mercoledì 20 aprile 2011

MASCARIN (SINISTRA UNITA): LOMARTIRE, LA PADALINO E LA COERENZA…


In merito alla vicenda dello spostamento e dello smembramento della scuola media “Padalino” tra Bellocchi e Cuccurano ipotizzati dall’Amministrazione comunale ho preferito in queste settimane non intervenire, per una questione di stile. Infatti da ex-Assessore ai Servizi Educativi ho e ho sempre avuto un certo scrupolo a intervenire direttamente in un campo nel quale ho operato, se posso dire, con una certa passione e impegno. Tuttavia le argomentazioni addotte per giustificare la scelta dal Sindaco Aguzzi e dall’Assessore Mancinelli (che non si capisce se intervengano come amministratori o come cittadini di Bellocchi) e l’assoluta protervia con cui esse sono rimarcate e se possibile rese ancor piu’ burocratiche dall’Assessore Lomartire, mi portano a intervenire. In primo luogo sul senso di un’operazione - di cui la vendita del complesso di Sant’Arcangelo sembra essere piu’ la causa che la conseguenza - gestita politicamente in modo maldestro e incerto, senza nessun coinvolgimento degli attori che invece avrebbero dovuto essere interessati prima ancora di inserire a bilancio determinate previsioni. In secondo luogo sull’atteggiamento assunto proprio dall’Assessore Lomartire alla luce delle sue passate battaglie, che pare non ricordare… Mi permetto allora di farlo io, per una volta. Poco prima dell’avvio dell’anno scolastico 2003/2004 la scuola elementare di Fenile dovette essere rapidamente chiusa e temporaneamente trasferita per un lesionamento della struttura dovuto a un parziale quanto improvviso cedimento del terreno. Era l’anno in cui il Governo Berlusconi aveva tagliato i fondi per l’edilizia scolastica e realizzare gli interventi necessari al recupero e alla messa in sicurezza non fu uno scherzo per il Comune di Fano e sia io che il collega ai Lavori Pubblici, Zacchilli, avemmo il nostro bel daffare. Ad ogni modo quegli interventi vennero realizzati e la scuola fu infine riaperta, come promesso alle famiglie degli alunni e ai cittadini di Fenile. Tuttavia la vicenda fu resa particolarmente travagliata per l’interessato iperattivismo dell’allora consigliere comunale di Forza Italia Lomartire che per mesi cavalcò strumentalmente la situazione realizzando volantinaggi, interrogazioni, articoli, foto… e creando una situazione di assoluta disinformazione e allarme tra le famiglie facendo passare con molta spregiudicatezza l’idea che la scuola sarebbe stata definitivamente chiusa, cosa che ovviamente non avvenne. Ricordo il clima che si creò, che vide addirittura qualcuno affiggere nottetempo fuori della scuola un enorme e macabro manifesto funebre rivolto al CSA e alla Giunta comunale. Era l’aprile 2004 e mancavano pochi mesi alle elezioni. Non ho mai voluto appurare chi ebbe questa trovata di dubbio gusto né chi fattivamente la realizzò e preferisco ancora oggi rimanere nel dubbio. Mi stupisce quindi come l’Assessore Lomartire si sia trasformato da veemente tribuno pronto alle barricate – sul nulla – a rigido e sordo esecutore di una scelta di ben altra portata non solo per l’utenza ma anche per la città stessa, che ben poco pare avere a che fare con una complessiva riorganizzazione dell’offerta educativa sul territorio comunale. Che trasformazione! Si vede che la coerenza non è per tutti e soprattutto che, contrariamente a quanto sosteneva Andreotti, il potere logora chi ce l’ha.