giovedì 20 maggio 2010

MASCARIN (SINISTRA UNITA): ANCORA IDEE CONTRADDITTORIE SUL FUTURO DELLE TERME DI CARIGNANO.


Nel Consiglio comunale di mercoledì 19 maggio è stata discussa l’interrogazione di Sinistra Unita relativa al progetto delle Terme di Carignano: purtroppo le contraddittorie risposte che l’Assessore Falcioni ha avanzato in tal proposito, oltre a palesare l’evidente difficoltà dell’Amministrazione comunale di Fano nel gestire una partita sempre meno gestibile, hanno anche confermato la volontà di questa di riproporre un piano di edificazione dall’impatto ambientale e sociale pesante tanto per l’area di Carignano quanto per la città di Fano nel suo complesso.

Infatti nonostante una serie di significative modifiche apportate al progetto iniziale, che vengono incontro a molte delle osservazioni da noi presentate tra agosto 2009 e febbraio 2010 per ridurne l’impatto ambientale, si mantiene il progetto di costruire nei fatti un nuovo quartiere urbano in variante al PRG adottato solo un anno fa (5.000 mq solo di residenziale). In questo senso il ridimensionamento del progetto originario rappresenta indubbiamente un primo, importante e parziale risultato che però in quanto tale non esaurisce assolutamente una battaglia ancora lunga e dall’esito incerto.

Ovviamente in tanti, a Fano e non solo, stanno tentando di mistificare questa battaglia, liquidandola come “i bastoni tra le ruote” messe dalla solita sinistra “che sa dire solo no”... Non è così: noi crediamo fortemente nella valorizzazione e nello sviluppo delle Terme di Carignano. Tuttavia nel progetto di fattibilità riferito alla Terme di Carignano riscontriamo ancora diverse ombre, sulle quali crediamo sia legittimo chiedere e ottenere la necessaria chiarezza: è il caso, ad esempio, della nuova proposta contenuta nella “Relazione tecnica di aggiornamento” di impiantare nell’area – dall’evidente valore paesaggistico – un campo fotovoltaico da circa 13.000 mq….

Perché non prendere in considerazione la possibilità di ulteriori correzioni, che garantirebbero l’ambiente e la stessa qualità della vita a Carignano, senza pregiudicare lo sviluppo e la valorizzazione delle Terme? Perché rimane così difficile rispondere ai nostri interrogativi? Perché tanto imbarazzo e tanta chiusura a qualunque tipo di confronto su questo progetto?