mercoledì 26 gennaio 2011

UNA FANO MIGLIORE ESISTE / DOCUMENTO POLITICO SINISTRA UNITA


Autonomia della sinistra, unità delle opposizioni, alternativa di governo.

A fronte della grave crisi che nel corso del 2010 ha attraversato e segnato il profilo stesso del centrodestra fanese, è necessario assumere nella sua oggettività che la frattura interna al centrodestra aperta dal PDL e’ profonda e di natura strategica, e segna la fine di una lunga fase politica iniziata nel 2004 e ne apre una nuova dai connotati estremamente incerti e confusi, che vede La Tua Fano sempre piu’ organica alla destra e subalterna alle lotte intestine al PDL. Del resto la lista – che ormai di civico non ha quasi piu’ nulla – negli ultimi due anni ha via via perso per strada personalità di rilievo che avevano contribuito a legittimare culturalmente e politicamente il profilo civico della lista e, ormai, è evidente che la nuova fase apertasi dopo il recente rimpasto della Giunta segna la crisi lenta ma irreversibile del progetto iniziale e apre di fatto il “dopo-Aguzzi”. Ora, di fronte a questo quadro qualcuno pensa esclusivamente di schierarsi secondo il dibattito interno al centrodestra fa un suicidio preventivo. Per questo è importante che noi tutti - il centrosinistra e piu’ in generale tutte le forze d’opposizione della nostra città - ci si interroghi sul deficit di «alternativita'» che oggi segna in maniera palese il campo progressista fanese nel suo insieme e il Partito Democratico in particolare, il cui peso elettorale non ha fino ad oggi corrisposto alla forza e all’incisività della sua iniziativa, così abdicando - di fatto - a una qualsivoglia leadership politica. In questo senso negare e rimuovere la sconfitta delle ultime elezioni comunali e regionali non fa che aumentare lo iato tra il dibattito interno che anima e a volte lacera le forze politiche del centrosinistra e una città profondamente cambiata in questi ultimi anni sia in termini socio-economici che politico-culturali: una città in cui oggi la politica si parla nella lingua della destra, padrona delle parole oltre che dell’agenda pubblica. Prescindere da un’analisi onesta e realista su come e perché Fano sia cambiata e stia tuttora cambiando i suoi connotati - non solo politici - non è un buon punto di ripartenza.

Noi invece pensiamo che sia ora di uscire dall’immobilismo per rimettersi in movimento, abbandonando tatticismi e schemi precostituiti, ricostruendo il senso e la forza di una narrazione comune. Per fare questo a nostro avviso sarebbe utile definire in maniera limpida un patto programmatico tra tutte le forze di opposizione, a partire dai nodi principali che chiamano in causa il futuro della nostra città: Terme di Carignano, parco e aeroporto, ex-zuccherificio, acqua pubblica,…e soprattutto la crisi economica e occupazionale che ha investito Fano; su questi temi sarebbe bene per tutti fare chiarezza e, se possibile, condividere e sostenere – anche con un alfabeto comune – queste battaglie. Non servono tavoli di concertazione o estenuanti quanto inconcludenti riunioni tra partiti o correnti, in attesa che poi altri fuori della nostra città scelgano infine per noi: schemi già visti, che vanno superati e abbandonati una volta per tutte a favore di un confronto e un dibattito orizzontale e trasparente.

E’ ora di cambiare e dobbiamo essere noi per primi a farlo, a partire dalle pratiche politiche. E’ ora di costruire l’alternativa a un centrodestra elettoralmente maggioritario ma politicamente in lento e irreversibile dissolvimento, è ora – come avrebbe detto Enrico Berlinguer – di avere pensieri lunghi. In questo ultimo anno e mezzo noi abbiamo provato a costruire le condizioni per voltare pagina, a partire dall’impegno profuso dal nostro Gruppo consiliare. Dal giugno 2009 partecipiamo infatti alla civica assise con la legittimazione politica, oltre che elettorale, del voto di circa 1200 cittadine e cittadini che hanno voluto dare la propria fiducia a un progetto originale, quale è quello di Sinistra Unita. 1200 fanesi che, in tempi difficili per la politica in generale e per le forze progressiste in particolare, hanno voluto scommettere - e investire la propria fiducia - sul progetto politico che, in questi ultimi anni, ha visto buona parte della sinistra fanese – Sinistra Ecologia Libertà, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Verdi - avviare e portare a sintesi un proficuo confronto con molteplici soggetti sociali, associativi, di movimento. Grazie a questo disinteressato e generoso impegno collettivo oggi, dopo anni di assenza, la voce della sinistra è tornata a pieno titolo ad esprimersi nel Consiglio comunale di Fano.

A maggior ragione oggi vogliamo interpretare, nel contesto fanese, una sinistra determinata a rimettere il “noi” al posto dell’”io”, disposta a distinguersi per i comportamenti tanto quanto per i programmi. Una diversa gestione del territorio e della mobilità, acqua pubblica, risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente come volano di una diversa economia. Sostegno al mondo del lavoro, protezione sociale per i lavoratori colpiti dalla crisi. Sostegno alle battaglie di libertà e laicità, che in quanto tali sono battaglie di e per tutti. Un’amministrazione decentrata e trasparente, dove la partecipazione popolare sia un valore e non un impiccio. Una città aperta, solidale, laica, inclusiva in cui nessuno sia lasciato solo. Insomma, un impegno individuale e collettivo, il nostro, volto ad unire anziché dividere. Un impegno che, partendo dalle culture politiche dei partiti e dei movimenti che compongono Sinistra Unita, vogliamo sviluppare e far crescere con forza e determinazione. L'esito di questa ambiziosa sfida non è scontato ma siamo arrivati a questo punto guardando in avanti convinti che questa sia la rotta da tenere, consapevoli che – come affermammo nell’Assemblea generale di Sinistra Unita del 4 luglio 2010 – “durante il cammino altri muri dovranno essere abbattuti ed altri recinti aperti”.

Nel rapporto con le altre forze politiche dell’attuale opposizione ribadiamo tuttavia l’autonomia della sinistra: di pensiero, di elaborazione politica e culturale, di proposta e iniziativa politiche. Non ci interessano e non servono facili rifugi in una sempre più angusta visione identitaria e a per questo immaginiamo di declinare e tradurre la nostra autonomia non in sterile e autoreferenziale isolamento ma, al contrario, in un rinnovato e piu’ forte slancio unitario capace di richiamare tutte le forze dell’opposizione alle proprie responsabilità, con la consapevolezza che la presenza, il radicamento e l’iniziativa politica di una sinistra forte e autonoma è oggi la migliore garanzia per rifondare il campo progressista fanese, superando definitivamente gli schemi e i limiti che hanno caratterizzato negli ultimi dieci anni sia le alleanze di centrosinistra sia quelle civiche oggi riconducibili a Bene Comune/Fano 5 Stelle. La nostra ambizione deve infatti essere quella di rivolgersi innanzitutto alla società fanese, a quanti hanno perso fiducia nella politica e nella sinistra stessa, per rimettere in connessione politica e vita delle persone, a cominciare dalle esistenze di chi sta più duramente pagando i costi della precarizzazione del lavoro e dell’aumento della disoccupazione. E’ una sfida che lanciamo a tutte le forze d’opposizione: Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito Socialista, Fano dei Quartieri, Bene Comune, Fano 5 Stelle. Una sfida di valori, principi, progetti e visione complessiva della società.

Il tempo del cambiamento va immaginato, pensato, costruito ora. Sinistra Unita intende essere protagonista di questo cambiamento e, soprattutto, vuole rendere protagonisti quelle migliaia di donne e uomini, cittadine e cittadini fanesi che avvertono che cambiare si può, vincere è possibile. Una Fano migliore esiste e compito di Sinistra Unita è darle reale e concreta rappresentanza.


Documento approvato dal Direttivo di Sinistra Unita

Fano, 25 Gennaio 2011