martedì 10 novembre 2009

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): AMIANTO E PISCINE

E’ sorta recentemente una polemica riguardante l’utilizzo della piscina Dini-Salvalai. Un cartello da poco affisso al l’interno avverte della presenza di amianto nello stabile e dell’attenzione da porre nel non provocare fori nei muri o anche semplici abrasioni. Alcuni genitori, giustamente, si sono allarmati poiché, calcolando la gran massa di fruitori dell’impianto e la fascia d’età che più spesso ne usufruisce (quella infantile-adolescenziale), appare poco spendibile la richiesta della direzione. Tanto più che fori e buchi di ogni sorta sono stati fatti per gli arredi degli spogliatoi e per le continue modifiche a cui l’impianto è stato sottoposto. Si è cercato negli anni di ridurre il pericolo attraverso attività di bonifica che però hanno interessato solo l’amianto a vista, mentre per quello all’interno delle strutture ci si è limitati ad una più completa copertura.

Ritorna così d’attualità una vecchia “querelle” legata all’utilizzo dell’unica piscina della nostra città : la necessità di trovare uno spazio per le attività natatorie in una città di 65.000 abitanti può mettere in secondo piano la sicurezza di chi l’utilizza?

Come in passato rispondiamo che non si può ignorare il problema come ha fatto l’amministrazione comunale negli ultimi anni e che occorre puntare decisamente alla realizzazione di una nuova struttura, contestualmente occorre completare la bonifica dell’edificio al pari di altri edifici pubblici come la palestra Venturini. Ma è ancora più necessario smetterla di promettere piscine da realizzare attraverso il Project financing poiché imprenditori-filantropi che investono su queste strutture non ce ne sono e chi in passato si era impegnato, dopo aver fatto dei calcoli più approfonditi, è tornato sui suoi passi.

Una amministrazione lungimirante, ma non è ovviamente il caso di quella attuale, avrebbe in 10 anni di governo puntato su una struttura di proprietà comunale attivando i fondi pubblici a disposizione e prevedendo dei mutui specifici, ma visto il rosso delle casse comunali, la mancanza di qualsiasi forma di progettazione e la scarsa propensione verso le opere pubbliche il problema della presenza dell’amianto dovrà convivere con quello della salute dei cittadini ancora per molto.

Perché, dato che prossimamente la piscina di Sassonia dovrà essere interessata da dei lavori di ristrutturazione abbastanza radicali, non si prevede un maggiore investimento e si lavora alla copertura della stessa magari con una tensostruttura rimovibile?