giovedì 3 giugno 2010

MASCARIN (SINISTRA UNITA): EX-ZUCCHERIFICIO, PORTIAMO IL CONFRONTO IN CONSIGLIO COMUNALE


La ripresa in questi giorni del dibattito sulla destinazione d’uso dell’area ex zuccherificio ci pare un buon segno. Innanzitutto l’Amministrazione comunale ammette quello che fino ad oggi non aveva ammesso e cioè di aver sbagliato nel concedere alla proprietà la possibilità di realizzare capannoni industriali. Su questo punto sia chiaro che la responsabilità è tutta del Sindaco Aguzzi a partire dal momento in cui ha accettato l’osservazione dei proprietari prima dell’approvazione definitiva del nuovo PRG. Se a questo aggiungiamo la variante delle Terme di Carignano, potremmo ben dire che il PRG approvato da appena un anno dovrebbe già essere rifatto!

Ma in questo momento di grande difficoltà - sul piano economico e sociale - non ci pare né utile né opportuno segnare qualche punto di vantaggio politico, preferiamo invece guardare all’interesse di tutta la città. In questo senso ci pare utile un confronto in merito che coinvolga anche l’opposizione.

Ma questa volta non si può sbagliare ed al tavolo del confronto non si può arrivare con proposte immodificabili per dare poi la colpa a chi non se la sentirà di accettare certe impostazioni precostituite. La dichiarazione del Presidente della Provincia che parla di strutture già realizzate per metterci solo il commerciale ci lascia pensare che qualcuno non voglia altro che prendere atto di ciò che è stato realizzato. In altre parole, non vorremmo che la variante fosse una sanatoria di qualcosa già esistente.

Forse quella che avanziamo è una preoccupazione eccessiva, tuttavia ribadiamo la nostra disponibilità a ragionare di una soluzione equilibrata che abbia come obiettivo strategico quello di coniugare uno sviluppo sostenibile con un’occupazione qualificata.

E’ tempo di fare chiarezza sul futuro di quell’area e il Consiglio comunale ci sembra l’unica sede opportuna per qualsiasi confronto in merito. Ci auguriamo che, a differenza di quanto avvenuto per le Terme di Carignano, non debba essere ancora una volta l’opposizione a riportare in quella sede lo spazio del confronto e delle decisioni.