martedì 29 settembre 2009

INTERROGAZIONE SULL’EX-CASERMA PAOLINI

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso:

- che negli ultimi tre anni e precisamente da quando è iniziato l’utilizzo del cortile dell'ex caserma "Paolini" come parcheggio, i più autorevoli esponenti di questa giunta e della precedente hanno ripetutamente affermato che nel giro di poco tempo, attraverso la costituenda STU, la nostra città avrebbe acquisito la disponibilità dell’ex-caserma;

Constato:

- che l’acquisizione dell’ex-caserma "Paolini" è sostanzialmente scomparsa dall’ documento contenente le linee programmatiche 2009/2014 dell’attuale Giunta, mentre è invece rimasta la STU (Società di Trasformazione Urbana) con il solo scopo di rendere “dinamica” la gestione del patrimonio comunale;

- che Pesaro proprio in questi giorni annuncia la creazione insieme ai privati di una STU per realizzare alcune importanti opere pubbliche;

- che emergono chiaramente le differenze tra Pesaro e Fano rispetto ai compiti da affidare ad una società di trasformazione urbana;

- che la legislazione italiana in merito (vedi art. 17, comma 59 della legge 127/97, poi integralmente trasposto nell'art. 120 del D.lgs 267/00) ha riconosciuto per la prima volta, ai Comuni e alle città metropolitane la possibilità di costituire società per azioni con cui dar vita ad interventi di trasformazione urbana in attuazione degli strumenti urbanistici vigenti e che la legge 166/02 ha poi ampliato l'ambito di intervento estendendolo agli immobili oltre che alle aree; che tali società (aperte alla partecipazione dei privati tramite procedura ad evidenza pubblica) provvedono alla progettazione degli interventi, all’acquisizione delle aree, nonché alla trasformazione e commercializzazione delle stesse;

- che nel panorama amministrativo la STU è un’eccezione ed è prevista solo in casi complessi di trasformazione urbana (es.un quartiere con multipropietà private, opere di urbanizzazione da realizzare, andare in variante al PRG, progettare, realizzare e commercializzare il prodotto,...).

Chiede di sapere

- se la scomparsa dell’ex-caserma “Paolini” dalle linee programmatiche 2009/2014 a fronte della riconferma e del rilancio della STU non sia in contraddizione con le affermazioni e gli impegni assunti pubblicamente da importanti esponenti dell’attuale e della precedente Giunta;

- se l’acquisizione dell’ex-caserma “Paolini” sia ancora una priorità di questa Giunta e, se sì, con quali modalità, tempi e costi per la collettività si pensa di operare.

Fano, 29 Settembre 2009


Samuele Mascarin / Consigliere comunale Sinistra Unita



giovedì 24 settembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): SU CARIGNANO POSTI INTERROGATIVI A CUI NESSUNO VUOLE RISPONDERE

Alla luce delle ormai numerose critiche rivolteci dal Sindaco Aguzzi e dall’Assessore Falcioni in merito alla questione delle Terme di Carignano, crediamo sia utile e opportuno fare alcune brevi puntualizzazioni. Sinistra Unita ha presentato nel mese di agosto alcune osservazioni all’Accordo di programma stipulato tra Provincia, Comune di Pesaro, Comune di Fano e Società Terme di Carignano riguardanti la tutela dell’ambiente agricolo e del paesaggio di grande valore della zona di Carignano, la tutela del commercio di tutto il comprensorio fanese, la tutela degli interessi pubblici non garantita nelle cosiddette opere di urbanizzazione secondaria (campi sportivi, palestra,chiesa, ecc.) e infine l’esigenza di un rapporto ambientale (VAS) che misuri il reale impatto dell’intervento evitando il rischio di una cementificazione indiscriminata dell’intera area in questione.

Ora, è evidente da parte di alcuni il tentativo – anche volgare - di mistificare queste osservazioni, liquidandole come “i bastoni tra le ruote” messe dalla solita sinistra “che sa dire solo no”...

Non è così: noi crediamo fortemente nella valorizzazione delle Terme di Carignano e siamo anche favorevoli alla previsione di strutture - sia commerciali che alberghiere - in grado di ottimizzare l’indotto turistico legato alle attività termali. Tuttavia nel progetto di fattibilità riferito alla Terme di Carignano riscontriamo alcune ombre, sulle quali crediamo sia legittimo chiedere e ottenere la legittima chiarezza. Ad esempio non ci pare opportuno che nell’Accordo il Comune di Fano e la Provincia mettano in gioco consistenti di aree di loro proprietà senza che siano ben definiti e regolati i rapporti fra i soggetti pubblici e privati sottoscrittori dell’ Accordo stesso: in particolare non ci convince che nell’accordo, in merito alle opere pubbliche da realizzare - per le quali è assegnata una SUL di 5.200 mq solo per attrezzature per lo sport e 2.313 mq di SUL per attrezzature ricreative - non venga definito, neppure in linea di massima, chi dovrebbe realizzarle, con quali risorse e secondo quali tempi. A fronte di questo si prevedono addirittura 5.000 mq di residenze private! In altre parole, non è che corriamo il rischio di vedere prima gli appartamenti e poi alla fine, forse, le Terme?

Non solo: riteniamo che i 3.940 mq di SUL destinati al commercio di vicinato siano più che sufficienti a soddisfare l’offerta di negozi per tutti gli eventuali tipi di acquisti dei futuri utenti del centro termale e crediamo sia invece impropria la presenza di strutture commerciali superiori ai 250 mq, ovvero grandi centri commerciali.

Insomma, vediamo il rischio che con l’alibi delle Terme si vada a costruire un nuovo grande quartiere nella nostra città, oltretutto in variante al PRG appena adottato.

E allora, perché non prendere in considerazione la possibilità di alcune correzioni, che garantirebbero l’ambiente e la stessa qualità della vita a Carignano, senza pregiudicare lo sviluppo e la valorizzazione delle Terme? E’ così difficile rispondere ai nostri interrogativi? Perché tanto imbarazzo e tanta chiusura a qualunque tipo di confronto su questo progetto?

martedì 15 settembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): ALLARMANTE L'INCONSISTENZA DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DELLA GIUNTA AGUZZI

Le “linee guida programmatiche” che la Giunta Aguzzi ha presentato ieri sera in Consiglio comunale sono connotate, in maniera allarmante, dalla totale assenza di una visione strategica tanto sul presente quanto sul futuro della nostra città, mentre sono completamente assenti proprio quei contenuti di analisi e programmazione che dovrebbero invece definire e caratterizzare l’azione dell’ente locale sul medio e lungo periodo con specifico riferimento al reale stato delle cose nella propria comunità.

Le linee guida della nuova giunta di centrodestra si rivelano infatti, ad un attento esame, essere piuttosto una somma – raffazzonata e disorganica – di concetti generici e astratti senza alcun diretto riferimento alla città di Fano, al punto da poter essere tranquillamente adattabili a buona parte degli oltre 8mila comuni italiani.

Entrare nel merito di queste proposte in modo approfondito e serio è perciò impresa ardua, ma vale comunque la pena di provare a individuare sinteticamente le principali contraddizioni che le caratterizzano per impostare quindi una riflessione generale.

Per quanto riguarda le attività produttive è sconcertante lo iato tra ciò che si afferma di voler fare e ciò che si fa nella realtà: si esaltano ad esempio "le imprese che hanno innovato e fatto ricerca" quando poi, alla prova dei fatti, il Comune di Fano ha cancellato con il Parco Tecnologico l'unica concreta possibilità di aiutare le piccole imprese a fare ricerca e innovazione insieme alle università. Riguardo al turismo: l'aver riportato la destinazione industriale nell'area ex zuccherificio ha forse rappresentato l'atto più grave di tutta la vicenda del PRG appena approvato; quella scelta ha infatti rappresentato un passo indietro incredibile rispetto alla vocazione e alle potenzialità turistiche della nostra città e alla possibilità di essere la “porta” del Tirreno sull'Adriatico con il completamento della Fano/Grosseto. In tal senso inoltre – quanto all’emergenza della viabilità – la mancata priorità data al completamento dell’interquartieri rende difficile immaginare che infrastrutture come la terza corsia, la complanare e i nuovi caselli (di competenza di ANAS e Società Autostrade) potranno impattare positivamente sul caos del traffico cittadino, con buona pace di ciclisti, pedoni, disabili.

Tuttavia le linee programmatiche, pur nella loro sostanziale inconsistenza, contemplano alcuni passaggi molto interessanti, che vale la pena richiamare pur sommariamente

Ad esempio, si ammette finalmente, in maniera esplicita, che la S.T.U. (Società di Trasformazione Urbana) aveva ed ha un unico scopo: quello di garantire una funzione “dinamica” del patrimonio pubblico... e non è forse un caso quindi che il tema la ex-Caserma Paolini sia di fatto scomparso dal documento di programma: ma non doveva essere la piu’ grande e prestigiosa operazione di questa Amministrazione?

E ancora, le linee programmatiche della Giunta indicano che il Patto di Stabilità “non consente di far fronte agli impegni contrattuali già assunti in anni precedenti per opere pubbliche in corso di realizzazione”, ammettendo in buona sostanza che grazie al patto di stabilità del Governo Berlusconi non si potranno fare investimenti nei prossimi anni e che sarà difficile non rispettarlo perché la contropartita sarebbe automaticamente il taglio dei trasferimenti al Comune di Fano da parte dello Stato. Cosa quest’ultima non da poco se si considera che, in teoria, il Consiglio comunale prossimamente dovrebbe decidere a quali parti del PRG appena approvato dare la priorità tenuto conto delle risorse finanziarie del Comune di Fano per la realizzazione delle opere pubbliche legate alle nuove urbanizzazioni. Ma come farà il Comune di Fano a muoversi in questa direzione – ad esempio pensiamo, in prospettiva, all’emblematico progetto delle Terme di Carignano - visto e considerato che il Patto di Stabilità oggi come oggi impedisce di fatto qualsiasi nuova opera?

Insomma, il documento di programma della Giunta Aguzzi di importante programma ben poco, lasciando spazio a molte domande e, crediamo, anche a un giustificato allarme rispetto al futuro della nostra comunità. In particolare come Sinistra Unita segnaliamo, tra le tante deficienze, la macroscopica assenza in queste linee programmatiche di qualunque riferimento concreto alla drammatica crisi economica e occupazionale che ha colpito in quest’ultimo anno Fano, rispetto alla quale non si ha ancora a tutt’oggi un quadro – fatto non di demagogia e retorica ma di dati e cifre – sull’impatto che ha avuto, ha e avrà sul tessuto sociale cittadino e su quali risposte sono state messe in campo finora dall’Ente Locale e soprattutto quali interventi si pensa di mettere in campo per creare le condizioni affinché la nostra comunità possa uscire dalla crisi e non rimanere tagliata fuori dal processo di ripresa che dovrebbe avviarsi nel prossimo anno/ anno e mezzo.

Anche per questo, come gruppi consiliari di opposizione, abbiamo avanzato la proposta di un Consiglio comunale monografico sulla crisi economica, occupazionale e sociale che ha investito la nostra città, perché a differenza di qualcuno crediamo che la bellezza da sola, purtroppo, non basterà a salvare né i lavoratori in cassaintegrazione né i giovani neolaureati senza futuro... E sarebbe ora, invece, di interrogarsi su cosa la politica può e deve fare per loro, senza inganni e senza strumentali diversivi.

giovedì 10 settembre 2009

martedì 8 settembre 2009

CARIGNANO, COSTRUIRE LE TERME O UN NUOVO QUARTIERE? GIOVEDI’ 10 SETTEMBRE CONFERENZA STAMPA DI SINISTRA UNITA

Giovedì 10 Settembre alle ore 21.15 presso il “Bar Carignano” si svolgerà la conferenza stampa di Sinistra Unita dal titolo “Carignano: costruire le Terme o un nuovo cantiere?”.

La conferenza stampa sarà l’occasione per presentare le osservazioni all’Accordo di programma stipulato tra Provincia di Pesaro e Urbino, Comune di Pesaro, Comune di Fano e Società Terme di Carignano, riguardanti la tutela dell’ambiente agricolo e del paesaggio di grande valore della zona di Carignano, la tutela del Commercio di tutto il comprensorio fanese che certamente non necessita di un nuovo Centro Commerciale in mezzo alla campagna, la tutela degli interessi pubblici non garantita nelle cosiddette opere di Urbanizzazione Secondaria (campi sportivi, palestra,chiesa, ecc.) e infine l’esigenza di un Rapporto ambientale (VAS) che misuri il reale impatto dell’intervento evitando il rischio della costruzione di cattedrali nel deserto che divorano inutilmente il territorio e sono poi di difficile riconversione quando cambiano le abitudini turistiche e la richiesta di mercato.

Alla conferenza stampa interverranno Samuele Mascarin (Consigliere comunale di Sinistra Unita), Teodosio Auspici, Rita Carnaroli e Michele Mattioli (componenti della Segreteria di Sinistra Unita e presentatori delle osservazioni)