martedì 6 ottobre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): FORTE PREOCCUPAZIONE PER IL PROGRAMMA PLURIENNALE DI ATTUAZIONE PROPOSTO DALLA GIUNTA AGUZZI

Mercoledì approderà in Consiglio comunale verrà proposta dalla Giunta Aguzzi l’adozione del Programma Pluriennale di Attuazione (P.P.A.), il cui obiettivo in teoria dovrebbe essere quello di localizzare, temporizzate e coordinare – alla luce del recente PRG adottato – gli interventi sul territorio per evitare che essi si sviluppino in modo casuale e disorganico, raccordando quegli stessi interventi di pianificazione del territorio alla programmazione economico-finanziaria del Comune.

In questo senso , come Sinistra Unita, non possiamo non cogliere che nel P.P.A. proposto si temporizza ben poco e scompare qualsiasi gradualità d’intervento: infatti su 474.006 mq SUL previsti dal vigente PRG, il P.P.A. ne programma ben 402.209 e rispetto a una previsione edificatoria del PRG equivalente a 11.850 nuovi abitanti, il P.P.A. prevede interventi corrispondenti a ben 9.617 nuovi abitanti. In altre parole si da il via a oltre l’80% di quanto previsto dal PRG! Ora, al di là del devastante impatto che plausibilmente tutto ciò potrebbe avere sul nostro territorio, sia sul piano edilizio che sul piano demografico (è bene ricordare che di solito un PRG dovrebbe svilupparsi e realizzarsi con attenta gradualità nell’arco di 10/20 anni), non ci si può non porre almeno due interrogativi.

Il primo:che senso ha programmare – in termini di dati dimensionali - ben 4.181 alloggi su 5.125 previsti dal PRG, motivando la scelta con la descrizione di un quadro irrealistico in cui la nostra città viene definita come “quella a piu’ alto tasso di crescita, con un mercato immobiliare molto dinamico”, nel momento in cui invece Fano è colpita drammaticamente dalla crisi economica, la disoccupazione crescente spinge molti lavoratori a lasciare la città e tante case – è sotto gli occhi di tutti – rimangono sfitte? Chi dovrebbe quindi costruire e chi dovrebbe poi comprare da domani mattina le nuove abitazioni?

Il secondo: è realistico pensare che l’Ente Locale riuscirà, alla luce anche della scarsa gradualità degli interventi, a realizzare tutte quelle opere pubbliche indispensabili per le nuove edificazioni previste dal PRG, quando poche settimane fa il Consiglio comunale ha approvato un documento - contenente le linee programmatiche della Giunta - che segnala le difficoltà che il rispetto del patto di stabilità pone “alla progettualità dell’Amministrazione Comunale, soprattutto nel campo degli investimenti”, esplicitando il rischio di non poter far fronte neppure agli impegni contrattuali già assunti negli anni precedenti per opere pubbliche in corso di realizzazione?

Per questo, come Sinistra Unita chiediamo alla Giunta di ripensare l’impianto del P.P.A. e di valutare un suo ridimensionamento al fine di garantire una diversa temporizzazione e una maggiore gradualità degli interventi, che tengano conto della reale situazione economico-sociale della nostra comunità e le reali capacità dell’Ente Locale di seguire e governare lo sviluppo del PRG da poco adottato.

Sarebbe già un buon inizio rispondere a questi due interrogativi.