mercoledì 8 luglio 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): FORTI DUBBI SUL PIANO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA MACCHINA AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI FANO

Apprendiamo dalla stampa che l’Amministrazione comunale si sta apprestando in questi giorni a rivoluzionare l’intero apparato comunale, riorganizzandolo in quattro super-aree. Che la macchina amministrativa venga rivista e riorganizzata è indubbiamente una buona cosa, ma sui tempi, i modi e le finalità noi nutriamo forti dubbi. Innanzitutto ancora oggi la figura dei Dirigenti d’Area – che la stampa indica essere le figure apicali nelle nuove super-aree - non è prevista dallo Statuto del Comune di Fano e magari sarebbe opportuno che il Consiglio comunale prima di votare in tal proposito fosse adeguatamente informato e avesse anche la possibilità di esprimersi sul piano di riorganizzazione nel suo complesso, sul quale per altro ad oggi non pare essere pubblicamente emerso né un commento né una valutazione da parte delle organizzazioni sindacali. Non solo: a quanto pare – sempre dalla stampa – questa riorganizzazione depotenzierà ulteriormente l’Ufficio Tecnico e le professionalità che esprime: cambio del dirigente, tagliate due APO e al loro posto una sola nuova posizione operativa. Strano, vista l’attenzione che il Sindaco Aguzzi, soprattutto in campagna elettorale, ha dato proprio alle opere pubbliche.Certo, è una scelta in linea con le indicazioni del Governo Berlusconi che già nel 2008 ha tagliato i finanziamenti agli uffici tecnici degli enti locali finalizzati alla valorizzazione della progettualità interna. Una scelta chiara: disincentivare l’elaborazione dei progetti all’interno degli uffici tecnici e favorire, inevitabilmente, l’esternalizzazione verso i privati di quegli stessi progetti. Non possiamo allora non porre alcune domande: è questo il senso del sostanziale azzeramento dell’Ufficio tecnico del Comune di Fano, esternalizzare le sue attività di progettazione dei lavori pubblici? Chi ne gioverebbe nel caso oltre agli studi privati?Sicuramente non i contribuenti, poiché la progettazione esterna è notoriamente molto piu’ costosa di quella interna. Insomma ci pare sia veramente ora di fare un po’ di chiarezza su questo piano di riorganizzazione, sia rispetto alle ricadute sui lavoratori sia rispetto a quelle sulla città.