sabato 11 dicembre 2010

MATTIOLI (SINISTRA UNITA): QUALE FUTURO PER LA MOSTRA MERCATO DELL’ANTIQUARIATO?


“Alla vigilia dell’ultimo passaggio del 2010, la Mostra Mercato dell’Antiquariato è in attesa di importanti novità. L’incomprensibile riduzione ad una sola giornata di esposizione voluta da questa amministrazione ha ridotto, nel giro di 3 anni, la manifestazione da terza mostra del settore nel Centro Italia a semplice fiera paesana. Un accanimento malamente travestito da ristrutturazione (prima i lavori del San Domenico, poi della biblioteca Montanari, poi della piazza del Politeama) che non ha portato al momento al ristabilimento delle due giornate ma anzi è riuscito ad allontanare gradualmente numerosi espositori che preferivano mercati più sicuri e stimolanti. Al giorno d’oggi una sessantina di espositori continua regolarmente l’attività (10 anni fa erano quasi 300) tra i mugugni economici e la nostalgia dei bei tempi. Il movimento di pubblico si è ridotto notevolmente così come gli introiti per i negozianti e i ristoratori fanesi, a nulla è servito istituire il mercato degli hobbysti qualitativamente molto inferiore”. “Eppure quasi 2 anni fa l’allora presidente della I Circoscrizione, Vincenzina Turiani, andò anche in Consiglio comunale a perorare la petizione di una cinquantina di espositori e di trentacinque esercenti del centro storico richiedenti il ritorno alle due giornate per la Fiera. Tutto inutile, del futuro della Mostra Mercato dell’Antiquariato non interessava nulla a questa amministrazione. Oggi sembra che i rappresentanti di alcune associazioni di esercenti si siano accorti del danno portato ai loro iscritti e alla città e abbiano commissionato uno studio per rilanciare la manifestazione. Penso che il risultato non potrà essere diverso da quello che Sinistra Unita va dicendo da anni: solo ristabilire al più presto le due giornate può ridurre il danno di immagine ed economico subito dalla manifestazione. Per il rilancio della Mostra-Mercato occorrerà individuare spazi adatti e meno dispersivi, selezionare con più accuratezza gli espositori e, magari, offrire la gestione della manifestazione a società private che la sviluppino con maggior passione ed interesse, come già si sta facendo in altre città (Pesaro, Rimini, Sant’Arcangelo …)”.