dei servizi pubblici;

Chiede di sapere
- se e quando la riorganizzazione delle linee di trasporto pubblico predisposta da Adriabus, oggettivamente penalizzante per l’utenza fanese, sia stata comunicata al Comune di Fano;
- se è intenzione del Comune di Fano sollecitare Adriabus affinché siano ripristinate le linee nella loro consueta articolazione, considerato anche l’avvicinarsi della stagione turistica e delle ulteriori esigenze di trasporto ad essa connesse.

Samuele Mascarin Consigliere comunale di Sinistra Unita

mercoledì 14 marzo 2012

ORDINE DEL GIORNO URGENTE PER LA DIFESA DELL’ART.18 DELLO STATUTO DEI DIRITTI DEI LAVORATORI

Il Consiglio comunale di Fano

Preso atto

- del dibattito in corso a livello nazionale sul tema della c.d. flessibilità in uscita e, più in particolare, sul tema delle modifiche che sarebbero da apportare all’articolo 18, legge n. 300 del 1970 (Statuto dei diritti dei Lavoratori) circoscrivendone gli effetti e/o limitandone il campo d’applicazione;
- che provvedimenti di questa natura sono oggi allo studio del Governo, nell’ambito di una riforma del mercato del lavoro predisposta con la finalità di ridurre il dualismo del mercato del lavoro e favorire l’occupazione delle fasce più deboli della popolazione, e in particolare dei giovani;
- della grande confusione e dei numerosi equivoci che sono stati ingenerati nell’opinione pubblica da una comunicazione giornalistica e politica, talvolta eccessivamente semplificatoria e spesso del tutto errata, in riferimento alla struttura e alla funzione dell’art. 18 St. lav.,;
- della prospettata connessione, da parte del Governo, tra revisione dell’art. 18 e coeva riforma degli ammortizzatori sociali indirizzata a una generalizzazione e universalizzazione di questi ultimi;

considerato

- che l’art. 18, diversamente da ciò che si dice o si lascia intendere, non impedisce affatto il licenziamento individuale, ma si limita a prevederne l’inefficacia (ossia l’inidoneità a rompere il contratto di lavoro) ove detto licenziamento sia privo di una giusta causa o di un giustificato motivo soggettivo (e cioè attinente alla condotta del lavoratore) o oggettivo (e cioè attinente alla gestione dell’impresa da parte del datore di lavoro);
- che la conseguenza prevista dall’art,. 18 per i casi di licenziamento illegittimo, è la reintegrazione del lavoratore illegittimamente licenziato nel proprio posto di lavoro;
- che tale “restituito in integrum” è il più antico ed efficace rimedio contro gli abusi;
- che la possibilità per il giudice di reintegrare un lavoratore illegittimamente licenziato non rappresenta affatto un unicum italiano, essendo prevista negli ordinamenti di altri 14 paesi dell’Unione Europea su un totale di 27, come peraltro conferma l’indice di rigidità del mercato del lavoro attribuito all’Italia nelle tabelle statistico comparative dell’OCSE, laddove il nostro Paese occupa la zona mediana della classifica, insieme a paesi come la Germania e la Francia;
- che tale forma di tutela non esplica effetti soltanto al momento dell’eventuale licenziamento ma anche e soprattutto nel corso dell’intero rapporto di lavoro, essendo precondizione del concreto esercizio, da parte dei lavoratori, di ogni altro fondamentale diritto (sindacale, retributivo, alla professionalità, alla salute e sicurezza sul lavoro ecc.), il cui formale riconoscimento sarebbe in concreto vanificato, ove il datore di lavoro avesse la possibilità di licenziare accampando motivazioni non suscettibili di controllo da parte del giudice;
- che il principio di giustificatezza di ogni licenziamento è oggi previsto non solo dalla normativa nazionale (legge n. 604/1966) ma anche da norme di diritto internazionale (Convenzione OIL n. 158/82) e dell’Unione europea (Art. 30 della Carta di Nizza);
- che le tutele nel rapporto di lavoro e le tutele nel mercato del lavoro sono certo intrecciate, ma assolvono funzioni diverse e coinvolgono soggetti e responsabilità diverse, essendo le une prioritariamente orientate a riequilibrare un rapporto a naturale vocazione asimmetrica, le altre funzionali ad assicurare lavoratrici e lavoratori contro i rischi connessi alla perdita del lavoro;
- che vi è senz’altro connessione tra la materia degli ammortizzatori sociali e il tema dei licenziamenti e, più in generale, della perdita del lavoro, purché si discuta di licenziamenti legittimi, ossia provvisti di una adeguata motivazione, i quali sono peraltro sempre più ricorrenti in ragione dell’aggravarsi della crisi economica, e non di licenziamenti abusivi i quali diventerebbero leciti grazie alla previsione di forme di sostegno al reddito universali, il che sarebbe invece un assurdo;
- il quadro attuale del mercato del lavoro italiano, caratterizzato da altri tassi di disoccupazione giovanile e femminile, precarietà diffusa, pressoché totale assenza di diritti e di ammortizzatori sociali per milioni di lavoratori non tutelati dagli strumenti a disposizione dei lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato;
- la situazione di enorme difficoltà vissuta dalle imprese e dagli artigiani, che sono molto più interessati a ottenere accesso al credito e minore burocrazia piuttosto che la libertà indiscriminata di licenziare;

ritiene

- che in tale contesto l’eliminazione dell’art. 18 per tutti o per alcune categorie di lavoratori, in particolare i neoassunti, diminuirebbe il potere contrattuale dei lavoratori a causa della cancellazione delle tutele previste per i licenziamenti illegittimi e creerebbe una inaccettabile discriminazione tra lavoratori;
- che l’articolo 18 non costituisca affatto un freno agli investimenti o alla crescita dimensionale delle imprese;
- che il Governo debba concentrarsi sull’estensione delle tutele a quelle categorie di lavoratori che ne sono oggi prive anziché dare il via libera alla libertà di licenziamento;

chiede al Governo

- di non procedere alla modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, se non, eventualmente, nei termini di una limitazione delle poste risarcitorie cui sono oggi esposte le imprese, intervenendo esclusivamente sulla durata dei processi in materia di licenziamento, e valutando, al contempo, la concreta possibilità di una estensione dell’art. 18 St. lav. alle imprese sotto i 16 addetti, questa sì idonea a ridurre un dualismo non più ragionevole ;

- di attuare provvedimenti che comportino l’estensione dei diritti a quelle forme di impiego che attualmente ne sono sprovviste e l’assegnazione di nuove ingenti risorse per gli ammortizzatori sociali, indispensabili ad una loro generalizzazione e universalizzazione;

impegna

- la Presidenza del Consiglio Comunale ad inviare questo documento al Governo e al Presidente della Repubblica


Fano, 12 marzo 2012

Samuele Mascarin Consigliere comunale di Sinistra Unita

giovedì 1 marzo 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): SI ALLA CITTADINANZA ONORARIA AI BAMBINI DI ORIGINE STRANIERA

Sorprende quante critiche, distinguo e puntualizzazioni abbia suscitato la proposta rivolta dall’Assessore provinciale Seri al Comune di Fano di riconoscere la cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati nella nostra città.
Colpisce non tanto la ridicola alzata di scudi di chi di solito non si considera cittadino dell’Italia ma della Padania, quanto piuttosto la malcelata sufficienza di chi oggi governa la città: a chi infatti obietta che la cittadinanza va preceduta dall’integrazione va forse ricordato che l'eguaglianza dei diritti è la condizione essenziale per l'integrazione. E’ partendo da questa premessa che oggi la riforma del diritto di cittadinanza si presenta non solo come un atto di giustizia (gli immigrati sono ormai una componente importante della società italiana, una risorsa decisiva per interi settori produttivi e sostegno essenziale del nostro sistema previdenziale e di welfare), ma anche come una oggettiva necessità. Ben venga quindi ogni iniziativa - anche simbolica - che, come auspicato dallo stesso Presidente della Repubblica, vada in questa direzione.
E’ ora di rompere il muro dell’ipocrisia e anche di dire basta alla cattiva politica: chi ha il ruolo e la funzione di orientare il senso comune non deve assecondare pregiudizi e speculare sulle paure, ma interpretare e guidare i cambiamenti già in atto.

mercoledì 15 febbraio 2012

INTERROGAZIONE RELATIVA A DISAGI CAUSATI DALLA NEVE NEL QUARTIERE SAN LAZZARO E IN ALTRE ZONE DELLA CITTA’

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso che

- dall’inizio di Febbraio tanto il territorio del Comune di Fano quanto quello della Provincia di Pesaro/Urbino sono stati interessati da eccezionali precipitazioni di carattere nevoso, che hanno prodotto ingenti danni e messo a dura prova le nostre comunità locali;
- encomiabile è stato ed è l’impegno di vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine, personale sanitario, dipendenti comunali, provinciali e regionali, volontari affluiti da altre Province e Regioni, uomini e donne delle Istituzioni e dell’Associazionismo nel far fronte all’emergenza così come lo spirito civico con il quale tanti cittadini, giovani e meno giovani, si sono prodigati per concorrere attivamente a tale sforzo;
- molte sono state le situazioni di emergenza che giustamente hanno definito la priorità negli interventi di soccorso e di ripristino delle vie di comunicazione;

Considerato che

- le ultime precipitazioni di carattere nevoso registratesi a Fano risalgono a sabato 11 febbraio;
- ancora nella mattinata di mercoledì 15 febbraio, dopo oltre 72 ore dalle ultime precipitazioni, in diversi quartieri e frazioni di Fano la rete stradale rimane sostanzialmente impraticabile sia per l’accumulo della neve sia per la formazione di lastre di ghiaccio;
- in particolare nel quartiere di San Lazzaro ad oggi permane una situazione di enorme disagio per la popolazione residente causata dalla difficile transitabilità di alcune vie principali e dalla quasi impraticabilità di molte altre di carattere secondario (es. Via del Ponte, Via Vecellio, Via dei Lecci) per l’intervento estremamente ridotto o addirittura assente di mezzi idonei nel corso degli ultimi giorni; i plessi scolastici presenti nel quartiere (asili nido, scuola materna, scuola elementare, sede staccata I.T.C. “Battisti”) risultano il piu’ delle volte raggiungibili solo grazie all’impegno e all’iniziativa di cittadini che hanno aperto varchi e passaggi con propri mezzi (pale e sale grosso);
- in numerose altre realtà del territorio comunale – non solo in frazioni come ad es. Roncosambaccio, Carignano e Prelato ma anche in diverse ed estese zone del Centro Storico, compresa Piazza XX Settembre – permangono situazioni di forte criticità per la mancata o ridotta pulizia delle strade;
- una parte significativa del parco mezzi del Comune di Fano dopo 72 ore è ancora inutilizzabile perché ricoperto o bloccato dalla neve e dal ghiaccio e non può quindi essere impiegato sul territorio;
Chiede di sapere

- cosa prevedano da protocollo il Piano Neve e Piano di Protezione Civile in simili frangenti, se siano stati rispettati o se siano state diversamente applicate le prescrizioni in essi previste, quali siano state le modifiche eventualmente disposte e quali nel caso le motivazioni; quale funzione operativa in tale contesto abbiano interpretato i componenti di Giunta che in taluni quartieri hanno coordinato di persona gli interventi di pulizia delle strade;
- quali siano stati e siano i programmi di intervento sul territorio comunale e quali i criteri per la definizione delle priorità; quali siano state a partire dal sabato 11 febbraio gli interventi di pulizia delle strade e dove siano stati localizzati; quanti operatori e mezzi – pubblici e privati – siano stati attivati per il territorio comunale.
- come e dove sia strutturato il Centro Operativo del Comune di Fano e chi sia il responsabile del suo coordinamento.

Fano, 15 Febbraio 2012

Samuele Mascarin / Consigliere comunale di Sinistra Unita

giovedì 9 febbraio 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): GIORNATA DEL RICORDO, IL COMUNE DI FANO SA COSA METTE SUI PROPRI MANIFESTI?

Che oggi si ricordino le tragedie delle foibe e dell’esodo delle popolazioni giuliane e dalmate è oggettivamente un’importante conquista, perché troppo a lungo queste pagine della storia italiana ed europea sono state relegate ai margini della nostra memoria collettiva, vivendo in ambiti angusti che non sempre ne hanno proposto la memoria in modo obiettivo e imparziale.
In quest’ottica sfugge il perché l’Amministrazione comunale di Fano abbia scelto di onorare la “Giornata del Ricordo” con un manifesto di dubbio gusto che riproduce la fucilazione di alcuni civili sloveni da parte di soldati italiani. La foto è stata scattata il 31 luglio 1942 e rappresenta la fucilazione di cinque abitanti del villaggio di Dane (oggi nel Comune di Loska Dolina, alcune decine di chilometri a sudest di Lubiana) durante un’operazione di rappresaglia dei militari italiani. Le vittime hanno anche un nome: Franc Znidarsic, Janez Kranjc, Franc Skerbec, Feliks Znidarsic e Edvard Skerbec. La loro colpa? Essere sloveni.
Non voglio assolutamente credere che qualcuno abbia voluto manipolare quella terribile immagine pensando di spacciare uniformi italiane per altre e credo – sperando di non essere smentito- che sia stato solo un errore – un grossolano errore – ma resta il fatto che celebrare il ricordo di foibe ed esodo con una delle immagini simbolo dell’occupazione militare italiana della Slovenia (5mila civili fucilati e altri 7mila morti in campi di concentramento italiani) è assai discutibile, a maggior ragione se nelle prossime celebrazioni le tragedie dei confini orientali non saranno – come quasi sempre avviene - colte e ricostruite nella loro completezza.
Cogliere la complessità di quelle vicende nell’arco di oltre vent’anni infatti non solo non sminuirebbe minimamente l’orrore delle foibe e il dramma dell’esodo ma anzi conferirebbe a queste due drammatiche pagine della Storia italiana un valore civile se possibile ancora maggiore, sottraendole alla retorica patriottarda e consegnando invece alle nuove generazioni, italiane ed europee, una memoria carica di significato e di insegnamenti: le dittature, i nazionalismi, la guerra, il razzismo sono oggi come allora i mostri generati dal sonno della ragione. Forse vale la pena ricordarlo.

MASCARIN (SINISTRA UNITA): STUPISCONO LE DICHIARAZIONI DI STEFANELLI

Francamente stupiscono le dichiarazioni oggi riportate da “Il Resto del Carlino” con le quali il consigliere Stefanelli (PD) ipotizza a Fano “alleanze inedite con il PDL o il Terzo Polo” prendendo atto che con il resto dell’opposizione, compresa Sinistra Unita, in comune ci sarebbe solo l’essere “vicini di banco”. Considerato che negli ultimi due anni il Consigliere Stefanelli ha sottoscritto numerosi documenti da me scritti, penso a rigor di logica che i suoi principali interlocutori in Consiglio comunale non dovrebbero essere il PDL o l’UDC.
“Se il centrosinistra pensa esclusivamente di schierarsi secondo il dibattito interno al centrodestra fa un suicidio preventivo… per questo a nostro avviso sarebbe utile definire in maniera limpida un patto programmatico tra tutte le forze di opposizione”. Queste le parole di un documento firmato da entrambi nel 2010. Io non ho cambiato la mia analisi, Stefanelli forse sì. Non che il consigliere del PD abbia tutti i torti quando parla della sostanziale latitanza politica del suo partito, tuttavia credo che invece di aggiungere confusione alla confusione sarebbe utile – con umiltà e soprattutto cum grano salis – provare a costruire un’alleanza ampia incardinata su un progetto di governo alternativo a quello del centrodestra oggi alla guida della città, interpretando il bisogno e l’urgenza di cambiamento espressi trasversalmente da larga parte della comunità fanese. Per questo Sinistra Unita continuerà a impegnarsi per unire anziché dividere. Non sarebbe male che anche il principale partito d’opposizione si cimentasse nell’impresa...

martedì 31 gennaio 2012

INTERPELLANZA RELATIVA ALLA MATERIA TOPONOMASTICA

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso che

negli ultimi anni il Consiglio comunale ha approvato diverse proposte riferite alla toponomastica cittadina, relative all’intitolazione di vie o piazze cittadine; in particolare dal luglio 2009 al dicembre 2011 sono state ben cinque le proposte d’intitolazione approvate con voto dal Consiglio comunale;
-ad oggi, a parte un’unica eccezione, nessuna di queste intitolazioni è stata effettivamente realizzata;

Chiede di sapere

- a quali uffici e/o figure tecnico-amministrative competa la responsabilità della materia toponomastica nel Comune di Fano e quali siano gli uffici e/o gli organismi chiamati a realizzare in tale ambito i dispositivi deliberati dal Consiglio comunale;
- se sia prevista e se esista una commissione toponomastica del Comune di Fano e, nell’eventualità, chi ne siano i componenti, quali siano state negli ultimi tre anni le attività della suddetta commissione, a quando risalga l’ultima convocazione della stessa e se esista la relativa verbalizzazione;

Fano, 31 gennaio 2012

Samuele Mascarin
Consigliere comunale di Sinistra Unita

venerdì 27 gennaio 2012

RITA CARNAROLI (SINISTRA UNITA): ASILI NIDO COMUNALI IN DIFFICOLTA’, ANCHE A FANO MANCANO LE SUPPLENZE

E’ di qualche giorno fa un comunicato della CGIL che denuncia la mancanza di supplenti nei nostri asili nido comunali e quindi la prevedibile impossibilità in certi periodi di mantenere aperto il servizio. I nostri nidi rischiano lo stravolgimento degli orari o la chiusura in certe fasce orarie a causa della legge di stabilità (governo Berlusconi) per cui da Gennaio non si potrà più sostituire il personale in malattia.Cosa potrebbe succedere ?quello che sta già accadendo in altri comuni italiani ( vedi Modena,Roma ecc.): asili nido che chiudono per mancanza di personale, bimbi costretti a casa perché le insegnanti sono malate, genitori costretti a lasciare il posto di lavoro due o tre ore prima della chiusura ufficiale per impossibilità del personale di continuare l’attività educativa. Il timore di SU è che,in questa precaria situazione, l’Amministrazione possa prendere in considerazione la esternalizzazione del servizio o il finanziamento, sembra che in Regione ci siano proposte in questo senso, di strutture private gestite da mamme nelle proprie abitazioni(tagesmutter),strutture già esistenti in italia ma sulla cui valenza c’è un dibattito aperto riguardante il controllo della qualità e della professionalità. Sapevamo che le varie manovre finanziarie le avremmo pagate noi cittadini in termini di diminuzione di servizi,in questo caso saranno soprattutto le donne che devono conciliare tempi di lavoro e famiglia a pagare il prezzo più alto in un momento di crisi come questo in cui il lavoro è una priorità assoluta. Il sindacato ha fatto alcune proposte che speriamo vengano accolte dalla Amministrazione così come riteniamo che la stessa debba prendere al più presto delle decisioni condivise con le educatrici e le famiglie.

sabato 21 gennaio 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): “MANOVRA AGUZZI”, SE INVECE DI AUMENTARE LE TASSE DIMINUISSIMO GLI ASSESSORI?

La crisi e i sacrifici imposti agli Enti Locali prima dal Governo Berlusconi poi dal Governo Monti rendono facilmente prevedibile un bilancio di “lacrime e sangue” anche per il Comune di Fano, richiamando ogni forza politica ad affrontare la situazione con senso di responsabilità. Per questo stupisce che il Sindaco Aguzzi abbia invece preferito presentare le principali proposte di bilancio in sede di conferenza stampa e non in Consiglio comunale dove invece andrebbero analizzate, discusse, modificate e approvate. Speriamo che recuperi al piu’ presto questo passaggio coinvolgendo nel confronto sul bilancio 2012 chi, anche a norma di legge, dovrebbe votarlo e che ciò avvenga, a differenza del passato, evitando di blindare il documento contabile bocciando regolarmente ogni proposta o emendamento presentato dalle opposizioni. Nel frattempo non possiamo far altro che prendere atto attraverso i mezzi d’informazione – altra documentazione non è ad oggi a disposizione dei consiglieri comunali, almeno di quelli di opposizione – che si sta preparando una “Manovra Aguzzi” che costerà ai cittadini e alle famiglie fanesi quasi 5 milioni di euro di tasse, con il rischio a fronte di questo salasso di non veder né migliorare né aumentare i servizi ma forse addirittura vederli diminuire (la situazione dei servizi nido in questo senso è paradigmatica). Quando avremo la possibilità – in fondo lo consentiva anche il Re Sole – di leggere il bilancio diremo la nostra e faremo, come sempre, le nostre proposte, sperando almeno di non ritrovarci tra le spese pubbliche campi da tennis o piattaforme di tiro al piattello come avvenuto nel bilancio 2011. Soprattutto speriamo che dopo tanto tintinnar di sciabole venga ridotto di tre unità il numero degli assessori, il cui taglio consentirebbe all’Amministrazione comunale di recuperare 120mila euro e un po’ di credibilità.

giovedì 12 gennaio 2012

LETTERA APERTA ALL’ON. PAOLINI



Gent.mo On. Paolini
lo scorso settembre mi rivolsi pubblicamente a Lei per chiederle da cittadino prima che da avversario politico - in virtù di una comune e riconosciuta sensibilità rispetto al tema della lotta contro la criminalità organizzata - di votare la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro l’allora Ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Lei rispose, garbatamente, spiegando il perché in tale occasione avesse votato contro tale documento. Ne presi atto, non condividendo nel merito la scelta ma apprezzando la franchezza e il tono della risposta.
Oggi ho seguito le cronache del suo intervento alla Camera in difesa dell’On. Cosentino, accusato di aver favorito un’organizzazione criminale come la camorra. Immagino l’imbarazzo e la vergogna che in questo momento attraversano il corpo della Lega Nord, una forza che ha costruito la propria immagine sugli stilemi del populismo giustizialista e che una volta ancora si ritrova invece a difendere un esponente del basso impero berlusconiano. Tuttavia avverto il bisogno di farLe presente, per quello che vale, che anch’io insieme a tanti altri nostri concittadini provo profondo imbarazzo, poiché Lei in virtù del vigente sistema elettorale, si ritrova oggi ad essere non solo parlamentare del suo partito, la Lega Nord, ma anche unico parlamentare espressione della nostra città. Imbarazzo oggi per le sue parole in difesa dell’On. Cosentino, imbarazzo domani quando il suo partito tornerà anche a Fano a parlare di legalità e lotta alla criminalità.
Cordialmente

Samuele Mascarin / Consigliere comunale Sinistra Unita

sabato 7 gennaio 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): NEOFASCISMO, MONTALBINI NON VEDE O NON VUOL VEDERE?

Mi stupisce l’attacco un po’ scomposto che mi rivolge il Consigliere Montalbini (PDL), che al contrario conosco e apprezzo come persona pacata e poco incline alle fanfare. Tuttavia lo spirito dannunziano con il quale mi rimprovera cose mai dette né pensate mi conferma che la cosiddetta “destra sociale e identitaria” – come Montalbini ama definirla – qualche deficit in termini di cultura democratica ancora lo sconta nonostante Fiuggi e molti altri passaggi depurativi.
Evito di commentare i retropensieri che mi vengono arbitrariamente attribuiti in merito al ruolo e la funzione delle forze dell’ordine perché le illazioni - soprattutto quando rasentano il ridicolo - non meritano commento, ma non posso non ribadire il senso di quanto già detto in questi giorni: a Fano da anni c’è un problema - politico prima ancora che di ordine pubblico - rappresentato dall’attività, spesso violenta, dell’estrema destra e l’aggressione avvenuta a Capodanno da parte di un gruppo di naziskin ne è un’ulteriore e drammatica conferma.
Non siamo a Roma o Milano o Berlino o Londra, siamo a Fano e nelle nostra città le minacce e la violenza politica hanno da sempre un solo colore, quello del neofascismo. Non lo dico io, lo dicono anni di azioni e indagini delle forze dell’ordine. Quando accetteremo tutti questa semplice verità e insieme risponderemo alla sfida che viene posta al vivere democratico della nostra comunità, sarà un giorno importante e mi auguro sinceramente che non arrivi fuori tempo massimo.

mercoledì 4 gennaio 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): A FANO LA VIOLENZA E’ MONOPOLIO DEI NEOFASCISTI

Il grave episodio di violenza verificatosi nella nostra città la notte di Capodanno ha comprensibilmente colpito l’opinione pubblica e sollecitato diverse associazioni ad esprimere solidarietà alla vittima della brutale aggressione insieme ad una ferma condanna della stessa. Colpiscono a maggior ragione, vista anche la gravità dell’episodio, la sterile polemica che il Circolo Nuova Fano rivolge a chi – come ANPI, MRS, ArciGay - ha preso la parola sottolineando la matrice neofascista dell’aggressione e l’inopportunità di un cerchiobottismo davvero stucchevole.
Premesso infatti che la violenza, di qualunque matrice essa sia, non può e non deve trovare alcuna cittadinanza in una società democratica, è incontestabile che da almeno sei/sette anni nella nostra città si registrino diversi e ricorrenti episodi di violenza e teppismo politico di stampo neofascista. Attivisti, studenti, semplici cittadini .… è lungo l’elenco delle persone che hanno subito minacce o aggressioni da parte di elementi dell’estrema destra.
Per questo sarebbe utile che - anche se in ritardo - la politica tutta, invece di trincerarsi in generiche e peregrine condanne di “tutti gli estremismi”, affrontasse l’unico, violento e incontrollato estremismo che avvelena da anni il vivere civile e democratico di Fano – quello neofascista – che dovrebbe essere percepito come un problema da tutti e non solo dagli omosessuali o dagli attivisti di sinistra o dagli immigrati.