Il Consiglio comunale di Fano considerato che:
- in Tunisia la rivolta popolare non si arresta e che dal 17 dicembre 2010 decine di migliaia di giovani scendono nelle strade dando vita a imponenti e spontanee manifestazioni di protesta nonostante una dura repressione poliziesca, che ha già causato decine di vittime civili;
- alla radice di questi movimenti ci sono diversi fattori: la disoccupazione dilagante, la mancanza di qualsiasi prospettiva, la crisi alimentare dovuta a un forte aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, gli episodi di corruzione governativa, l'arricchimento rapido e arrogante di pochi e l'esclusione da qualsiasi lavoro e reddito della maggioranza della popolazione, al 70% circa al di sotto di 30 anni;
- la richiesta di democrazia, libertà e diritti accomuna e unisce oggi la grande maggioranza del popolo tunisino;
ritiene
- inaccettabile che il Ministro degli Esteri italiano - a fronte della violenta repressione ordinata dal Governo dell’ex-Presidente Ben Ali, legato all'Italia da numerosi accordi economici e militari - abbia confermato l'amicizia del Governo italiano;
esprime
- la propria solidarietà alle famiglie delle vittime degli scontri e delle violenze, alle lavoratrici e ai lavoratori in sciopero, alle ragazze e ai ragazzi che reclamano una vita dignitosa e un futuro in un Paese libero, laico e democratico;
chiede al Governo italiano
- di adoperarsi insieme alla comunità internazionale al fine di favorire soluzioni pacifiche e democratiche rispettose delle volontà del popolo tunisino, provvedendo al congelamento degli accordi militari ed economici esistenti tra l'Italia e la Tunisia qualora tali aspettative - in primis elezioni libere e trasparenti - non fossero pienamente accolte e rispettate dal nuovo governo di transizione.
Fano, 17 gennaio 2011
Samuele Mascarin Consigliere comunale Sinistra Unita