sabato 17 ottobre 2009

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): SOLO AGUZZI E CARLONI VOGLIONO LA PISTA IN CEMENTO PER L’AEROPORTO.

"Dopo che la Provincia ha preso le distanze dall’intenzione dei vertici della “Fanum Fortunae” di potenziare, attraverso l’Enac, l’aeroporto di Fano- scrive Mattioli- non finanziando più la “ricapitalizzazione”dell’opera, è giunto nei giorni scorsi il chiarimento della Regione Marche che “non intende far fronte a nessuna richiesta di contributo gestionale” avendo da tempo deciso di puntare sull’unico aeroporto di Falconara. Inoltre il progetto, da sempre osteggiato non solo dal Comitato Bartolagi bensì da tutte le associazioni ambientaliste, sta ottenendo l’unico risultato di coalizzare contro tutta l’opposizione politica. Se poi pensiamo che nei quartieri di S. Orso e di S. Lazzaro sta crescendo la preoccupazione per i risvolti acustici e di sicurezza legati ai decolli e agli atterraggi dei turbojet, dobbiamo concludere che i nostri amministratori sono piuttosto isolati su questo progetto. Infatti ad esclusione della Camera di Commercio, sempre in prima fila per arretratezza di strategia economica, non rimangono altre “manifestazioni d’affetto” nei confronti di un progetto che vede in 2 milioni di euro pubblici il costo, solo iniziale, del potenziamento dell’aeroporto.

Quel che nessuno riesce a capire, tranne forse coloro che sono in malafede, è cosa dovrebbero farne i fanesi di una nuova pista in cemento. Arricchirsi? Come no! La vulgata maggioritaria, tra i pochi sostenitori della pista, è che essa magicamente porterà imprenditori ed affari per sviluppare l’economia cittadina. Sembra quasi di ascoltare quel tale che prometteva meno tasse per tutti e poi sotto sotto … le ha aumentate. Perché mai lo sviluppo della nostra economia dovrebbe passare per una ristrettissima cerchia di imprenditori che utilizza il jet per i propri acquisti? Non sembrerebbe più saggio investire sul prodotto, sul suo livello di innovazione o sugli ammortizzatori sociali in momenti di crisi piuttosto che gettare milioni di euro per l’interesse di pochi. Senza parlare che potenziare piste tradizionali ora che il volo aereo si sta specializzando sui decolli verticali (elicotteri e convertiplani) sembrerebbe essere una proposta già zoppa in partenza.

In aggiunta a tutto questo, il sindaco ha fatto in tempo a rimangiarsi le sue promesse elettorali perché ha messo in dubbio la possibilità della costituzione del parco cittadino in quanto il terreno non è di proprietà interamente del comune e quindi “il problema non si pone”. Forse si dimentica che oltre a voler rilevare dal Demanio la Caserma poteva fare la stessa cosa anche con i terreni demaniali coincidenti con l’area a Parco, ma sembra che non si sia mosso con la stessa alacrità.

In definitiva questo progetto così fortemente voluto dai nostri amministratori avrà dei costi sicuri, creerà delle problematiche sicure ma porterà dei benefici molto ma molto dubbi. Chi ne risponderà allora di fronte ai cittadini?"