mercoledì 26 ottobre 2011

VENERDI' 28 OTTOBRE ORE 18.00 INAUGURAZIONE CASA DELLA SINISTRA

Venerdì 28 Ottobre 2011 alle ore 18.00 in Via Nolfi 56 verrà inaugurata la “Casa della Sinistra”, la nuova sede comune che ospiterà associazioni, movimenti e partiti della sinistra fanese: Circolo giovanile “Salvador Allende”, Comitato XXV Aprile, Rete Giovani ArciGay, Movimento RadicalSocialista, Sinistra Unita Gruppo consiliare, Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista, Sinistra Ecologia Libertà e Verdi.In questi ultimi anni la sinistra fanese ha avviato un proficuo confronto con tanti soggetti sociali, associativi,movimenti e comitati. La “Casa della Sinistra” è il punto di arrivo e ripartenza di questo comune percorso di confronto, che si pone l'obiettivo concreto e generoso di dare a Fano una sinistra più forte, capace di andare oltre i confini delle singole forze politiche per offrire uno spazio di partecipazione e impegno ai giovani, ai lavoratori, alle donne, ai pensionati, ai cittadini che sentono il bisogno e l'urgenza di un reale cambiamento nella nostra città e nel nostro Paese.L’inaugurazione prevede una breve conferenza stampa e immediatamente dopo un ricco buffet con musica.

domenica 16 ottobre 2011

CARNAROLI (SINISTRA UNITA): TERME, RICCI HA POCO CORAGGIO

Sinistra Unita dichiara di seguire con forte interesse e altrettanta preoccupazione l’iter sempre più travagliato del progetto Terme di Carignano dopo l’ultimo colpo di scena con cui la Provincia ritorna a parlare di costruire 23.000 metri quadri di superficie, bocciati dalla soprintendenza. “Con la mozione approvata dal Consiglio provinciale a giugno per la chiusura dell’Accordo di programma e la mediazione raggiunta tra le parti interessate e la Soprintendenza (albergo di 4.400 mq), sembrava – dichiara Rita Carnaroli componente della Segreteria del partito - che finalmente la scelta più giusta, quella del rispetto di un bene comune legata alle esigenze economiche aziendali private, fosse stata raggiunta. Adesso tutto viene rimesso in discussione con un documento firmato dai tecnici dell’amministrazione con l’aggravante di non avere tenuto in nessuna considerazione il parere negativo della Soprintendenza sui quei 23.000mq, parere vincolante. Ci si chiede se una decisione del genere possa essere presa dai tecnici e se, oggi , sono i dirigenti a dettare l’azione politica della Provincia perché come sarebbe possibile altrimenti spiegare la schizofrenia tra le scelte di giugno e quelle attuali? Ricci che abbiamo sostenuto con la convinzione di mettere al posto giusto l’uomo” nuovo” sembra non avere il coraggio di rompere con vecchi schemi o legami, sembra non riesca a coniugare la bella idea di una Provincia attenta alla cura del territorio come volano di un sano sviluppo economico con una realtà dove campeggiano sempre più prepotentemente gli interessi di pochi a discapito di quelli di tutti”. Spetta ora a Ricci, così come ai sindaci Ceriscioli e Aguzzi, concludere l’accordo di programma: le strade sono due: o stralciare la superficie oggetto di un parere negativo della Soprintendenza, ma in questo caso si confligge con le previsioni di piano regolatore di Fano che l’assessore all’Urbanistica Falcioni ha detto che non ha alcuna intenzione di revocare o includere la stessa, ma in questo caso si confligge con il parere “vincolante” della Soprintendenza.

giovedì 6 ottobre 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): TAGLIO DEI DIRIGENTI, BASTA CON LA PROPAGANDA

Negli ultimi due anni ho presentato diverse interrogazioni e interpellanze per chiedere chiarimenti relativi alla riorganizzazione della macchina amministrativa e alle risorse destinate ai dipendenti comunali e in particolare alle figure dirigenziali. L’ultima interrogazione riguardava proprio l’aumento della dirigenza del Comune di Fano a partire dal 1 dicembre 2010. Sono trascorsi pochi mesi e alla fine qualche giorno fa, dopo le polemiche che hanno attraversato la maggioranza di centrodestra, il Sindaco ha comunicato la riduzione di tali figure prefigurando un risparmio di circa mezzo milione di euro per le casse comunali. Ieri la stampa locale ha riportato però le criticità avanzate dalle rappresentanze sindacali, che invece valutano tale risparmio in soli 78mila euro. Se così fosse il tanto strombazzato risparmio risulterebbe quasi una presa in giro.
Insomma, possiamo almeno dire che i conti non tornano e che l’unica cosa certa è che durante questa Amministrazione comunale quei costi sono sempre, costantemente aumentati. Forse è arrivato il momento che chi governa la città metta da parte la propaganda e faccia chiarezza.