mercoledì 15 febbraio 2012

INTERROGAZIONE RELATIVA A DISAGI CAUSATI DALLA NEVE NEL QUARTIERE SAN LAZZARO E IN ALTRE ZONE DELLA CITTA’

Il sottoscritto Samuele Mascarin in qualità di consigliere comunale, sollecita il seguente chiarimento.

Premesso che

- dall’inizio di Febbraio tanto il territorio del Comune di Fano quanto quello della Provincia di Pesaro/Urbino sono stati interessati da eccezionali precipitazioni di carattere nevoso, che hanno prodotto ingenti danni e messo a dura prova le nostre comunità locali;
- encomiabile è stato ed è l’impegno di vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine, personale sanitario, dipendenti comunali, provinciali e regionali, volontari affluiti da altre Province e Regioni, uomini e donne delle Istituzioni e dell’Associazionismo nel far fronte all’emergenza così come lo spirito civico con il quale tanti cittadini, giovani e meno giovani, si sono prodigati per concorrere attivamente a tale sforzo;
- molte sono state le situazioni di emergenza che giustamente hanno definito la priorità negli interventi di soccorso e di ripristino delle vie di comunicazione;

Considerato che

- le ultime precipitazioni di carattere nevoso registratesi a Fano risalgono a sabato 11 febbraio;
- ancora nella mattinata di mercoledì 15 febbraio, dopo oltre 72 ore dalle ultime precipitazioni, in diversi quartieri e frazioni di Fano la rete stradale rimane sostanzialmente impraticabile sia per l’accumulo della neve sia per la formazione di lastre di ghiaccio;
- in particolare nel quartiere di San Lazzaro ad oggi permane una situazione di enorme disagio per la popolazione residente causata dalla difficile transitabilità di alcune vie principali e dalla quasi impraticabilità di molte altre di carattere secondario (es. Via del Ponte, Via Vecellio, Via dei Lecci) per l’intervento estremamente ridotto o addirittura assente di mezzi idonei nel corso degli ultimi giorni; i plessi scolastici presenti nel quartiere (asili nido, scuola materna, scuola elementare, sede staccata I.T.C. “Battisti”) risultano il piu’ delle volte raggiungibili solo grazie all’impegno e all’iniziativa di cittadini che hanno aperto varchi e passaggi con propri mezzi (pale e sale grosso);
- in numerose altre realtà del territorio comunale – non solo in frazioni come ad es. Roncosambaccio, Carignano e Prelato ma anche in diverse ed estese zone del Centro Storico, compresa Piazza XX Settembre – permangono situazioni di forte criticità per la mancata o ridotta pulizia delle strade;
- una parte significativa del parco mezzi del Comune di Fano dopo 72 ore è ancora inutilizzabile perché ricoperto o bloccato dalla neve e dal ghiaccio e non può quindi essere impiegato sul territorio;
Chiede di sapere

- cosa prevedano da protocollo il Piano Neve e Piano di Protezione Civile in simili frangenti, se siano stati rispettati o se siano state diversamente applicate le prescrizioni in essi previste, quali siano state le modifiche eventualmente disposte e quali nel caso le motivazioni; quale funzione operativa in tale contesto abbiano interpretato i componenti di Giunta che in taluni quartieri hanno coordinato di persona gli interventi di pulizia delle strade;
- quali siano stati e siano i programmi di intervento sul territorio comunale e quali i criteri per la definizione delle priorità; quali siano state a partire dal sabato 11 febbraio gli interventi di pulizia delle strade e dove siano stati localizzati; quanti operatori e mezzi – pubblici e privati – siano stati attivati per il territorio comunale.
- come e dove sia strutturato il Centro Operativo del Comune di Fano e chi sia il responsabile del suo coordinamento.

Fano, 15 Febbraio 2012

Samuele Mascarin / Consigliere comunale di Sinistra Unita

giovedì 9 febbraio 2012

MASCARIN (SINISTRA UNITA): GIORNATA DEL RICORDO, IL COMUNE DI FANO SA COSA METTE SUI PROPRI MANIFESTI?

Che oggi si ricordino le tragedie delle foibe e dell’esodo delle popolazioni giuliane e dalmate è oggettivamente un’importante conquista, perché troppo a lungo queste pagine della storia italiana ed europea sono state relegate ai margini della nostra memoria collettiva, vivendo in ambiti angusti che non sempre ne hanno proposto la memoria in modo obiettivo e imparziale.
In quest’ottica sfugge il perché l’Amministrazione comunale di Fano abbia scelto di onorare la “Giornata del Ricordo” con un manifesto di dubbio gusto che riproduce la fucilazione di alcuni civili sloveni da parte di soldati italiani. La foto è stata scattata il 31 luglio 1942 e rappresenta la fucilazione di cinque abitanti del villaggio di Dane (oggi nel Comune di Loska Dolina, alcune decine di chilometri a sudest di Lubiana) durante un’operazione di rappresaglia dei militari italiani. Le vittime hanno anche un nome: Franc Znidarsic, Janez Kranjc, Franc Skerbec, Feliks Znidarsic e Edvard Skerbec. La loro colpa? Essere sloveni.
Non voglio assolutamente credere che qualcuno abbia voluto manipolare quella terribile immagine pensando di spacciare uniformi italiane per altre e credo – sperando di non essere smentito- che sia stato solo un errore – un grossolano errore – ma resta il fatto che celebrare il ricordo di foibe ed esodo con una delle immagini simbolo dell’occupazione militare italiana della Slovenia (5mila civili fucilati e altri 7mila morti in campi di concentramento italiani) è assai discutibile, a maggior ragione se nelle prossime celebrazioni le tragedie dei confini orientali non saranno – come quasi sempre avviene - colte e ricostruite nella loro completezza.
Cogliere la complessità di quelle vicende nell’arco di oltre vent’anni infatti non solo non sminuirebbe minimamente l’orrore delle foibe e il dramma dell’esodo ma anzi conferirebbe a queste due drammatiche pagine della Storia italiana un valore civile se possibile ancora maggiore, sottraendole alla retorica patriottarda e consegnando invece alle nuove generazioni, italiane ed europee, una memoria carica di significato e di insegnamenti: le dittature, i nazionalismi, la guerra, il razzismo sono oggi come allora i mostri generati dal sonno della ragione. Forse vale la pena ricordarlo.

MASCARIN (SINISTRA UNITA): STUPISCONO LE DICHIARAZIONI DI STEFANELLI

Francamente stupiscono le dichiarazioni oggi riportate da “Il Resto del Carlino” con le quali il consigliere Stefanelli (PD) ipotizza a Fano “alleanze inedite con il PDL o il Terzo Polo” prendendo atto che con il resto dell’opposizione, compresa Sinistra Unita, in comune ci sarebbe solo l’essere “vicini di banco”. Considerato che negli ultimi due anni il Consigliere Stefanelli ha sottoscritto numerosi documenti da me scritti, penso a rigor di logica che i suoi principali interlocutori in Consiglio comunale non dovrebbero essere il PDL o l’UDC.
“Se il centrosinistra pensa esclusivamente di schierarsi secondo il dibattito interno al centrodestra fa un suicidio preventivo… per questo a nostro avviso sarebbe utile definire in maniera limpida un patto programmatico tra tutte le forze di opposizione”. Queste le parole di un documento firmato da entrambi nel 2010. Io non ho cambiato la mia analisi, Stefanelli forse sì. Non che il consigliere del PD abbia tutti i torti quando parla della sostanziale latitanza politica del suo partito, tuttavia credo che invece di aggiungere confusione alla confusione sarebbe utile – con umiltà e soprattutto cum grano salis – provare a costruire un’alleanza ampia incardinata su un progetto di governo alternativo a quello del centrodestra oggi alla guida della città, interpretando il bisogno e l’urgenza di cambiamento espressi trasversalmente da larga parte della comunità fanese. Per questo Sinistra Unita continuerà a impegnarsi per unire anziché dividere. Non sarebbe male che anche il principale partito d’opposizione si cimentasse nell’impresa...