domenica 14 agosto 2011

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): ANCHE L’OSPEDALE UNICO HA SALTATO IL… FOSSO



Tempo fa avemmo modo di scrivere, a proposito della sconcertante scelta operata dalla Provincia di individuare a Fossosejore il sito per il futuro ospedale unico provinciale, che la stessa non rispondeva ad alcun criterio razionale ( assenza di infrastrutture di collegamento viario, mancanza di baricentricità rispetto al territorio provinciale, devastazione di un importante e raro ambiente costiero, presenza di terreni privati ). Da allora due eventi si sono succeduti nel dibattito riguardante la costruzione dell’ospedale unico: le due principali fondazioni bancarie di Pesaro e Fano si sono offerte di acquistare i terreni e donarli alla Regione ed è stata individuata con maggior precisione l’area interessata appartenente esclusivamente ad un unico proprietario la società Silver Fox di Berloni. Quindi se inizialmente il consiglio comunale di Pesaro aveva individuato nel versante pesarese i terreni della futura edificazione appartenenti ad un gruppo di piccoli proprietari ora sappiamo che il sito ha saltato il… Fosso per accasarsi nel terreno della Silver Fox. I contatti delle due Fondazioni con il noto imprenditore pesarese sembrano a buon punto con buona pace dei piccoli proprietari.
Qualche “malevolo” cittadino potrebbe vedere tutto ciò come il compimento di una volontà politica iniziata anni fa all’interno di ambienti partitici ristretti e poi fatta “digerire” alla cittadinanza attraverso la forza di atti amministrativi. Un iter che non ha minimamente previsto ne una consultazione generica con il territorio interessato, ne un confronto con le forze politiche che compongono la Giunta Provinciale. Per fortuna gli analoghi episodi dell’inceneritore di Schieppe e della lottizzazione Terme di Carignano ci fanno ben sperare affinchè sia la volontà popolare, e non quella partitica, ad avere il sopravvento.
Permettendoci alcune considerazioni finali in merito alla vicenda ci sembra umiliante l’attività svolta dalle Fondazioni che si trasformano nella longa mano di una sparuta combriccola di ambiziosi politici utilizzando denaro dei correntisti per compiacere la volontà e gli interessi di pochi, così come ci sembra anacronistico ciò che Presidenti di provincia, Sindaci e uomini di partito del PD vogliono legittimare come azione politica: nient’altro che decisioni fondamentali per la cittadinanza provinciale prese all’insaputa di tutti, a vantaggio dei soliti noti e con l’arroganza dei potenti (ma ancora per quanto?)