martedì 15 settembre 2009

MASCARIN (SINISTRA UNITA): ALLARMANTE L'INCONSISTENZA DELLE LINEE PROGRAMMATICHE DELLA GIUNTA AGUZZI

Le “linee guida programmatiche” che la Giunta Aguzzi ha presentato ieri sera in Consiglio comunale sono connotate, in maniera allarmante, dalla totale assenza di una visione strategica tanto sul presente quanto sul futuro della nostra città, mentre sono completamente assenti proprio quei contenuti di analisi e programmazione che dovrebbero invece definire e caratterizzare l’azione dell’ente locale sul medio e lungo periodo con specifico riferimento al reale stato delle cose nella propria comunità.

Le linee guida della nuova giunta di centrodestra si rivelano infatti, ad un attento esame, essere piuttosto una somma – raffazzonata e disorganica – di concetti generici e astratti senza alcun diretto riferimento alla città di Fano, al punto da poter essere tranquillamente adattabili a buona parte degli oltre 8mila comuni italiani.

Entrare nel merito di queste proposte in modo approfondito e serio è perciò impresa ardua, ma vale comunque la pena di provare a individuare sinteticamente le principali contraddizioni che le caratterizzano per impostare quindi una riflessione generale.

Per quanto riguarda le attività produttive è sconcertante lo iato tra ciò che si afferma di voler fare e ciò che si fa nella realtà: si esaltano ad esempio "le imprese che hanno innovato e fatto ricerca" quando poi, alla prova dei fatti, il Comune di Fano ha cancellato con il Parco Tecnologico l'unica concreta possibilità di aiutare le piccole imprese a fare ricerca e innovazione insieme alle università. Riguardo al turismo: l'aver riportato la destinazione industriale nell'area ex zuccherificio ha forse rappresentato l'atto più grave di tutta la vicenda del PRG appena approvato; quella scelta ha infatti rappresentato un passo indietro incredibile rispetto alla vocazione e alle potenzialità turistiche della nostra città e alla possibilità di essere la “porta” del Tirreno sull'Adriatico con il completamento della Fano/Grosseto. In tal senso inoltre – quanto all’emergenza della viabilità – la mancata priorità data al completamento dell’interquartieri rende difficile immaginare che infrastrutture come la terza corsia, la complanare e i nuovi caselli (di competenza di ANAS e Società Autostrade) potranno impattare positivamente sul caos del traffico cittadino, con buona pace di ciclisti, pedoni, disabili.

Tuttavia le linee programmatiche, pur nella loro sostanziale inconsistenza, contemplano alcuni passaggi molto interessanti, che vale la pena richiamare pur sommariamente

Ad esempio, si ammette finalmente, in maniera esplicita, che la S.T.U. (Società di Trasformazione Urbana) aveva ed ha un unico scopo: quello di garantire una funzione “dinamica” del patrimonio pubblico... e non è forse un caso quindi che il tema la ex-Caserma Paolini sia di fatto scomparso dal documento di programma: ma non doveva essere la piu’ grande e prestigiosa operazione di questa Amministrazione?

E ancora, le linee programmatiche della Giunta indicano che il Patto di Stabilità “non consente di far fronte agli impegni contrattuali già assunti in anni precedenti per opere pubbliche in corso di realizzazione”, ammettendo in buona sostanza che grazie al patto di stabilità del Governo Berlusconi non si potranno fare investimenti nei prossimi anni e che sarà difficile non rispettarlo perché la contropartita sarebbe automaticamente il taglio dei trasferimenti al Comune di Fano da parte dello Stato. Cosa quest’ultima non da poco se si considera che, in teoria, il Consiglio comunale prossimamente dovrebbe decidere a quali parti del PRG appena approvato dare la priorità tenuto conto delle risorse finanziarie del Comune di Fano per la realizzazione delle opere pubbliche legate alle nuove urbanizzazioni. Ma come farà il Comune di Fano a muoversi in questa direzione – ad esempio pensiamo, in prospettiva, all’emblematico progetto delle Terme di Carignano - visto e considerato che il Patto di Stabilità oggi come oggi impedisce di fatto qualsiasi nuova opera?

Insomma, il documento di programma della Giunta Aguzzi di importante programma ben poco, lasciando spazio a molte domande e, crediamo, anche a un giustificato allarme rispetto al futuro della nostra comunità. In particolare come Sinistra Unita segnaliamo, tra le tante deficienze, la macroscopica assenza in queste linee programmatiche di qualunque riferimento concreto alla drammatica crisi economica e occupazionale che ha colpito in quest’ultimo anno Fano, rispetto alla quale non si ha ancora a tutt’oggi un quadro – fatto non di demagogia e retorica ma di dati e cifre – sull’impatto che ha avuto, ha e avrà sul tessuto sociale cittadino e su quali risposte sono state messe in campo finora dall’Ente Locale e soprattutto quali interventi si pensa di mettere in campo per creare le condizioni affinché la nostra comunità possa uscire dalla crisi e non rimanere tagliata fuori dal processo di ripresa che dovrebbe avviarsi nel prossimo anno/ anno e mezzo.

Anche per questo, come gruppi consiliari di opposizione, abbiamo avanzato la proposta di un Consiglio comunale monografico sulla crisi economica, occupazionale e sociale che ha investito la nostra città, perché a differenza di qualcuno crediamo che la bellezza da sola, purtroppo, non basterà a salvare né i lavoratori in cassaintegrazione né i giovani neolaureati senza futuro... E sarebbe ora, invece, di interrogarsi su cosa la politica può e deve fare per loro, senza inganni e senza strumentali diversivi.