In merito alle estemporanee dichiarazioni oggi rilasciate alla stampa locale dal Direttore Generale del Comune di Fano, Dott. De Leo, in merito alla scelta – approvata dal Consiglio comunale – di istituire un registro comunale per il testamento biologico, mi paiono opportune alcune precisazioni.
Innanzitutto disquisire sul grado di maggiore o minore efficacia del atto votato dal Consiglio comunale lascia il tempo che trova, ciò che è rilevante dal punto di vista amministrativo è se esso è legittimo oppure no. E l’atto che istituisce il registro comunale è legittimo. Lo stesso Direttore Generale interpellato in proposito in sede di Consiglio Comunale prima della discussione e della votazione della mozione da me presentata ha ammesso che pur in presenza di dubbi sulla futura efficacia del registro comunale l’atto che lo istituiva non poteva essere considerato illegittimo e in virtu’ di questo è stato discusso e votato, secondo coscienza, dalla grande maggioranza dei consiglieri. Del resto sarebbe curioso che un atto sia illegittimo solo a Fano mentre è legittimo nel resto dei Comuni italiani che già da tempo lo hanno adottato…
Detto questo è forse il caso di ricordare a qualcuno che le valutazioni circa l’utilità e l’opportunità politica di un atto spettano ai politici, non ad altri. Non solo: il Consiglio comunale ha approvato una mozione, che nel suo dispositivo deliberativo è vincolante tanto per
Ci auguriamo solo che un’importante scelta democraticamente assunta dal Consiglio Comunale non debba scontarsi con azioni dilatorie e il silenzioso ostruzionismo di qualcuno.